venerdì 6 settembre 2013

La riapertura del Museo Civico di Prato

Niente da dire sulla riapertura del Museo Civico.
Ma questa strombazzata tinta di stelle televisive chiamate a colorare la festa non capisco cosa ci incastri.

Non sono certo contraria alle feste, ma a Prato ormai non si distingue più una dall'altra, rischiano di apparire tutte uguali. 
Manca il senso della celebrazione che lo spettacolo, la festa ha il compito di illustrare eccetera.
Per esempio: l'occasione dei '500 anni del Sacco di Prato, nelle sue celebrazioni, si è mancato un punto fondamentale; la rivisitazione della storia, un dibattito fra studiosi, per esempio, lasciando così alla devozione della Madonna il ricordo fondamentale dell'evento che ha distrutto la città!
Poi vanno benissimo anche gli spettacoli e i film, magari non sempre azzeccati, ma è uguale, ma questi devono comunque avere un senso!
Ritorno alla riapertura del Museo Civico.
Ci avrei visto bene anche una riflessione sull'edificio, Palazzo Pretorio.
Mi risulta che alla fine dell'800 (da verificare, però) lo si volesse radere al suolo. Ora, se questo fosse vero, sarebbe un buon spunto da cui partire. Ma si potrebbe partire anche da altro. Si conosce la storia di questo edificio-simbolo cittadino?
Oppure, la stessa storia della monaca Buti con il frate Filippo, mamma e babbo di Filippino Lippi - punto cartine della mostra pittorica che lo inaugura -, mille volte romanzata e resa volgare, che gli americani hanno mangiato con il libro 'fogliettone' The miracles of Prato, e addirittura usata (Un aperitivo per Lucrezia) come vetrina per l'insulso 'Arcobaleno d'Estate' spacciato dall'assessora Scaletti come grande invenzione...avrebbe meritato di più, se non altro era l'occasione per toglierla dal pasto americanizzante.
Insomma, anche la riapertura del Civico ha bisogno di un momento di condivisa riflessione critica sulla città e sulla sua storia, che sembra mancare nell'attività di promozione dell'immagine della città che si vuol dare con la mostra (1) - purtroppo ormai è quasi ovunque così e anche nel confezionare l'immagine c'è una terribile uniformità post-televisiva -, come anche risulta dalle parole del Sindaco Cenni:

 «La riapertura del Museo Civico alla città con una mostra internazionale che e ricostruisce la grande officina pittorica pratese del Rinascimento, con oltre 60 opere provenienti dai musei di tutto il mondo, è un evento eccezionale - ha detto il sindaco Cenni - E abbiamo voluto dargli ancora più risalto con spettacoli di altissimo livello e grande richiamo, ad ingresso gratuito. Prosegue insomma il nostro impegno per fare di Prato una città con vocazione internazionale, che sia un centro di divulgazione culturale in Toscana secondo il ruolo che le compete, quello della terza città del Centro Italia. E' un'opportunità per vedere dei grandi artisti e trascorrere delle bellissime serate: eventi come questi sono davvero importanti per risvegliare e rafforzare il legame con la città. Rispetto a tanti capoluoghi in cui chiudono istituzioni culturali e manifestazioni, noi invece facciamo l'operazione inversa promuovendole».


(1) Anche precedentemente si è tentata la strada dell'immagine con la mostra internazionale, "Lo stile dello Zar", organizzata dalla Provincia, ma non andò bene. Cenni è stato ben più astuto e capace di corredarsi, data la sua esperienza , di persone che disponessero molto meglio la sua vetrina cittadina. Insomma, nel 'panem et circenses' vince lui. Ricordo che anche l'ex-sindaco Romagnoli di Centro Sinistra aveva a cura la 'vetrina della città', e infatti proprio a me disse che il teatro gli serviva come tale.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Se posso dare un suggerimento: non dare troppe idee a questa gente prima che la festa sia finita; possono utilizzare, come sicuramente faranno, i tuoi suggerimenti e se ne fanno belli, aggratisse!

Insomma, non permettere a certa gente, in sostanza a corto di idee, di fregartele.

I consiglieri non sono pagati, ma comunque possono avere, proprio per la loro vicinanza con il potere, certi più o meno giusti vantaggi, eventualmente.

Tu no, e ti devi anche subire le beffe di chi volutamente intorbida le acque.

Ciao.


Spazio Libero

Anonimo ha detto...

totalmente d'accordo con il suggerimento a Maila. E' gia' successo lo scippo di idee.
Magari non farei paragoni, peraltro non necessari, con persone e situazioni che non si conoscono a fondo, anche per non dare spago alle insinuazioni, di cui anche maila e' stata vittima, diffuse da altri blog locali non corretti come questo e dietro cui, a voler essere ugualmente tendenziosi, non si sa bene chi e che cosa ci sia.
Ciao

Anonimo ha detto...

Hai visto?
L'assessore ti ha subito copiato l'idea e in fretta e furia ha raffazzonato qualcosa.
Non lo fare più, Maila, eh!

Anonimo ha detto...

Caro "Spazio Libero", lasci perdere le insinuazioni maligne, conosca le persone a cui allude e dopo, solo molto dopo, scriva.

Anonimo ha detto...

Non capisco a chi mi sarei riferito nei miei post con insinuazioni maligne. Io ho scritto in generale, mi sembra che, dato che frequento questo blog quasi ogni giorno, l'autrice dia senza nessun vantaggio a chi non le rende nulla nemmeno un grazie, anzi la deride, molte idee interessanti e ho fatto paragone con chi consiglia ufficialmente che almeno si può consolare di qualcosa. Se ci si riferisce a questo, non è una offesa, ma verità, ed è giusto che sia così. Io credo che un consigliere dovrebbe essere pagato, perché no? In tutto il mondo è così. Questa idea che bisogna fare tutto gratis, questo volontariato dilagante e ipocrita, volontariato di stato, è abominevole, è catto-comunista.
Riguardo poi a chi prende queste idee di Maila, si sa chi è, e non sono insinuazioni maligne.
Pace e bene.

S.L.

Anonimo ha detto...

Faccia i nomi, se , come dice"si sa chi è". Molti evidentemente, sono meno informati di lei. E quindi parli chiaro, se non ha niente da nascondere o temere.

Tante belle cose

Lievemente modificato rispetto al previsto, ma solo nelle date. Ospitiamo Massimo Smuraglia, si replica Carla Lonzi sono io! e finiamo april...