mercoledì 9 luglio 2014

Viaggio nelle ingiustizie della Regione Toscana

Inizia qui il mio percorso nelle 'ingiustizie culturali' della Regione Toscana.

Naturalmente iniziamo dal teatro, che è la mia materia. Ma non mi fermerò a questo.
Anzi, invito tutti a mandarmi segnalazioni.

Come mai, Patrizia Coletta, torinese direttrice artistica della Fondazione Toscana Spettacolo, da me più volte invitata a vedere i miei spettacoli (in particolare il Laris Pulenas, ma anche Gaetanina Bresci e Cafiero Lucchesi o i Celestini), non è mai venuta alla Baracca, mentre invece, tanto per fare un esempio che si può vedere in linea, va alla presentazione della stagione teatrale di una compagnia  dell'empolese, che ha ricevuto anche uno dei premi in danaro più consistenti per le famose 'Residenze teatrali' (beati loro, più di 400 mila euri in tre anni, mentre a noi NULLA!)?
Come mai addirittura gli assessori alla cultura - che dovrebbero anche essere un po' equidistanti e per le pari opportunità, almeno stando al loro programma politico -  scrivono sul sito di questa compagnia, rilasciando interviste importanti di fedeltà assoluta? http://www.giallomare.it/?page_id=458

Perché a Prato - ma questo stesso schema è vigente anche in altre città - esiste una sola compagnia di teatro ragazzi ufficiale? Sono bravi soltanto quelli del TPO e simili?

Perché la Fondazione Toscana Spettacolo si è impossessata di tutti i teatri della Regione? Come ha fatto, come è stato possibile questo monopolio assoluto?  Perché, anche se ci sono compagnie che gestiscono alcune sale, l'ente è sempre presente e comanda e gestisce tutta la programmazione.

Decide insomma chi far morire o chi far vivere.

E' questa una situazione di libertà, di pari opportunità, di un minimo di giustizia, di una organizzazione della cultura che provenga anche da 'altrove'?

Che teatro, che cultura può venire da questa assoluta uniformità?

Bisognerà pur tenerlo presente, tra qualche mese, quando andremo a rinnovare il consiglio regionale, la giunta e il presidente!


P.S. Mi dispiace molto di aver annullato lo spettacolo previsto per domani,  giovedì 10 al Teatro La Baracca, però, dato che facciamo tutto con le nostre forze e soldi (abbiamo fatto la stagione estiva addirittura con ingresso a offerta libera - senza ricevere un centesimo dal Comune per questo! - , ma la gente, anche per la crisi, non dà niente!), e quindi dobbiamo approfittare di eventuali altri lavori o impegni che ci rendono di più o sono più urgenti. Dite grazie a chi in sostanza ci impedisce di lavorare, mentre porta avanti gli amici e i fedelissimi.
La coniglia sarà presentato nella prossima stagione autunno-invernale, di cui vi scriverò a breve. Grazie.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per favore, Maila, specifica bene, che' forse non e' chiaro a tutti, che quando si fa l'offerta libera E' VERAMENTE UN'OFFERTA LIBERA e che lo spettacolo non e' intanto pagato dal Comune!
Altrimenti si generano confusioni e fraintendimenti...
Gianfelice

Orto-Pereto del Teatro La Baracca in fiore

"Amo il teatro perché si arriva alla verità smascherando il falso; mentre nella realtà si arriva alla falsità smascherando la verità&qu...