sabato 5 settembre 2009

Dal 'Diario dei rifiuti'

Da diverso tempo tengo un diario, e, a margine, uno sui rifiuti e sul mio inquinamento domestico.
In un anno sono riuscita a diminuire i rifiuti notevolmente.
Innanzi tutto ho quasi del tutto eliminato i detersivi comuni. Diciamo che li utilizzo solo in casi estremi.
Per lavare i piatti utilizzo vari detersivi naturali: innanzi tutto l’acqua della pasta, che non butto via mai. Finché è tiepida è il miglior detersivo per sgrassare. Utilizzo anche i fondi del caffè; bucce di limone: con le bucce di limone si può fare velocemente un infuso caldo, con cui si sgrassa ottimamente tutto. Ogni tanto sgrasso anche col bicarbonato di sodio, o col sale grosso messo nell’acqua. D’inverno utilizzo la cenere del camino che passo al setaccio.
Per i panni acqua calda e bicarbonato o cenere; d’estate in particolare lavo anche i panni intimi col sapone, così velocemente sotto la doccia.
Ho ridotto al minimo i lavaggi in lavatrice.

Con l’acqua da bere sono in difficoltà. E’ fondamentale chiedere che ci sia acqua organoletticamente accettabile dal rubinetto anche per eliminare le bottiglie di plastica. Questo era un punto del mio programma elettorale, su cui intendo insistere.
Ho fatto la prova, per due settimane: sono andata in montagna, ho imbottigliato l’acqua e non ho riempito quasi per nulla il cestino per la plastica.
In questi giorni ho ricominciato a riempirlo, perché non ho tempo di andare a prendere l'acqua in montagna. Sto pensando a qualche forma di lotta per sensibilizzare i nostri governanti locali.
Maila

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