martedì 19 marzo 2013

"Il Teatro la Baracca aspetta giustizia"

Così mi dice ieri una maestra che la scorsa domenica è venuta a vedere il Baco Gigi Sciò.
L'ho sentita perché aveva lasciato il telefono, vuole proporre alcuni spettacoli ai bambini.

Si chiama Barbara. Si è dichiarata del tutto insoddisfatta dell'offerta teatrale della Piana, un teatro che quasi mai è a misura di bambino (lo sarà per i grandi? mi chiedo io).

E invece al Teatro La Baracca le cose sarebbero diverse.

Molte volte i bambini - e lei porta i bambini a teatro da vent'anni! - ricordano, dell'esperienza teatro, solo il viaggio in autobus.

Il viaggio in autobus! Ha detto proprio così.

Ora io non mi sento soddisfatta, non mi sento più lusingata quando mi dice quella frase,  che il mio teatro è a misura di bambino, che aspetta giustizia, forse qualche anno fa lo sarei stata, ma ora no. Mi sento letteralmente male e mi incazzo. Perché poi non è la prima persona che mi dice, che mi ripete queste cose. Il teatro la baracca è un teatro a misura di bambino, significativo, semplice fantastico educativo senza volerlo essere...! Sì, bello, ma poi?
Cosa me ne faccio delle lusinghe? Più niente! Ne ho un armadio pieno, ma non serve a niente.
Intanto, le mie proposte, quando arrivano, qualcuno le mette nel cassetto, o le distrugge.
Mi boicottano, fanno in modo che in certi posti non esista.

Io di questo già sapevo, ma non ne avevo la certezza. Ora ce l'ho.

Altro che di lusinghe c'è bisogno! Bisogna passare ai fatti. Cambiare.

In tutti questi anni il Teatro La Baracca non esisteva, la  strategia sorda e dura del silenzio, tant'è che tanti amministratori mai si son fatti vedere qua, eppure di spettacoli ne abbiamo fatti, e di tutti i tipi, anche di importanti per la città, per il teatro stesso, e certi critici sponsorizzati nemmeno si son visti, perché, il teatro, non esistendo, non dava prestigio farci una recensione...Come appestati. L'ho già detto tante,volte, ma non basta. I colleghi, i giovani artisti anche, molti dei quali alle dipendenze della politichetta locale, mi guardavano dall'alto in basso, perché io non lavoravo nel 'teatro alto', nelle alte circuitazioni...Ma ora che le circuitazioni alte stanno crollando, ora che tutto sta per finire, il marcio viene a galla.

Ma il cambiamento vero, quello ancora non c'è. E' solo ancora un cambiamento di facciata, come quello di ridursi lo stipendio...poca cosa, facciata, a' muina, NON BASTA.

Infatti, mentre a Roma si svolge il solito teatrino di niente, anche in Toscana non cambia nulla, o tarda molto a cambiare, perché è una terra reazionaria e conservatrice, ostinata, e vediamo i ruffiani e gli inetti e anche gli ignoranti  che, messi nel posticino dal babbo, lo zio il partito restano dove li han messi,  vediamo che danno i soldi agli stessi inetti e ruffiani (magari giovani, eh!), e intanto io noi corriamo come pazzi dalla mattina alla sera, per sentirci dire che in tutti questi anni, e non è la prima persona che me lo dice, ripeto, che I SOLDI PUBBLICI LI HANNO BUTTATI, HANNO FALLITO, mentre A NOI, CHE NON ABBIAMO FALLITO, NON HANNO DATO NIENTE.

Questi ruffiani hanno fallito e stanno dove non devono stare. 
Insignificanti e vili usurpatori, che per tanti anni hanno fatto il bello e il cattivo tempo.
DEVONO ANDARSENE O FARSI DA PARTE.

Intanto leggete quanti soldi la partitica distribuisce agli ENTONI, mentre continuano a:
1. non rispondere alle lettere e richieste (il Met, per esempio);
2. ignorarci (come la Fondazione Toscana Spettacolo, ma anche le compagnie ruffiane importanti);
3. darci contentini (sì ti incontro, ti vedo ti parlo, ma poi non cambia un cavolo...oppure fai lo spettacolino e tutto va bene, no?).

Leggete, leggete: 8 milioni di euro per lo spettacolo in Toscana:
1. 1 milione di euro per la Fondazione Toscana Spettacolo;
2. 90 mila euro per l'Associazione Teatrale Pistoiese, un teatro (la vox populi lo dice maxxonico!, ma perché gli altri, no?), la cui programmazione è copia e incolla dalla televisione, il cui direttore artistico è sempre quello da quasi vent'anni!
(Oh Pierluigi Zollo, anche tu eri un massone secondo me ma d'altra pasta, e dalla tomba tu ti rivolti, la cultura nella tua Pistoia, il teatro in mano a questi signori!).

In Toscana Hanno stabilito le residenze artistiche e culturali,  la solita solfa degli under 35, dicono di voler cambiare il sistema cultura, ma intanto il monopolio in mano partitica è ben saldo. Ben più di 70 teatri in mano a un unico ente!

Forza, artisti toscani, a fare i lecchini!!

http://toscana-notizie.it/blog/2013/03/13/piano-della-cultura-2013-dalla-regione-oltre-8-milioni-per-lo-spettacolo/

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