lunedì 26 maggio 2014

Quanto conta la TV nel voto (conservatore), ovvero queste non sono elezioni per l'Europa


Alle Europee Renzi vince.
E si pronostica una vincita anche alle Comunali.

Questo per rispondere a quegli sciocchi che dicevano che il 'WEB' ormai distruggerà la televisione e altre sciocchezze similari.  Ma di questo ho già scritto. (http://primaveradiprato.blogspot.it/2014/05/blogghisti-analisi-delle-fenomenologie.html).

La presenza di Renzi in televisione è stata assoluta e nessuno l'ha fermata o l'ha controllata.

Infatti Berlusconi perde, perché non è stato in televisione. E non per i suoi processi. Non per la corruzione. Altrimenti, visto lo scandalo EXPO, avrebbero perso anche a Sinistra. No, anzi, quello, invece, sembra far punteggio in Italia.

Conta anche la presenza del 'divo' politico. Infatti  stasera si vedrà quanto sia contata l'assenza di Beppe Grillo a Prato, oltre alle divisioni interne e ai massacri nel M5S locale, ai commenti inqualificabili che ho letto sui media sociali di una parte contro l'altra. E ho ascoltato anche, l'altra sera in un negozio, calunnie. Calunnie che si sono sparse in città da certi untori di cacca. Sappiamo bene chi sono gli untori, e ora abbiamo anche le prove.
Ma questo l'avevo già sperimentato su di me, al tempo della mia candidatura cinque anni fa. 

Torno al voto europeo: in Francia l'antieuropeista Le Pen ha vinto, ma i motivi sono ben due: contrariamente a Grillo, la signora rappresenta un partito di possidenti e codini e li vuole tutelare; inoltre è contro l'immigrazione che la Francia sperimenta in modo massiccio da tantissimi anni, dato che quello è stato paese imperialista. Il voto alla signora Le Pen è stato un voto per tranquillizzarsi.

Invece  Grillo che gridava per l'Italia, nei vari comizi, era tutt'altro, appariva come una sorta di 'direttorio del terrore', che, ingigantito dai media, ha fatto paura. Ecco l'errore mediatico.

Grillo è stato fermato dagli interessi (come è accaduto anche in Francia, beninteso, ma con risultato diverso!). E' un voto dettato dalla paura, per il mantenimento dello status quo. Non si deve toccare nulla, gli interessi sono interessi.  Certi gruppi di potere, ma anche i cittadini si sono terrorizzati da questo figlio della Rivoluzione Francese che portava plastici di bastigliette italiane in giro.

E ancora: l'Italia è un paese ateo, ma profondamente cattolico; e la Chiesa ha preferito Renzi a Grillo, nonostante quest'ultimo l'abbia praticamente e volutamente ignorata: chi 'tocca' la Chiesa di Roma in Italia, 'muore'.
Renzi è un ex-democristiano, non proviene dalla Sinistra, e si vede. La Chiesa ha memoria lunga, lo ha visto con Andreotti, non con Berlinguer. In questo Grillo aveva ragione.

L'espressione del voto italiano alle europee è, come in Francia, un voto profondamente conservatore. Il risvolto della stessa medaglia.

Non un voto per l'Europa, ma per il proprio orticello; in Italia per fermare ogni possibile cambiamento.
Quando è sollecitato, il popolo mostra il suo vero volto.

P.S. Citazione da Flaiano: "Fra 30 anni l'Italia sarà non come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione."

1 commento:

Simone ha detto...

Flaiano è un genio, io lo ripeto da anni, e consiglio a tutti di leggerlo ( o ri-leggerlo )

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