martedì 13 settembre 2011

Prato non avrà mai un reperto di Gonfienti etrusca. Anzi, non avrà mai Gonfienti etrusca.

Prato non avrà mai un reperto di Gonfienti, è questo il destino segnato dalla Soprintendenza e dal potere dell'industria.
Sindaco Cenni, che dici? Che dicono gli scrittori stregati? Che dicono gli altri amministratori, comunali e provinciali? 
Oltre all'abbandono più assoluto, l'oblio in cui sprofonda il sito rimastoci dalla costruzione interportuale della più grande città etrusca mai scoperta, una incuria integrale nascosta agli occhi di tutti da cancelli e telecamere, da rete elettrificata sospetta, da inutili interpellanze comunali che sanno di beffa, anche questa!
Per favore, non ditemi che si sapeva.


"Una nuova Rocca Strozzi, sarà la casa degli etruschi 
Interamente rifatto anche il giardino all'italiana, con rose e limoni. Via al restauro, ospiterà i reperti di Gonfienti 
di Rebecca Romoli

CAMPI — Una nuova vita per la Rocca Strozzi, edificio simbolo di Campi, grazie alla collaborazione tra Comune e Arcus, società alla quale il ministero dei Beni Culturali ha affidato gestione, il monitoraggio e finanziamento del restauro della complesso medievale. L'accordo è stato raggiunto i primi di agosto, come spiega il vice sindaco Serena Pillozzi. «Da lungo tempo abbiamo in progetto di restaurare la Rocca, è un intervento delicato e particolarmente importante per la conservazione della storia del nostro territorio». Il progetto di restauro prevede due interventi. Uno riguarda la messa in sicurezza dell'intero complesso monumentale. Verranno restaurate le imponenti mura che lo circondano; sarà rifatto il tetto, ripristinata la copertura in cotto delle stanze e dei saloni, sciupata in più parti; il giardino all'italiana sull'interno, con il cortile adiacente, verrà interamente ristrutturato; è prevista inoltre la pulizia dei locali e delle strutture della Rocca. Saranno installati anche dissauasori per allontanare i troppi volatili che frequentano il complesso e un impianto per la protezione dai fulmini. Costo previsto dell'intervento 240 mila euro, totalmente a carico di Arcus. I lavori inizieranno la prossima settimana e si dovrebbero concludere entro la primavera 2012. Il secondo step, riguarda il completamento del restauro della Tinaia, una cascina dell’XI secolo adiacente al complesso monumentale; qui sono previsti interventi di demolizione e ricostruzione, rifacimento del tetto e dei pavimenti. Dovrà essere rinforzato il solaio e tutta la muratura in mattoni pieni. Il costo di questo secondo intervento è di 850 mila euro, di cui 360 mila a carico di Arcus e 490 mila stanziati dall'amministrazione comunale. I lavori di messa in sicurezza avranno inizio nei primi mesi del 2012. A fine degli interventi la Rocca dovrebbe ospitare una parte dei reperti etruschi provenienti dagli scavi del parco archeologico di Gonfienti; al progetto collabora la soprintendenza ai beni archeologici. Un progetto importante per Campi, perché la Rocca è considerata dagli abitanti la cassaforte della memoria storica e dal 2009 detiene il primato di rocca più bella di Italia secondo il concorso fotografico indetto dal sito www.comuni-italiani.it. L'edificio sorge sulla riva destra del fiume Bisenzio, sul ponte che collega il centro storico alle altre zone abitate. Costruita dalla famiglia Mazzinghi, feudataria del Castello di Campi, nell'XI secolo, fu distrutta dai ghibellini dopo la battaglia di Montaperti nel 1260 e ricostruita nel 1376 dalla Repubblica Fiorentina. Nel 1500 la Rocca fu acquistata dalla famiglia Strozzi e trasformata in fattoria. Nel XX secolo ospitò per qualche decennio la caserma dei carabinieri. Alla morte dell'ultimo erede degli Strozzi, il castello passò allo Stato come pagamento delle tasse di successione. Nel 2002 il Comune, temendo eventuali speculazioni, acquistò la Rocca dallo Stato. Un passaggio difficile, alla fine del quale l'amministrazione ha iniziato una complessa opera di restauro."(Il Corriere Fiorentino, 10 settembre 2011).

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