mercoledì 14 settembre 2011

Energie alternative: l’ “E-Cat” è un gatto elettronico?

Ricevo un secondo importante contributo sulle energie alternative da parte dell' Ing. Ettore Colizzi,  funzionario dell'Agenzia Spaziale Europea.  Egli scrive a titolo personale. (1)
Invito tutti i nostri lettori a leggere attentamente l'articolo, che,  dando informazioni significative ma introvabili sui cosiddetti mezzi di informazione, pubblico per intero.

"Sono pronto a scommettere che ben pochi devono essersi imbattuti di recente nei nomi dell’Ing. Andrea Rossi, del Prof. Sergio Focardi e di quanto accade all’Università di Bologna e nei suoi dintorni, e non me ne spiego il perchè.
Come mai destano cosi poche eco mediatiche le vicende legate ad un dispositivo già operante in laboratorio, che gli addetti ai lavori proclamano capace di produrre energia (e non poca !) mediante un processo fondamentalmente ignoto, ma scientificamente plausibile?
Forse perchè se si prestasse attenzione a tutti coloro che giurano di essere in grado di fare miracoli, non resterebbe spazio per parlare di ciò che tocca da vicino la gente ?
Quale convinto assertore io stesso del Positivismo e della Scienza Esatta, mi costa non poca fatica dirlo – e sarò forse anche ingenuo -  ma molti risvolti della vicenda sembrano essere sempre meno compatibili con l'ipotesi che si tratti di una "bufala".

Chiarisco subito che ciò di cui parlo avrebbe indiscutubilmete tutte le carte in regola per far vacillare, per non dire stroncare, le prospettive affaristiche di quanti prosperano facendo leva sul fatto che l' "ambientalismo" è di gran moda.
Se Rossi e  Focardi avessero ragione, tutti in cassa integrazione, dunque, i veri e i finti ambientalisti del pianeta, in quanto potrebberro risultare improvvisamente risolti molti (se non tutti) i problemi legati all'approvigionamento energetico, e non solo in piccola scala. E pergiunta "per sempre", nel senso che i "combustibili" (chiamiamoli cosi`) impiegati, cioè Nichel e Idrogeno - peraltro necessari in quantità trascurabili a tutti gli effetti pratici - sono certamente alla nostra portata in abbondanza tale da bastare fino a un'epoca che si perde oltre l’orizzonte dei cataclismi cosmici a cui dipende l’esistenza della nostra cara Terra, che lo si voglia o no, ed indipendentemente dai comportamenti umani.

Ciò che non tocca da vicino la gente sarebbe allora lo stare correndo il rischio di vedersi improvvisamente proiettati in futuro più roseo di quello fino ad oggi paventato. Scusate se è poco.  Un futuro forse privo di tanti degli incubi e dei sensi di colpa che ci affliggono. E forse persino senza più gran parlare di 'energie alternative'... perchè l'Energia Alternativa per eccellenza (scritto con le maiuscole) sarebbe dietro l’angolo. Che dire poi delle conseguenze sulla scena politica ed economica internazionale ? Si pensi a un possibile fallimento delle società petrolifere e al drastico ridimensionamento dei bilanci dei paesi produttori di petrolio. In breve tempo potrebbero essere in molti a passare letteralmente dal tenerci in pugno al… ritrovarsi con un pugno di mosche in mano… - non sensa una quantità di contraccolpi ed una vaietà di effetti collaterali tutti da scoprire.  

Tutto questo in conseguenza di un aggeggio che l'inventore, realizzatore, sperimentatore, nonchè finanziatore (l'Ing. Andrea Rossi in questione) ha appunto chiamato "E-Cat" (da "Energy Catalyser"), che sembra riuscire a ‘convincere’ i protoni (nuclei di Idrogeno) a farsi strada nel Nichel polverizzato, trasmutandolo in Rame e mettendo a nostra disposizione energia in una forma della cui "igiene" (in senso ambientalistico) nessuno ha mai dubitato.

Il passato di quest'uomo - va detto - sembra non scevro di vicende controverse in relazione al riciclaggio di rifiuti per il recupero di indrocarburi. Per quanto innegabilmente ciò non voti a suo favore perchè ci si possa abbandonare a cuor leggero a una benevola presunzione di buona fede, certo è che - qualunque sia stato il suo passato - per quanto attiene all' "E-Cat" il suo comportamento non fa una grinza. Basti dire che numerose sono state negli ultimi mesi le dimostrazioni del suo dispositivo in ambienti accademici ed industriali senza che mai venisse intaccata la sua credibilità, nè seriamente confutati i suoi risultati.
Avrà organizzato tutto in maniera tale da esporsi solo in ambienti che sapeva avrebbero giovato alla sua reputazione? È un mostro nel riuscire a carpire la buona fede del prossimo, o forse un abile ipnotizzatore?

Una ricerca in rete che invito a fare circa "E-Cat", "Andrea Rossi", "Sergio Focardi" (un professore in pensione suo consulente), o "LENR" ("Low Energy Nuclear Reactor", nome che può suonare sinistro a qualcuno, ma che non ha nulla a che vedere con ciò che potrebbe a torto evocare) conduce ad una certa quantita` di risultati. Si può per esempio scoprire che Rossi, dopo un primo approccio in Grecia non andato a buon fine, avrebbe persino poi concluso trattative con ditte Statunitensi per la produzione degli E-Cat in grande scala. Un dettaglio sorprendente della vicenda è che – sempre stando a quanto si legge sulla rete - non si trattrebbe di aspettare anni per vederli entrare in funzione in giro questi E-Cat, ma – udite udite - di un paio di mesi. Come dire che la Civiltà Umana potrebbe ricevere un regalo davvero unico per il prossimo Natale:  poco meno che una assicurazione illimitata nel tempo per la prosperità.

Se ci fosse un trucco, mi chiedo come abbia mai potuto Rossi esporsi in questa misura, con promesse tanto concrete, invece di scegliere di vivacchiare al riparo da occhi indiscreti ? Da quando in qua – e chiedo scusa a Rossi per l’accostamento - i ciarlatani si impegnerebbero  affinchè le loro magagne si scoprano presto ? Per acquisire visibilità immediata? E se fosse così, per quali fini? Perche` Rossi ha un piano machiavellico per incassare fondi per le ricerche e poi sparire? Il fatto è però che dovrebbe davvero affrettarsi non poco nel raccoglierli quei fondi, visto che si e` impegnato lui stesso, con le sue promesse, nel piazzare il momento della verita` in un futuro per lui pericolosamente tanto vicino!  È di oggi la pubblicazione di foto in rete del primo impianto dimostrativo da 1 Megawatt termici (cioè 1000 Kw) in procinto di essre trasportato oltre oceano.

In ultima analisi, ciò a cui siamo di fronte sembra poter sfociare solo in una delle due seguenti eventualità: o ci è capitato di essere noi (e magari!) i fortunati a cui è dato vivere proprio in un momento di così grande svolta per la civiltà umana, oppure saremo abbastanza presto i delusi (ma non rassegnati) testimoni di un’ulteriore svolta epocale mancata e del paventato rovinoso fallimento. Un fallimento al quale l'Ingegner Rossi medesimo risulterebbe aver allora deliberatamente lavorato in modo da renderlo il più eclatante possibile e lo avrebbe fatto – lo ricordo - ad onta di tutti gli investimenti al momento esclusivamete provenienti dalle sue tasche (!).

Ancora una volta, non è questa proprio la materia prima di cui i "media" vanno inusitatamente a caccia? O forse occuparsene, in un clima di dubbi, mal si sposa col fatto che l'informazione ha una serietà ed una reputazione da difendere? No, non puo` essere cosi`. Se così fosse significherebbe che quei media, prima di decidere di farci preoccupare dell'influenza aviaria, della SARS, o della peste suina, si sarebbero impegnati un po' di più nello stabilire se gli allarmi erano giustificati e se era serio presentarli come tutti abbiamo avuto modo di vedere. No, non è certo l'amore per la verità che modula e dirige l’informazione.
Sappiamo bene che le paure fanno semplicemente 'vendere' più di ogni altra cosa, ed è per questo che gli operatori dell'informazione arbitrariamente ritengono di aver ricevuto la nostra delega di stabilire di cosa farci preoccupare. Ma allora le notizie positive, per quanto eclatanti, finiscono sempre in ultima pagina, se non addirittura fuori del giornale ?

Già : le novità positive. Novità potenzialmente positive sì, quelle di cui parliamo, ma come accennavo prima non per tutti.
Personalmente non riesco a liberarmi della vaga sensazione che ci sia qualche altra cosa nel sottobosco dell'informazione che impedisce di occuparsi dell' E-Cat come immaginerei stuoli di cronisti e redattori sarebbero naturalmente inclini a fare, e come hanno fatto e continuano a fare del resto per tante altre futilità. Ancorpiù con la prospettiva poi - in questo caso - di avvalersi della possibilità di sfruttare la medesima faccenda due volte, sollevando Rossi alle stelle, … e facendo con dovizia di particloari la telecronaca della sua rovinosa caduta, dovesse poi l'esito finale risultare infausto – in verità non solo per l’Ing. Rossi, ma per l'umanita` intera.

Potrà sembrare madornale, ma sembra che se – puta caso -  tutto dovesse andare per il meglio, ciò che passerà alla storia è che quando la civilta` umana si trovava ad una svolta storica, ebbene… i giornalisti non se ne accorsero, in tutt’altre faccende affacendati!

Non so se il signor Rossi dorma sonni tranquilli, però a me parere sarebbe meglio se vivesse sotto scorta, perchè - oltre a rischiare grosso, come si sarà compreso - fa per alti versi rischiare grosso a tanti altri che quei rischi probabilmente non avevano minimamenteo in programma di correrli.

Quale unica certezza, in questa vicenda, non vedo scampo alla necessità di riparlarne, forse più presto di quanto non si immagini. Sapremo presto se l’E-Cat compie i prodigi che promette, ma forse le leggi fisiche che ne governano il funzionamento saranno più facili da comprendere che non i fenomeni che si compiono nel mondo dell’informazione". 


Ettore Colizzi


(1) Il suo primo articolo pubblicato su Primavera di Prato, Ma la "scoriosi" è una malattia letale?, si può leggere all'indirizzo http://primaveradiprato.blogspot.com/2011/05/nucleare-la-scoriosi-e-una-malattia.html

1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto interessante.
Grazie, Maila.

Federico

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