martedì 12 giugno 2012

Una fondazione per Gonfienti

La notizia che la società Interporto metterà in vendita l'area archeologica di Gonfienti può avere più letture, inclusa quella di tentativo di attivare una "partita di giro" che consenta all'Interporto, magari attraverso la cessione onerosa dell'area al Comune - già azionista di maggioranza relativa della stessa società - e ad altre istituzioni, di recuperare parzialmente l'enorme debito maturato in questi anni.
Sarebbe una ben triste soluzione, visto che l'area potrebbe - poteva - essere ceduta gratuitamente, e le risorse che oggi Interporto chiede di mettere a disposizione per l'acquisto utilizzate per il recupero.
Purtroppo, tutto è in linea con quanto portato avanti in questi anni quando, a prescindere dal colore politico delle amministrazioni, si è sempre preferito puntare sulla costosa e sostanzialmente inutile struttura interportuale, piuttosto che sulla valorizzazione di un'area archeologica ancora tutta da scoprire. Anche se poi di Gonfienti molti si sono riempiti la bocca, e molti se la riempiono ancora, ma dando molto poco seguito alle parole con i fatti.
Ma vogliamo cogliere anche un aspetto positivo della vicenda, e proporre qualcosa di non semplice, ma nemmeno impossibile: costituire una fondazione ad hoc, interamente partecipata da cittadini e soggetti privati - ci sono ancora oggi, o almeno speriamo ci siano, alcuni imprenditori illuminati - escludendo categoricamente le istituzioni, che sin qui hanno dimostrato scarsa attenzione alla città etrusca.
La "forma" della fondazione consentirebbe, più delle semplici forme associative, di costruire un collettore di risorse - anche attraverso la partecipazione a bandi europei - e un organismo finalizzato senza alcun scopo di lucro, capace di confrontarsi anche con altri soggetti sia pubblici che privati interessati allo sviluppo e alla valorizzazione del sito.
Insomma, una "Fondazione degli Etruschi" che abbia come obiettivo la raccolta dei fondi necessari all'acquisizione dell'area e, successivamente, alla gestione del sito archeologico.
Una fondazione che restituisca alla città, e ai cittadini, un suo insostituibile patrimonio storico e culturale.


Lanfranco Nosi
Maila Ermini
Rossella Pirillo
Marco Monzali
Claudio Pofferi
   Gianfelice D'Accolti 

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