sabato 7 giugno 2014

La nostra 'altra storia'

Lunedì prossimo, 9 giugno, inizia la breve stagione estiva al Teatro La Baracca, in attesa della prossima autunno-invernale, completamente autogestita e indipendente.

Ciò significa che il teatro si finanzia con gli spettacoli che fa fuori.
Un atto artistico e politico ben preciso, in un momento dove l'autonomia e l'indipendenza artistica non è più concessa, anzi, è REPRESSA senza mezzi termini con il confino,il silenzio, avendo tolto ogni tipo di supporto economico,  anche se di infima consistenza come era quello di "Sipario Aperto", che la Regione Toscana ha eliminato.

A questo punto il nostro piccolo teatro non è tanto più un teatro di confine (a pochi chilometri c'è la provincia di Pistoia), ma un teatro 'confinato' e reietto. In questo senso la nostra è davvero un'altra storia, non a parole o come atto d'immagine, bensì concretamente. 

Certo, anche anni fa il teatro si autogestiva in modo assoluto, ma oggi è molto più difficile, e ci costringe a un doppio lavoro.


Praticare 'altre storie' è difficile e faticoso, e soprattutto impopolare, perché significa essere poveri e quindi appunto non amati.


Non so a chi possa importare tutto questo; tuttavia è questo e non ho nessuna intenzione di cedere o di interrompere questa altra storia, perché sono convinta che è assolutamente necessaria, ancorché perdente. Nonostante qualche spettacolo a livello cittadino possa far credere il contrario. 

Naturalmente questa condizione di confine e reiezione è di assoluta garanzia per lo spettatore 'vero', non quello modaiolo e conformista, o livoroso, che invece del teatro o della musica eccetera, vuole l'evento mondano e tranquillizzante.

Ma torniamo a noi: il filo conduttore di questa rassegna è la ricerca e la rielaborazione originale delle 'radici', ormai quasi del tutto compromesse e falsate. O peggio, strumentalizzate.
Non a caso iniziamo con Palazzeschi, uno dei pochi a denunciarne la morte in tempi non sospetti.

Si inizia (lunedì 9 giugno) con Gianfelice D'Accolti legge Palazzeschi, di cui oltre potrete consultare una presentazione;  invito tutti a non mancare proprio per le eccellenti qualità attorali dell'interprete, che del grande scrittore fiorentino leggerà "Musica Proibita" (1); si tratta di un'occasione davvero unica.

Seguirà la replica del mio L'amore è un brodo di capperi (mercoledì 18 giugno), una commedia divertente, dove l'imprevisto gioca un ruolo simbolico di rottura e di denuncia proprio nella società conformista in cui viviamo. La commedia è interpretata alla Carmelo Bene, ossia un solo attore, io, la recita completamente. Il pubblico ha molto apprezzato la prima.

Successivamente, (il 26 giugno), un'opera teatrale per ragazzi, una versione completamente rivista e reinterpretata della filastrocca toscana di Petuzzo. L'ho scritta in rima e fa parte del ciclo delle "Fiabe Cattive".

Altro esperimento-ricerca (il 10 luglio), che ha come base la cultura toscana, sarà La coniglia, Storie di sesso e di meravigliache raccoglie quanto di racconto e storia popolare è rimasto, non molto per la verità, nel nostro territorio, ormai cementificato anche nell'originalità.

Invece lo spettacolo sulla poesia che sto realizzando in questi giorni Alla ricerca dei poeti perduti è frutto di un mio progetto originale e credo unico nel suo genere che è stato inserito nell'ambito della Prato Estate e che debutterà il 2 luglio prossimo alla Biblioteca Lazzerini. 
Presenteremo altri spettacoli di questa nostra altra storia, ma non nel Comune di Prato.



L'ingresso alla stagione estiva del Teatro La Baracca è a offerta libera.

Gli spettacoli iniziano alle ore 21,30.


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 (1). Senza nessun supporto musicale o scenico, Gianfelice D’Accolti si mette al servizio della grande prosa di Aldo Palazzeschi assecondandone il naturale afflato teatrale che delinea ogni personaggio del racconto come membro ideale di quel “Palio dei Buffi” che lo scrittore fiorentino indica come titolo ideale della sua raccolta di novelle. Tra le oltre sessanta, tutte mordaci ma umanissime, improntate ad un umorismo amaro e “domestico”, la scelta è caduta su “Musica Proibita”, una delle  due novelle inedite nella raccolta definitiva edita da Mondadori aggiunte alle altre, apparse già in precedenti raccolte o giornali o riviste.E descrive le vicende di una pensione di famiglia e dei suoi inquilini in un clima semi-casalingo che rammenta in qualche modo quello de ‘Le sorelle Materassi’; accentuandone i ritmi comici, tratteggiandone i tipi caricaturali, preparandone il finale con crescendo teatrale, Palazzeschi propone una riflessione acuta sul rapporto gruppo-individuo e sugli effetti che la specificità umana rischia di generare nel suo prossimo considerata, se non nemica, per lo meno aliena. Si ride amari travolti benevolmente in un vortice di preziosa lingua italiana. Non è poco, di questi tempi.

Teatro La Baracca, Via Virginia Frosini 8, Prato. Telefono 0574-812363 - www.teatrolabaracca.com

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