martedì 23 ottobre 2012

Il teatro l'ultimo luogo della libertà...à à!

A Prato, presso Teatro Metastasio, ci sarà un convegno organizzato da certa Assemblea Generale dell'ETC (European Theatre Convention), di cui il teatro pratese è membro, dal titolo "Il teatro, l'ultimo spazio della libertà".
La domanda a cui il convegno deve rispondere è questa:
"Possono i teatri pubblici agire in Europa come ultimo spazio della libertà, svincolati da ogni costrizione artistica, politica e finanziaria? Possono animare la vita delle nostre città offrendo al pubblico nuove prospettive interpretative su fondamentali questioni della vita?"
Che belle domande!....Viene proprio da ridere!

Come recentemente ha scritto il critico professore Marino, che mi ha risposto in seguito alla tenzone nata attorno lo spettacolo ISOLA di Santi-Magelli proprio al Metastasio, che non è piaciuto ai critici (ma chissà se è piaciuto agli amici che ho incontrato nel foyer quando sono andata io a vederlo!),  non si può fare a meno della politica, anzi, partitica, come il prof. dice riprendendo un mio modo di dire. (“È la scoperta dell’acqua calda che dalla politica (partitica) non si sfugge" (1))

Non sono certo questi nostri teatri pubblici i luoghi della libertà.
Lo è forse il Metastasio? Lo sono forse i teatri toscani gestiti dalla Fondazione Toscana Spettacolo?

Come si può essere così ipocriti, quando gli stessi politici così discussi e compromessi nella partitica, sono coloro che aprono i lavori e patrocinano in cerca di consenso e mettendo in atto il controllo?

Non prendiamoci per il  c..O , per favore, con convegni autocelebrantesi.

Intanto si dovrebbe cominciare a parlare della distribuzione degli spettacoli, su come è fatta e gestita, per esempio; poi si dovrebbe cominciare a dire come si fanno questi spettacoli, e chi li recita: spesso attori che sono tutto fuorché attori, quasi sempre raccomandati,  'amici' , 'parenti' eccetera; ci si dovrebbe interrogare come certa gente ignorante sia stata nominata regista,  direttore eccetera, e si scoprirebbe che è stata nominata proprio dalla partitica. In Toscana, ma è uguale altrove, a fare i direttori si è visto e si vede prole di genitore portatore di voti. Un virus ancora attivo.

Per favore, non prendiamo per il  c..O.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il fatto ridicolo e ipocrita é che avvenga col beneplacito di questa amministrazione comunale (Cenni presente!) che con le sue due torri della libertá teatrale (parlo della Marescialla della nobiltá e della Contessa dell'informazione) hanno dato un bell'esempio di censura preventiva (la prima) e propaganda militante (la seconda). Ma proprio un bel rinnovamento! Proprio una vera soluzione di continuitá con la sinistra!
E Magelli, si attacca poverino allo straniero - il critico, il drammaturgo - per avere un minimo di credi(-a)bilitá...
Non si sentirá un po' isola-to?
Ciao, amori!

Vaffaello Tanfio da Tombino

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