giovedì 23 gennaio 2014

Matteo Biffoni, un candidato debole?

Matteo Biffoni è ufficialmente il candidato del Centro Sinistra a Prato.
E' un renziano.
Al momento risulta però un candidato debole, soprattutto perché il Partito Democratico, per le lotte interne, rischia la divisione, se non formale, di fatto.
Le dimissioni di Cuperlo da Presidente sono la spia del dramma che si sta svolgendo 'in famiglia'.

Se fossi stato il segretario locale, avrei fatto altra scelta. Avrei scelto una persona che fosse più radicata nel territorio (ma non nel partito), con un rappresentante più conosciuto ed esperto di Matteo Biffoni che è troppo 'giovane', nonostante sia deputato al Parlamento.

Almeno che non cambino le cose, in attesa che il candidato mostri grinta, argomenti e capacità di comunicazione, si potrebbe profilare un'altra sonora batosta per il PD locale.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Matteo Biffoni è davvero un candidato debolissimo.
Avrei preferito il vecchio Mattei, molto più strutturato e significativo.
Hanno perso un'altra occasione.

S.L

simone ha detto...

Ad oggi, a fine mandato di Biffoni, la debolezza del soggetto la conferma la prova dei fatti. Fu eletto(purtroppo addirittura da un vasta maggioranza) perchè all'epoca erano tutti desiderosi di far fuori Cenni, a qualsiasi costo - poveri illusi: sono finiti in mani pessime.
Vorrei guardare in viso i molti che hanno votato Biffoni a scatola chiusa, nel 2014, guardarli oggi e chiedergli se non era il caso di dare retta al buon senso. Di ascoltare la sensazione di fondo che Biffoni trasmette quasi ogni volta che apre bocca : di non essere una persona adeguata a gestire una città complessa e problematica come Prato. Bastava seguire un paio di comizi fatti dal Nostro in campagna elettorale all'epoca per capire (sempre che non si fosse accecati dal tifo e dalla partigianeria) che si rischiava di mettere la città in mano a persona evanescente . Adesso, dopo 5 anni spero che almeno una parte di queste persone , guardandosi allo specchio lontano da occhi indiscreti, un minimo di autocritica la riescano a fare. Ma ne dubito fortemente: è più difficile ammettere di aver fatto una bischerata che tenere il punto a tutti i costi, anche contro l'evidenza.

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