giovedì 16 gennaio 2014

Ciao, Franco

E' morto Franco Riccomini, giornalista de La Nazione.
Lui scherzava sempre sulla morte; già anni fa, un giorno che andavamo insieme alla Regione Toscana dove si presentava il mio libro "L'infanzia negata dei celestini" di cui aveva scritto la presentazione, mi disse che lui doveva tenersi pronto all'appuntamento con la Signora, perché la sua salute era cagionevole.

Era un diavoletto, Franco. E come tutti i diavoletti, a volte faceva i dispetti.
Mi faceva arrabbiare.
Però devo a lui discorsi illuminanti sulla massoneria, di cui mai rivelerò naturalmente il contenuto. Nonostante io e la massoneria siamo due cose ben ben diverse.

Abbiamo discusso tanto; ma non gli importava nulla, veniva lo stesso alle presentazione della stagione al mio teatro; e ci sentivamo al telefono.

L'ultima volta che è venuto a teatro, ha visto "Cafiero Lucchesi" insieme a un amico, l'anno passato.

A fine ottobre ci siamo salutati parlando di Gaetano Bresci; mi disse che non sarebbe venuto a vedere lo spettacolo di Gaetanina Bresci perché non stava bene.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho conosciuto grazie a Maila, Franco Riccomini. Mi fece anche un servizio su "La Nazione", anche se mi aveva sbagliato il nome in precedenti articoli; un vizietto che gli avevo perdonato. Mi e' sembrato un uomo amaro, disilluso, gran conoscitore dei fatti, e degli uomini. Non spaventato dalla morte che attendeva sin da un paio di Febbrai fa. Gli avevo presentato mio fratello Raffaello, che e' pittore, per un sereno giudizio sul suo lavoro, lui che era un conoscitore e un valente critico d'arte. Mi dispiace che se ne sia andato, anche se l'ho conosciuto poco. Sapevo che era massone, ma non lo nascondeva, come fanno i piu', e forse era comunque ancora un gran valore per lui. Laico, fortemente laico, e scanzonato, credo: me lo vedo travestito da frate nell'incursione ai Celestini per fare il suo scoop. Innamorato del dire e scrivere sulla storia, voglio crederlo ora libero del tutto e incondizionato. Mi auguro che nessuno lo punisca qui in terra con un funerale religioso, da cui era totalmente estraneo. Ma le esequie sono per i vivi.
Gianfelice

Maila Ermini ha detto...

Grazie, Gianfelice, per questo tuo ricordo.No, tranquillo, nessun funerale religioso, per sua espressa volontà.

Anonimo ha detto...

Grazie per le vostre parole su mio Padre Franco. Non ci saranno nè cerimonie religiose nè civili. Verrà cremato il prossimo 27 a Pistoia e la partecipazione è libera, per chi voglia.
Figlio Marco: co-autore del fumetto-libro su Gaetano Bresci che mio padre mi aiutò tanto a pubblicare nel 2006.

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