mercoledì 21 agosto 2013

SI DIMETTA: lettera aperta all'Assessore alla Cultura della Regione Toscana, Cristina Scaletti

Gentile Assessore,
ora Lei si trova in vacanza.
Noi no.
Abbiamo appena ricevuto, come altri teatri toscani, il rifiuto dell'Ufficio Cultura che presiede, circa la nostra domanda per diventare - parlo a nome del Teatro La Baracca che ho fondato - anzi provare a diventare teatro di residenza.

Dopo che avete voluto distruggere il circuito Sipario Aperto per distruggere qualcosa che poteva venire dal basso.

Ora non capisco il motivo per cui la commissione -esterna con membri alquanto discutibili- abbia così spazzato via 12 realtà, alcune delle quali, come noi, con una storia teatrale ben ragguardevole.

Queste persone che ci hanno giudicato non conoscono affatto il nostro lavoro.

Noi pensavamo, sulla base del formulario e la documentazione richiesta, che chi dovesse giudicarci, ci conoscesse almeno. Altrimenti non avremmo mai partecipato a tale bando.

E invece abbiamo scoperto che della commissione fanno parte burocrati, che non vivono nemmeno qua, e sono in contatto soltanto con i teatri grandi (vedi la signora Amante del Ministero dei Beni Culturali che risiede a Roma!), che si sono basati per la valutazione, di griglie del tutto asettiche, assurde, incomprensibili per chi lavora in ambito artistico.

Addirittura l'esperto della qualità è stato un professore associato di economia aziendale, il dott. Hinna (tra l'altro, sulla base del verbale, non sempre presente alle riunioni).

Abbiamo visto che non solo ci sono soltanto illustri ed ingiuste esclusioni, ma anche assegnazioni enormi a compagnie consolidate, a cui si attribuiscono, in tre anni oltre 461 mila euri (Krypton), oppure 452 mila euri (Giallo Mare Minimal Teatro) e 374 mila euri (ALDES), per citare solo quelli che hanno preso di più. Sono cifre consistenti.

Ma come è possibile che il teatro di 12 realtà non meritasse nulla?
Avete dato i soldi solo ai più grandi e i più potenti che, sappiamo,  al Suo ufficio cultura conoscono bene.

Ma davvero il loro teatro è più meritevole del nostro solo perché è più grande e più potente? E su quale base è stato scelto di far morire le nostre realtà, solo sulla base di una formulario (dove non si poteva scrivere più di 1500 parole circa la propria 'mission'?) e poco più, senza vedere senza conoscere hanno potuto stabilire a chi tanto e a chi nulla?

Perché ai più piccoli non si permette di crescere? Perché non si permette di vivere a chi fa un teatro diverso o a chi la pensa diversamente dal suo 'establishment'?
Il suo comportamento, il suo silenzio al riguardo, Lei che viene da un partito che di temi (valori) come la giustizia sociale ed economica, delle pari opportunità, contro la corruzione, la collusione eccetera avete fatto il vostro cavallo di battaglia, mi stupisce.

Lei è responsabile di questo fallimento perché di questo si tratta quando si privilegiano alcuni a scapito degli altri senza nessun vero motivo, o addirittura se non peggio, per superficialità e incompetenza, e per questo chiedo le Sue dimissioni.

Lei che di fronte a questo disastro culturale regionale, di cui questo per cui le scrivo è solo un piccolo drammatico tassello, organizza gli aperitivi ("Arcobaleno d'estate")!

Chiedo giustizia in nome di quel lavoro che Lei e altri in giunta invano dite di tutelare.

Maila Ermini, La Baracca

5 commenti:

luca lucherini ha detto...

Carissima Maila,
dopo aver letto il post e l'articolo in rete del tirreno sono rimasto solo con un mal di pancia, delusione e rabbia.
Ho avuto il piacere di assistere ai vostri spettacoli, di vivere il vostro teatro, una bomboniera calda, un vanto per Prato.Pratese di nascita, vivo a Pistoia da circa 4 anni e non ho esitato a far conoscere "La Baracca" prima alla mia compagna poi ad altri amici. Ti esprimo tutta la mia solidarietà, ti invito a non mollare. Cari saluti. luca.lucherini@incontro.coop

luca lucherini ha detto...

Ci ripenso..
non so come ma se posso dare una mano..
luca lucherini

Anonimo ha detto...

Sì, è una cosa scandalosa.
Forza Maila, non demordere.

Lucia Caprio

Anonimo ha detto...

Cara Maila,
ma tu hai bisogno di questi? Economicamente immagino di sì, ma il tuo teatro è ben al di là di questi signori che vogliono imporre dall'alto e dire chi vale e chi no!
Però capisco che tu lo fai per una questione anche di principio, e in questo hai ragione.

Antonio

Anonimo ha detto...

Semplicemente pazzesco.

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