venerdì 22 giugno 2012

La Giunta-Lebole

Uno degli aspetti più interessanti della giunta di Centro-Destra pratese è l'uso dell'immagine, l'ho scritto più volte.

Un'analisi semiotica della sua composizione fa capire come, già dal suo primo insediamento, essa abbia utilizzato tutti gli strumenti possibili per realizzarla, e col tempo li ha affinati, e che sono:


1. la 'cortizzazione' dell'immagine del sindaco. 

Il sindaco, già capo di una azienda allora importante, la Sasch, diventa, e non solo nell'immaginario, un piccolo principe e il comune come la sua corte. Egli si circonda di persone competenti e importanti e non sono solo gli assessori. 

2. Il potenziamento della comunicazione che diventa propaganda. Crea un potente sistema di comunicazione, che in realtà mira soltanto a potenziare l'immagine benefica e affascinante della 'corte-comune', del 'principe'. L'ufficio stampa diventa emanazione del sindaco e crea la serie di incontri denominati "Pratoincontra", dove il sindaco-principe incontra i cittadini, sempre affiancato da personaggi importanti e competenti.

3. La trasformazione dell'assessorato alla cultura in assessorato alla propaganda e al conformismo.
Questo processo, sempre in atto in tutti i comuni, si è rafforzato anche grazie alla chiamata in campo di una giornalista de La Nazione fatta diventare assessore alla cultura. Questa signora, a sua volta, si è circondata di artisti e varia umanità dello spettacolo e della cultura al fine di creare una 'sotto-corte' e utilizza al massimo gli strumenti comunicativi in suo potere e di suo diretto controllo, anche quelli fuori della sua area di competenza.
Nella stesso modo va interpretata la nomina di un giornalista di certa fama alla direzione del Teatro Metastasio e di un giornalista di fiducia come portavoce del sindaco.

4. La reificazione della Partecipazione in un sistema ben costruito con finalità meramente demagogiche e, ancora una volta, di controllo e  propaganda, che ha praticamente distrutto la partecipazione stessa dei cittadini, rendendo nulli tutti i comitati che erano nati prima del 2009; è sopravvissuto, pur ridimensionato, il Comitato di Casale, che ha appoggiato l'elezione del sindaco in carica. Il comitato del Soccorso è nato dopo,  e costituisce l'unica piccola spina nel fianco della giunta, e naturalmente fanno il possibile per annullarne gli effetti.

5. L'uso distorto del sito internet del Comune va visto in questa stessa direzione, utilizzato in modo imparziale,  quasi esclusivamente cassa di risonanza della maggioranza. Ugualmente tutto il sistema della comunicazione, che deve essere solo diretta emanazione del controllo e della propaganda.

6. La campagna anticinese fa parte di questo sistema-immagine, ed è l'unica che ancora fa presa sulla popolazione, presso la quale la Giunta-Lebole è in declino. Per questo grande risalto è dato ai sequestri delle ditte cinesi abusive dove si pratica lo sfruttamento di esseri umani. La città è ancora piena di questi 'covi' abusivi, tutti li sanno riconoscere e vedere, nonostante la crisi abbia fatto diminuirne la presenza. Questo drammatico aspetto del sistema consumistico di cui i pratesi stessi sono i primi a nutrirsi è utilizzato fortemente contro l'opposizione, vista come l'unica responsabile. Molto meno risalto si dà invece ai pratesi che lucrano su questo sistema, che vendono o più frequentemente danno in affitto i locali ben sapendo qual è la finalità di tale traffico.

Infatti, a dimostrazione che si tratta in gran parte di demagogia, nonostante la giunta-Lebole conosca bene i sistemi della propaganda, nessuna pubblicità-progresso è stata fatta sulla popolazione per contribuire a ridurre il disastro umano di tale sfruttamento da parte dei cinesi. La speculazione. Invece tanti soldi sono stati spesi per pubblicità enormi di Pratoincontra, per pubblicità di tutti i tipi su vari media per eventi di presunta cultura eccetera.

7. La 'centrizzazione' con conseguente decadenza delle periferie.
E' questo una delle responsabilità più forti della Giunta-Lebole che ha creato per lo slogan: "Se vuoi bene alla città, vivi il centro". Apparentemente esso è nato per far vivere un centro indebolito e dimenticato e quindi con un fine positivo; in realtà è servito al rafforzamento della 'corte' e all'indebolimento politico delle circoscrizioni con conseguente abbandono del territorio, ove gli ultimi luoghi di aggregazione sono i 'fumatoi' dei circoli Arci-Acli.
Tutti gli eventi importanti avvengono in 'centro'. L'ultimo è la rimessa in vita dell'insulso gioco della Palla Grossa, una scopiazzatura del calcio fiorentino, che avrà luogo in piazza Mercatale (una piazza stupenda, del tutto abbandonata alle macchine, il parcheggio del centro! La giunta non è stata capace farne altro perché non vuole togliere le macchine dal centro).

8. Abbandono delle politiche sociali; abbandono degli anziani e il diffondersi della micro-delinquenza giovanile sul territorio.
Conseguenza di questa centrizzazione di cui ho detto è per esempio il diffondersi di piccole gang di giovani sul territorio che a vario modo infastidiscono i vari borghi con la loro prepotenza. Fino a qualche tempo fa c'erano le politiche giovanili, di cui le circoscrizioni si occupavano e in qualche modo riuscivano a  tamponare la marginalità.  Con la Giunta-Lebola la politica giovanile coincide con Officina Giovani che è luogo praticamente gestito dalla giunta - lo era anche prima, ma ora ancor più strettamente - con costi proibitivi per i giovani.  Se vogliono lavorare i giovani devono essere graditi, ed alcuni di loro già hanno imparato a esserlo e lavorano infatti nell'organizzazione degli eventi. Questo è l'insegnamento che ne viene fuori, la pratica del servilismo e del conformismo. Sono poi del tutto spente le attività per contrastare la marginalizzazione degli anziani.

9. Poca cura e nessun approccio alternativo al tempo e allo spazio della città. Nessuna politica sui rifiuti. Nessuna valorizzazione dei luoghi 'altri'.
Altra conseguenza della' immagificazione' della Giunta-Lebole è la poca cura della città (vedi la condizione della pista ciclabile), nessun tentativo di mobilità alternativa, cura del verde limitato ad alcuni giardini, anche questi visti come 'immagine'; nessun programma serio per i rifiuti (il Comune non preoccupa di informare i cittadini sul trattamento del rifiuto, per esempio; oppure ha detto di no all'inceneritore alle Pantanelle, però è favorevole al digestore anaerobico che finirà per dare un colpo mortale a tutta l'area verde); nessun concreto coraggioso provvedimento per i grandi recuperi dei luoghi della città come Gonfienti, le Cascine di Tavola (ultimamente utilizzato dalla giunta per discutibili feste di massa); nessuna valorizzazione per la collina di Prato, così significativa e non solo dal punto di vista archeologico...  La città  è ancora tutta tutta spostata sulla Piana e sull'industria.


(Continua...?)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Puntuale, precisa, quasi scientifica analisi di una situazione che nessun altro è stato finora capace di fare.

Tu sei una vera giornalista.
Grazie.

Stato Libero

Anonimo ha detto...

Il tuo articolo piú letto, che sará scopiazzato e saccheggiato, vedrai, come testimonia l'unico commento allo scoperto, finora.
Sei grande!

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