lunedì 1 ottobre 2012

Feltrinelli 'mangia' la libreria Edison di Firenze con la mela di Apple Store

La Libreria Edison di Piazza Repubblica a Firenze  chiuderà, dato che l'immobile è stato acquistato dalla Feltrinelli, ed al suo posto si preannuncia un Apple store.
Ma Giangiacomo lo saprà?
Questa che segue è una lettera aperta che ho ricevuto:

LETTERA APERTA: ADDIO LIBRERIA EDISON
La mia Firenze...

Come il tapis-roulant della torre di Londra: guarda, scorri, non toccare e vai via.
Sedersi in contemplazione?: non ti azzardare neanche a pensarlo!
Al fine di garantire l'esistenza di un luogo di aggregazione e diffusione culturale, sull'immobile sito in piazza della Repubblica 27/r il Regolamento Comunale impone un vincolo di destinazione d'uso sul 70% della sua superficie.
Quando la società Effe.com è riuscita a divenire proprietaria di quell'immobile così vincolato, dove Libreria Edison da anni esercitava un'attività conforme alle normative comunali, ne conosceva l'esatto valore.
Il gruppo Feltrinelli sostiene di avere fatto un semplice investimento immobiliare come tanti altri con quell'acquisto; e che il fatto che in quell'immobile esercitasse la sua attività l'unica libreria realmente loro concorrente sul territorio fiorentino fosse una semplice casualità.
Il gruppo Feltrinelli ha commesso un errore, comprando un immobile senza accorgersi che era vincolato?
Oppure ha effettuato una speculazione immobiliare molto intelligente, confidando nella prassi tutta italiana “la legge c'è, ma se vi dà fastidio rispettarla si cambia o si aggira senza problemi”?
Nella questione in oggetto sono due gli aspetti sui quali vorrei invitare alla riflessione.
Il primo concerne una questione di valori.
Nel 2004, la società immobiliare Effe.com - partecipata del gruppo Feltrinelli - ha comprato la società Repubblica s.r.l., proprietaria di un fondo a Firenze: l'immobile sito in piazza della Repubblica , dove già da diversi anni Libreria Edison svolgeva la propria attività.
Effe.com è così divenuta proprietaria del fondo senza che esso fosse messo in vendita, eludendo di fatto il diritto di prelazione all'acquisto che Libreria Edison - in quanto affittuaria – avrebbe potuto vantare se – come non è stato – l'immobile fosse stato venduto.
Nella partita Libreria Edison vs Librerie Feltrinelli, quest'ultima risulta pertanto la squadra vincitrice: non perché più motivata, meglio allenata, più capace; bensì perché – avendone la possibilità economica – ha di fatto comprato le scarpe dei giocatori della squadra avversaria, costringendola al ritiro dal campionato.
Come sarebbe andata se Libreria Edison avesse potuto continuare a giocare con le scarpe ai piedi, è storia che non sapremo mai.
L'arbitro interpellato da Libreria Edison a esprimersi su quello che sembrava un fallo grave, ha dato giudizio di gioco corretto.
E lo dobbiamo accettare.
A tutte le squadre impegnate in qualunque campionato però chiedo: è questo il gioco che vogliamo fare e vedere? Sono questi i valori sportivi che ci sono stati insegnati e che vogliamo insegnare ai nostri figli?
Il secondo aspetto sul quale vorrei invitare alla riflessione i cittadini e l'Amministrazione Comunale...il mio Sindaco...che li rappresenta, riguarda l'ipotesi di “aggirare” o eliminare il vincolo dal P.R.G., con la motivazione che “è meglio un Hard Rock Caffè o un Eataly piuttosto che due locali chiusi”.
I fautori di questa linea portano a sostegno della propria tesi la crisi del mercato del libro.
Sono una libraia e faccio questo mestiere da undici anni.
E' vero: il mercato del libro ha subito – come tutte le attività – una crisi sensibile negli ultimi tempi.
Essendo il prezzo del libro imposto dall'editore, è questa un'attività commercialmente molto vincolata ed è pertanto lavoro difficile e impegnativo – e per alcune librerie impossibile – restare sul mercato in questo momento storico.
Così non è per piazza della Repubblica a Firenze: è questa una delle poche location nelle quali una libreria ben gestita può restare sul mercato e ben fatturare anche in questo periodo di crisi economica.
Levare il vincolo sull'immobile, levare la Libreria da questa piazza, vuol dire togliere drasticamente a Firenze la possibilità di avere una Libreria:punto di riferimento sociale oltreché culturale per tutti i cittadini di ogni fascia di età e condizione sociale, come di poche altre attività si può dire.
Quante volte in un mese e per quanti diversi motivi si può avere voglia di entrare in Libreria?
Quante volte in un mese e per quanti motivi si può avere voglia di entrare in un Apple store?
Sono una dipendente della Libreria Edison, che a breve perderà il posto di lavoro e il proprio mestiere.
E sono una cittadina di Firenze, che a breve vedrà gli anziani e i bambini e le fasce sociali più deboli private di uno spazio fruibile e costrette ai margini di questa piazza. Mentre i giovani scorrono veloci sul tapis...
...ma per andare dove??
 Firenze, 28 settembre 2012
Maddalena Scarlino

1 commento:

Simone ha detto...

La chiusura della Edison già mi dispiceva senza conoscere questi retroscena.
Adesso mi lascia anche un gusto amarissimo in bocca, e la tentazione di boicottare di proposito Feltrinelli da qui in poi.
Bel lavoretto, confezionato con cura per liberarsi della concorrenza, ma il gioco sleale a me non piace.

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