mercoledì 2 settembre 2009

FUMUS

A pochi giorni dai cento giorni che la attendono, la giunta Cenni, a Prato, già dà mostra di tutta la sua inconsistenza. Della sua fumosità. Mi chiedo cosa veramente la distingua dall’altra possibilità che avremmo potuto avere, la giunta di sinistra. Se, insomma, a capo ci fosse stato il Carlesi.
Credo poco o nulla.
Perché si tratta solo di gestire la scacchiera del potere cittadino, pedine e dame, non di governare. Non introdurre elementi di civiltà in un popolo che ne ha estremamente bisogno.
Non si pensa affatto a governare, ma solo ad esercitare il potere. Punto.
E veramente non è cambiato nulla. E non cambierà nulla.
E a dimostrazione che non cambia nulla ci sono i comportamenti. Come sempre gli amministratori, dopo la vittoria, se ne sono andati al mare e ai monti, hanno celebrato feste, mangiato cocomeri, alla faccia di una città che crolla, e i cittadini pecoroni hanno anche battuto le mani mentre il sindaco-re mangiava il cocomero! Roba da paese sudamericano (sia detto con rispetto per quel continente). E ora stanno per celebrare la festa della città, l’8 settembre, con quel bacio-abbraccio asfissiante alla Chiesa locale, con l’ostensione della sacra cintola, insomma, le solite celebrazioni, e tutte le energie (e i soldi?) si spendono per farsi vedere e riprendere sul pulpito del Donatello.
Insomma, viene da piangere. Come sempre siamo ingannati e crediamo a questi signori che tanto son distinti nei loro doppipetti quanto vuoti. Ah, fossero come le vecchie bottiglie, vuoti a rendere!
Primavera di Prato presto convocherà una prima riunione dei simpatizzanti.
P.S. Intanto l'Abati, per stare a sella del Consiag, ha comunicato a sorpresa di aver fatto una gran ganzata con il gas dei russi, che ci arriverà direttamente a casa. Alla faccia dei ceceni.

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