lunedì 9 aprile 2012

Le piazze del duomo non sono dei vescovi

Non amo i mercatini. Detesto poi la demagogia del 'vivere il centro storico' portata avanti dalla giunta Cenni, e il viadotto proposto sulla declassata e l'urbanizzazione dell'ippodromo, e tutta il malaffare palazzinaro rivestito da buonismo e 'fatebenefratelli', ma le piazze del Duomo non sono del vescovo, bensì dei cittadini di Prato.
Che cosa dice il signor Caregnato? Basta con questo fanatismo filo-curiale della pseudo-sinistra!
I mercati sono nati a ridosso delle chiese, dove ci sono le piazze.
La questione poi di Piazza Mercatale...tutta la politica dei partitelli e compagnia cantando dovrebbe tacere, ché non sono riusciti a farne nulla di diverso da quel porcaio che è.



«Più rispetto per piazza Duomo»
Caregnato, presidente Pd, dà ragione al vescovo: basta mercatini

PRATO »Ha ragione il vescovo: piazza del Duomo non deve essere usata per manifestazioni commerciali e mercatini. Per questo esistono altri spazi. Per esempio piazza Mercatale». E’ Fabio Caregnato, presidente Pd, a chiedere una riflessione oltre che «sul disordine funzionale al quale la piazza del Duomo ultimamente è stata costretta» sul destino complessivo del centro storico «che in questi ultimi anni è rimasto vittima di promesse e progetti annunciati - scrive in una nota - salvo poi assistere alla concentrazione nella piazza della cattedrale di iniziative promozionali». «Ciò accade perché- continua Caregnato - piazza del Duomo è rimasta l'unica grande piazza quasi completamente pedonalizzata del centro. Tutte le altre piazze non possono essere utilizzate a questi scopi perché sono state ormai abbandonate all'unico utilizzo possibile: quello di parcheggio». Per Caregnato ha fallito anche l’attuale amministrazione: «Nonostante i frequenti quanto sterili proclami - continua - ha, finora, disatteso tutti gli impegni a governare in maniera lungimirante le esigenze diverse di cittadini residenti ed esercenti con la necessità di preservare ruolo e funzione delle piazze storiche». «E' ovvio l'auspicio che in futuro - prosegue - altri amministratori, diversi da quelli attuali, abbiano il coraggio di effettuare scelte più innovative, reinventando usi e funzioni degli spazi centrali ma soprattutto cercando di sciogliere il nodo delle modalità e dei tempi di accesso». Tante altre questioni non convincono il presidente Pd che chiede un progetto diverso di città: «Non convincono - scrive - le soluzioni bipartisan dichiarate per l'area dell'ex-ospedale dove si prevede di realizzare il mero cambio di destinazione d'uso da servizi ospedalieri a residenziale, non convincono le lottizzazioni previste nell'area dell'ex-Ippodromo, la scelta di mantenere la barriera del viadotto, non convince la proposta di collocare un deposito di autobus di fronte al nuovo Pecci di Neo e preoccupa la confusione di proposte sfacciatamente speculative sull'area dello stadio in via Firenze».
(Il TIrreno, 8 aprile)

1 commento:

Simone ha detto...

Caregnato dice quello che ci si aspetta: dà contro l'amministrazione di colore diverso dal suo, dimenticando che i mercatini in Piazza del Duomo c'erano già BEN PRIMA di 3 anni fa, quando la città era governata dal centro sinistra.
Inoltre parla di"scelte coraggiose" per il futuro che al momento non sono state fatte...peccato che non furono fatte nemmeno quando la città aveva giunta di altro colore. Quindi sentire questi molesti e scontati proclami è non solo ridicolo, ma anche poco credibile.
Il problema è che se non si fà spazio a gente nuova, volti nuovi, né il centro destra né tantomeno il centro sinistra hanno più credibilità agli occhi della gente per proporsi come governatori della città.
Questa uscita è l'ennesima fatta dal PD da quando è all'opposizione, tutte dello stesso tono: sbrodolare critiche su tutto ciò che viene fatto dall'attuale amministrazione, dimenticando VERGOGNOSAMENTE che molto di quello che critica era stato proposto più o meno identico dalle passate giunte...in cui il PD era in maggioranza.

Io Malaparto: Gli assassini dell'amore

Caro Malaparte, è un po' di tempo che non ti scrivo. Che non ti scrivo qui, perché tu sai che io ti scrivo spesso segretamente. Come con...