lunedì 21 ottobre 2013

A Prato le fogne fanno acqua


Mentre si fanno manovrine elettorali e si sognano monumenti al vento, basta qualche forte temporale per mettere sott'acqua la città di Prato.

Il sistema fognario è disastrato, peggio che in altre città, vedi Firenze.
Nella zona ovest, stamani, non si circolava perché le strade erano fiumi. A questi periodici allagamenti è ormai soggetto il territorio della Piana almeno due volte l'anno.
La Piana è territorio a rischio alluvionale e lo si sa da secoli. Considerando la domus etrusca di Gonfienti (a proposito, come va la pulizia degli alberi infestanti?), si capisce che anche diversi secoli fa il problema dello smaltimento delle acque era 'sentito'. Ma lo potremo riconsiderare quando sarà riaperta per la visitina prossima (ci sarà?), magari condita con presenze importanti...
L'assessore Mondanelli, attuale non etrusco alla protezione civile, ha dichiarato, senza nessun problema circa un mese fa, quando a Prato abbiamo avuto un'altra piccola alluvione:

 "Possiamo dire molte cose anche giuste come la manutenzione o il fatto che abbiamo troppi sottopassi ma la realtà è che la nostra rete fognaria non è in grado di recepire una grossa quantità di acqua in poco tempo. Una situazione che non fa piacere a nessuno ma che è comune a molte altre città italiane, come Genova ad esempio. Anche intervenendo subito cercando di svuotare cìò che si era allagato non si trova soluzione perché l'acqua che si toglie va nella fognatura e da qui riesce".

Finora il problema delle fogne è un argomento che non rientra nelle cose fatte di questa né di altre giunte pratesi. Piuttosto si continua a cementificare, e quindi si rende ancora più difficile lo smaltimento delle acque senza danni...
Non ci pensano proprio ad affrontare il problema fognario; non è, come le torri al vento o le visionarie o le palle grosse, fra gli aspetti appariscenti e funzionali alla prossima tornata elettorale su cui ci si può mettere la carta dello sponsorino o sponsorone...
Si cerca di risolvere tutto mettendo i ballini di sabbia lungo gli argini, chiudendo le strade, i sottopassi, le ciclabili eccetera.

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