mercoledì 22 gennaio 2014

"Ora tocca a noi"?

Con un richiamo alla rottamazione renziana, anche SEL invoca più spazio per i giovani, anche se con uno slogan consuntissimo.
Sacrosanto.

Addirittura una lista di giovani che, promette qualcuno, tenterà di dare l'assalto al Palazzo Comunale in nome del cambiamento.

Ora, è un fatto che in questa città le attività e gli spazi per i giovani siano stati aboliti, quando prima erano però in mano del Partito.

Ma dico, perché così settari? Perché si devono ripercorrere mitologie di un passato italiota, oppure scimmiottare i renziani con una presina di grillismo? La rottamazione, il giovanilismo, tutta roba oltremodo sospetta, anche senza scomodare lo scomodo passato!

 "Diego Blasi iscritto di Sel, per quattro anni presidente dell'associazione Asseblea libertà e partecipazione (Alp), costituita appunto da giovani e per i giovani. "L'obiettivo - spiega Blasi - è quello di raccogliere un gruppo di giovani, al di fuori dal mondo della politica, parlo di artisti, professionisti, attori, grafici, che partecipino alla discussione sul futuro di Prato con proposte concrete...Vogliamo fare una piccola rivoluzione su base generazionale". Il secondo traguardo che il nuovo gruppo ha intenzione di raggiungere è quello "di mettere almeno un paio di giovani di "Ora tocca a noi" nella lista che Sel farà per le amministrative della prossima primavera con l'obiettivo di farli entrare in consiglio comunale. Nella sede istituzionale cioè nella quale si prendono le decisioni per cambiare le cose".". (Da Il Tirreno di Prato).

Vogliamo mettere i giovani in consiglio comunale. Bene. Ma il punto non è, oddio quante banalità devo scrivere, giovani o vecchi, ma il suo mal funzionamento. E' evidente che il consiglio comunale è depauperato del suo potere, specularmente al Parlamento e che le proposte per il cambiamento, non ci sono state o non si sono sentite. Anche da parte dei giovani, spesso più lealisti del re.

Una democrazia zoppa, sorda e cieca, in mano ai partiti o ai soliti sistemi di potere che devono essere rivisti e non ritinti di finto nuovo o di slogan da campagna elettorale.

Vivo il déjà-vu e non ho mangiato Madeleine.

Lettura consigliata:  "I vecchi e i giovani",  di Pirandello.
Canzone da non dimenticare: "Giovinezza, giovinezza".

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