venerdì 31 gennaio 2014

"Gaetanina Bresci" e "Cafiero Lucchesi" al Teatro Magnolfi di Prato

Ho inutilmente e più volte chiesto di presentare il repertorio 'storico' del Teatro La Baracca al Teatro Fabbricone, in particolare Cafiero Lucchesi, che avrebbe bisogno di uno spazio adeguato per la difficoltà e complessità scenica. 

Supplisce l'Assessore Anna Beltrame, che ha deciso di utilizzare il nostro repertorio, anche se in uno spazio ben più ridotto (e con certe difficoltà per Cafiero visto che dovremo farlo sul palco).
Quindi finalmente si può vedere questi spettacoli che affrontano temi 'difficili' in un teatro cittadino a ingresso libero. Non mancate.
Con molta probabilità Gaetanina Bresci sarà rappresentato anche all'Aja nell'aprile prossimo.

Dal sito del Comune di Prato
"CULTURA Al Magnolfi due spettacoli del teatro La Baracca a ingresso libero
La storia a teatro

Il primo appuntamento il 2 febbraio alle 16.30 con Gaetanina Bresci

Il tema storico sarà protagonista dei due spettacoli del teatro La Baracca che si terranno a febbraio al Magnolfi, promossi dall’assessorato alla cultura del Comune. Due spettacoli a ingresso libero, scritti, interpretati e diretti da Maila Ermini, con Gianfelice D'Accolti, che hanno a che fare con la storia di Prato, ma con una eco europea e internazionale.

Domenica 2 febbraio alle 16.30 va in scena il dramma Gaetanina Bresci che nelle varie repliche al teatro la Baracca ha riscosso tanti apprezzamenti da parte del pubblico. Nella pièce si immagina che negli anni ’70 Gaetanina, figlia di Gaetano Bresci, l’operaio tessile pratese che nel 1900 uccise il re Umberto I, ormai anziana, decida di intraprendere un viaggio in Italia, al fine di riappropriarsi della figura del padre, ma si scontra con la ragion di stato. Un dramma dove la politica e gli affetti familiari si intrecciano; è infatti la storia di un viaggio negato anche nel passato, di quello che non si vuol più far conoscere perché considerato tabù o pericoloso. Uno spettacolo semplice ed essenziale nella scenografia ma estremamente complesso per la pluralità dei temi trattati e per le sfumature vocali, gestuali ed espressive che caratterizzano la recitazione dei due protagonisti.

Domenica 23 febbraio alle 16.30 si terrà invece Cafiero Lucchesi. Lo spettacolo ripercorre la vicenda umana e politica dell’operaio pratese che negli anni '20 del Novecento, uccide lo squadrista fascista Federico Florio, che lo perseguita perché comunista. Cafiero fugge in Unione Sovietica, nella speranza di trovare riparo dalla dittatura e nella speranza di rifarsi una vita. Invece, come tanti comunisti e anarchici italiani, finì vittima della dittatura di Stalin.

Due spettacoli di alto teatro civile, dove l’arte si incontra con la memoria che indaga le contraddizioni del sistema politico ed un’occasione per riflettere anche sulla nostra epoca.


E’ consigliata la prenotazione al numero 0574 442906".

Primavera di Prato: la Lista-Luna

Il nostro candidato sindaco, Fulvio Silvestrini, stamani, chiacchierando un po' su questo fanta-progetto che mi ha mosso, ha proposto, invece di Fanta-lista o lista ombra (ce ne sono state tante, in effetti!), la definizione di Lista Luna.

La definizione mi è piaciuta particolarmente, anche perché si oppone al Sole, e ai soldi (Sole 24 ore, sempre giorno, dove la Luna non compare mai!).

E dunque sia, Primavera di Prato sarà Lista Luna!

Ricordo che questa lista è, al momento, 'fantastica', eppure ci stiamo confrontando concretamente sulla base di un programma che già fu di Primavera di Prato nel 2008-2009 e ispirandoci a Simone Weil.

Sgarbi e la cultura delle capre

La questione di Sgarbi al Pecci sì o no non mi emoziona più di tanto.
Egli è l'espressione della cultura del potere per eccellenza, e infatti nessuna dichiarazione scomoda vera da parte sua, come per esempio, mai una parola su Gonfienti etrusca.
La sua presenza al Pecci, che sarebbe stata prestigiosa in quanto mediatica, si inserisce nel quadro della cultura marketing, la cultura a effetto, quella delle presenze e dei numeri e via di seguito, a cui ormai siamo soggetti da anni.

Altro tipo di cultura non è contemplato, per cui essa è coltivata in quanto deve diventare vetrina e salotto della città, e solo è buona quando muove consenso e popolarità.

A questo sarebbe servito Sgarbi, e chissà che non sia detta l'ultima parola.

Tuttavia mi piace sottolineare che quello che il critico, con i suoi soliti modi, ha affermato, arrabbiato per la bocciatura, è vero: spesso chi giudica è inferiore al giudicato e che la mediocrità è ovunque.

Potrei dire del teatro, di quanta gente incompetente e seduta sugli scranni delle direzioni per meriti di ruffianeria, piaggeria, adesione partitica ci sia.
E sono lì, seduti, a baluardo e a controllo del livello del potere e della mediocrità, che entrambi devono rimanere alti.
Fermo restando certo sempre il nome che di volta in volta deve illuminare la vetrina e render bello il salotto, il popolo di certi enti artistici e culturali di varia natura è contraddistinto frequentemente dalle caratteristiche che ho indicato.
Un popolo di capre, per utilizzare il colorito e molto imitato linguaggio sgarbiano, che bruca, bruca bruca...
Un disastro assoluto, a cui non si sa come riparare.

giovedì 30 gennaio 2014

Zona Sud-Ovest di Prato: ci escono pesci e topi dalle orecchie

In pratica, circondati dall'acqua.
Le Vanne sono a un passo dall'inondazione e il Ponte alle Caserane - lo ripeto da anni - è in bilico sull'acqua come un fuscello. (1)

Lo hanno chiuso perché temono che si porti via la gente!

La strada che va da Casale alle Vanne, impraticabile dalle buche; mai veramente rimessa a posto perché...perché doveva inaugurarsi la Tangenziale che da Montemurlo sfocia sulla Statale 66, località Casini, e al momento è ancora incompiuta, nonostante abbia già rovinato il territorio.
La strada che costeggia il Fosso di Iolo, che va da Casale a Iolo, va chiusa, è pericolosa.
E' molto frequentata a causa del senso unico imposto fra Casale e Tobbiana - grazie amministrazione d'un tempo! - il cui ripristino, sempre promesso da Cenni in campagna elettorale - non è mai avvenuto.
Per andare da Casale a Tobbiana si è costretti a passare da Vergaio; allora per non fare il giro lungo, la gente passa su questa stradina, che diventa particolarmente pericolosa durante queste piogge. L'argine è molto barcollante!

In questi anni non è stato fatto nulla per la messa in sicurezza del territorio, se non dopo i disastri delle alluvioni del Calice, e noi ci ritroviamo in queste condizioni, praticamente con i pesci e i topi -  tra l'altro in gran parte morti per l'inquinamento o annegati  - che ci escono dalle orecchie.

Scelta Fisica

E' il nuovo gruppo al Parlamento Italiano.

Il Comune-Azienda di Prato

Stasera ci sarà la cena del Centro-Destra in cui è atteso che Cenni confermi la sua ricandidatura.
Si vocifera che ci sia il tutto esaurito.
Nell'attesa, ci colpiscono le parole del presidente del gruppo consiliare PDL-Forza Italia, Baldi, che invita il sindaco a continuare nel suo programma (?) e si dichiara orgoglioso della 'aziendalizzazione' del Comune.
Il Comune-Azienda di Prato.
E il consiglio comunale, che ruolo ha?, i consiglieri diventano 'soci'?


“A differenza del Nuovo Centrodestra, chiediamo al sindaco di continuare i programmi delineati. Elementi forti di novità e discontinuità questa maggioranza li ha già sanciti in più settori attraverso capitoli di sana economia amministrativa: superamento delle lobby partitiche, revisione delle partecipate, drastica riduzione di stipendio ai nuovi presidenti degli enti, abolizione di progetti faraonici come Banci e Creaf, recupero dei soldi promessi assurdamente alla Regione per il vecchio ospedale. Siamo orgogliosi del criterio di aziendalizzazione del Comune. La dialettica politica è confronto democratico, tenendo conto della correttezza istituzionale di un sindaco che ha governato senza emarginare, che ha offerto dialogo a tutti che può costituire un ancoraggio sicuro anche per il domani purché si aderisca fornendo un concorso di idee consapevole ai programmi già attuati e in via di completamento per il prossimo quinquennio”. 

Se piove, prenderò la F...CA

A Prato (e certo non solo a Prato!), se piove e vivi in periferia e non sei un ciclista attrezzato, devi prendere la macchina. E quindi nelle mattinate di pioggia, il traffico è bloccato.

Un tempo esisteva l'autobus. Vi ricordate l'autobus? Vi ricordate tutta quella storia sulle LAM? (Linee Alta Mobilità?), e i parcheggi, ora vuoti e inutilizzati, che furono fatti per parcheggiare la macchina e da lì prendere l'autobussino?

La mobilità alternativa alla macchina non esiste.

Bravi, bravissimi, ora compreremo anche nuove macchine FCA (che triste marchio, quello della Fiat-Chrysler, ricorda il più bel sostantivo 'fica'; sarebbe stato meglio avessero avuto il coraggio di osare un po').


La Madama Ghigliottina

La Madama Ghigliottina
cade presto alla mattina

in un balzo scende giù
e voilà non ci sei più.

Ma la testa più non mozza
non si voglion più vedere
scene turpi e sanguinose

non si voglion più sapere.

La Madama Ghigliottina
è vestita signorina
s'è rifatta quel che può

sempre taglia, ma non duoL.

E' gentile è più moderna
non terrore ma decenza
se ti taglia è convenienza

della DemocratiTà.
Et voilà.

La tua testa si risparmia
si risparmia poi sul boia
va giù sola per sua gioia
senza farti più alcun maL.

E' la DemotagliTà
questo nome prenderà.
Et voilà.

mercoledì 29 gennaio 2014

Fiat-Chrysler: italiani traditi

Ecco il nuovo parto mostro fra la Fiat e la Chrysler, Fiat-Chrysler Automobiles, che avrà sede in Olanda, luogo ideale per le aziende non pagare le tasse ormai.

L'Olanda sono gli Stati Uniti europei; è lì che le multinazionali e i forti interessi hanno sede. E' un paradiso fiscale. (1)

Fiat dovrebbe ridare agli italiani una parte dei soldi che negli anni lo Stato gli ha dato, con la folle illusione che facessero investimenti in Italia.

D'altronde l'Italia è un paese 'tassaro', dove il lavoro costa troppo perché lo Stato ci deve mangiare per mantenere la casta.

Peccato, volevo comprare un'altra Fiat, e forse ci ripenso.

(1) http://www.avvenire.it/Economia/Pagine/Olanda-paradiso-fiscale.aspx

Primavera di Prato: la fanta, lista ombra o quale altro nome?(2)

Dunque, alcune precisazioni relative al percorso elettorale, per ora 'ombra' che Primavera di Prato intende fare.
Innanzi tutto, in quanto 'ombra', almeno per ora, siamo sicuri che nessuno vi parteciperà per sistemarsi.

Sia detto senza cattiveria. Si sa che in questo periodo siamo carenti di posti di lavoro, eccetera.

Come molti scrivono libri senza esserne  capaci, eppure vengono chiamati scrittori, molti già smaniano per un posticino, sia giovani che vecchi, e già si credono politici eminenti. Si convincono di questo, per non dire a se stessi che sono soltanto dei cerca poltroncina, o di un po' di gloria locale.

Secondariamente siamo sicuri che nessun proteo si avvicinerà a noi per far la pariglia. O farà finta di certo essere che non è.

Se nel 2009 c'era la caccia al comitato, in questo anno elettorale c'è la caccia all'associazione, o al giovane, o al blogger. Tutto va bene pur di far vincere il sistema.

E dato che il sistema politico, non solo in Italia, è in forte crisi, si cerca di smuovere le acque per dar mostra che votando in certo modo si avrà il cambiamento. Invece non è così. E' sempre la logica del Gattopardo, ora valida più che mai, che sottintende alla lotta dei partiti.

La nostra lista ombra non può essere oggetto di caccia, perché non va a caccia di posti né di sistemazioni. Ha un progetto serio di rinascita cittadina, veramente alternativo, che intenda la politica come servizio.
Casomai sarà oggetto di denigrazione, come già è avvenuto, per sminuirne il senso.

Primavera di Prato teme poi fortemente la parola 'cittadino' usata in senso demagogico.

Se la politica va fatta per i cittadini indubbiamente, non tutti i cittadini possono fare per la politica, o non tutti allo stesso modo o nello stesso posto. 
Le differenze del singolo devono essere in questo caso tenute particolarmente in conto e valorizzate.

Il nostro programma è sanamente rivoluzionario, alternativo, critico e opposto alle logiche dei partiti o dei simil partiti che da troppi anni soffocano la nostra esistenza, lottizzano perfino l'aria e ne impediscono il suo svolgimento, anche economico, verso un benché minimo livello di felicità.

Il fatto poi di rimanere eventualmente un'ombra, non ci spaventa. L'ombra spaventa piuttosto, mai causa spavento a se stessa.

Dice Giordano Bruno: "L'ombra prepara lo sguardo alla luce. Attraverso l'ombra la divinità tempera e pone davanti all'occhio oscurato dell'anima affamata e assetata quelle immagini che sono i messaggeri delle cose".


Criticità delle previsioni

Stamani ci aspettavamo la neve, il tempo plumbeo. Invece è una bella giornata di sole, anche se fredda! Sbagliano le previsioni, e le sbagliano a corto raggio di tempo. La Natura ancora è ben libera e ribelle, nonostante la sicumera scientifica.  Ha ancora i suoi ritardi, i suoi tempi...Vediamo se si avvera qualcosa nel pomeriggio!


(Dal Sito del Comune di Prato, comunicato della locale protezione civile)
Emergenze in corso - Criticità ordinaria per mercoledì 29 gennaio 2014...
Previsioni meteo del CFR...Secondo le previsioni ufficiali del CFR, nel pomeriggio di oggi, martedì 28, saranno possibili residue deboli nevicate fino a quote variabili fra i 300 ed i 500 metri slm.le quali, comunque, non dovrebbero dar luogo ad accumuli al suolo significativi.
Domani, mercoledì 29 gennaio, le previsioni sono previste in deciso peggioramento con precipitazioni più frequenti ed insistenti particolarmente nel corso del pomeriggio.
Per quanto riguarda possibili nevicate potrebbero verificarsi anche a quote molto basse sulle zone settentrionali della Regione (aree individuate appunto a criticità moderata). Nel corso della giornata la quota nove dovrebbe tendere ad un graduale innalzamento.
Non è comunque escluso che, temporaneamente, in mattinata le nevicate possano interessare anche le zone di pianura settentrionali delle aree A e la parte occidentale di B con accumuli di scarso rilievo...

Grazie dal teatro semi-clandestino

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno scritto bei commenti dopo il servizio televisivo che Rai 3 ha deciso di fare sul Teatro La Baracca e su di me, in particolare, in quanto fondatrice di quello spazio.

Naturalmente non ci facciamo, non mi faccio illusioni di niente. E' stato solo un atto di giustizia.

Il Teatro La Baracca è stato ed è un teatro per certi versi che vive nella semi-clandestinità, in quanto ormai del tutto fuori dalla ufficialità della cultura provinciale e regionale.

Infatti non riceve più finanziamenti, non è inserito in nessun circuito.

Ci fanno fare - come ugualmente accadeva nel passato per la verità, anche se con modalità diverse -  alcuni spettacoli, a Prato, per ovviare a questa mancanza; diciamo che è uno spirito degno di rispetto che li muove e che ringraziamo, ma sono consapevole di quello che accade intorno, e di come il decadente mondo culturale viva questa presenza teatrale.

Tuttavia, nella sua caparbietà, nella sua semi-clandestinità rispetto alle istituzioni e anche a certa gente, il teatro sopravvive, e magicamente a volte capita che produca spettacoli che il pubblico, così come scrive nei commenti o nel quaderno del gradimento, apprezza in modo particolare.

Forse non tutto è perduto. Certo non noi, non io: in questo smarrimento complessivo, e lo dico, povertà, sono ben presente a me stessa.

Oggi poi particolarmente per me è giornata felice: mi è nata una nuova commedia, che mi appare ben fatta. Presto, come bambina, camminerà da sola.
(A me capita così: prima me la scrivo tutta in testa, o quasi tutta. Impiego mesi.  E poi giù, di getto, in pochi giorni sulla carta, e infine trascritta nel computer. E' vita).

martedì 28 gennaio 2014

Primavera di Prato: la nostra fanta-lista

Nell'attesa chissà di nascere veramente nella realtà, mi piace pensare a una fanta-lista cittadina, con un candidato e con altri che ne potrebbero fare parte, almeno secondo me.

Sicuramente abbiamo trovato il candidato sindaco,  Fulvio Silvestrini, che conosciamo bene e che ci conosce, di cui condividiamo il senso utopico e di giustizia dell'esistenza, che lui intende improntato a un miglioramento dell'essere umano attraverso l'uso critico della ragione e l'esercizio all'arte e al sentimento.

A Prato sanno tutti che è un prete che si è allontanato prima dalla Chiesa di Roma e poi dalla Sinistra; e a causa della battaglia contro il Parco Prato di Capezzana, dove ora ci sono Coop e Multisala, è stato emarginato.

Il programma già ce l'abbiamo, almeno per il momento; avremo modo poi di riproporlo nei dettagli ed eventualmente apportare migliorie, ma in fondo, visto che da quattro anni a questa parte a Prato NULLA è cambiato, possiamo utilizzare quella che dette origine a questo blog, il programma appunto di PRIMAVERA DI PRATO, da molti copiato.(1) In più aggiungo anche, come ispiratrice del nostro fanta-movimento, l'opera e l'esempio di Simone Weil.

Hanno tentato e tentano variamente di copiare anche il nome, oltreché gli argomenti. Ma Primavera di Prato è questa, simbolo e nome furono anche a suo tempo depositati.

Naturalmente daremo anche gli altri nomi di questa fanta-lista (almeno per ora); certamente, la figura del sindaco non è da intendersi come si intende ora, ingessato rappresentante del Palazzo di cui è espressione, e questo in tutta Italia. E così per noi sono da intendersi gli assessori e i consiglieri, tutto viene infatti vissuto come privilegio, e non mai come servizio, come invece dovrebbe essere e per cui sono giustificati gli emolumenti che i nostri rappresentanti si mettono in tasca.

Ricordo che nel 2008, nei primi incontri alla Baracca, noi demmo ospitalità alle persone che poi, da una parte e dall'altra, fecero il possibile per distruggere la nostra costituenda lista; venivano apposta, oppure creavano situazioni in simultanea per annullare i nostri incontri.
Quante cose abbiamo imparato da allora!

P.S. Naturalmente chi condivide queste stesse nostre idealità, può proporre la sua adesione e le sue idee al movimento di Primavera di Prato!

(1) http://primaveradiprato.blogspot.it/2008/11/primavera-di-prato.html

La SIAE non protegge gli autori

Purtroppo è così; la Siae non protegge gli autori se non parzialmente. Credo che dovrebbe essere rivista. Gli autori possono percepire una misera pensioncina o assistenza soltanto dopo 35 anni di iscrizione, ma è una miseria,  o per meriti speciali.
Io mi sono iscritta relativamente tardi alla SIAE, nel 1993 perché prima ero contraria a farlo - e comunque ho perso 'solo' tre-quattro anni-  e quindi ho tutta una vita davanti per raggiungere il fatidico numero.
In realtà, come molti enti, servono soprattutto a sé stessi e a prendere i nostri soldi senza poi tutelare un gran ché chi contribuisce più di tutti alla sua esistenza.

Entrare poi nel suo 'sistema' per cambiarlo, è difficilissimo, perché le sue elezioni sono blindate peggio di quelle politiche.

Uno degli obbiettivi è proprio quello di rivedere questo grande carrozzone che funge da controllo e da cassa, sfruttando i suoi 'schiavi' che siamo noi.

lunedì 27 gennaio 2014

Nebraska

Il film Nebraska di Costantine Payne non è il solito film statunitense che ha come tema il viaggio verso l'ovest e nel passato. Peraltro presente anche nella stessa letteratura americana fino alla nausea.

Il mito del viaggio è qui reinterpretato in senso originale, una volta tanto, con una immagine agghiacciante, seppur a tratti comica, degli Stati Uniti del tempo presente.

Il tema fondamentale del film è l'avidità; i personaggi sono i predoni alienati di un mondo in fondo molto provinciale e lontano. Valgano per tutti i gemelli, nipoti del protagonista, e anche stupratori, presentati come il 'gatto e la volpe' o gli zanni della Commedia dell'Arte, che assaltano zio e cugino per prendergli la cedola della vincita di un milione di dollari.

Vecchi e giovani sono accomunati da questo mito dei soldi, per cui il viaggio è intrapreso.

Un mondo dove tutto è falso, compresa la vincita che è la causa del viaggio; i rapporti umani, inesistenti (a parte quello ritrovato fra padre e figlio, l'unico vero personaggio positivo), oppure interessati o a base commerciale. Nessun amore è possibile, se non nel ricordo, rimosso, avvenuto nel dimenticato e difficile passato, dove c'è stata anche la guerra (di Corea).

La televisione è l'elemento inebetente, in particolare il mondo maschile, che guarda le partite e, manco a dirlo, non comunica. Le donne relegate nelle ciaccole e in cucina, ma ben attente vigilesse del patrimonio.

Tutto è provvisorio, non curato, eppure grasso e ingordo, come quasi tutti i personaggi sono grassi, ingordi, pieni eppure vuoti.

Un film da non mancare, di cui mi auguro vinca tutti i premi possibili.

Un colpo al cuore al sogno americano e ai filo-americanisti. 

La fotografia e la musica, superbe, come anche tutti gli attori, tutti senza distinzione e scelti sapientemente.

Strutturalmente parlando è un film americano con tratti fortemente europei, come appunto il rimando non so quanto volontario, alle figure della vecchia commedia dell'arte, che vi si possono ritrovare tutte.

P.S. Da osservare le case, tutte di legno, provvisorie, spesso abbandonate e poco curate. L'opposto che da noi, che si costruiscono e vi si abitano con l'idea di starci molti anni.

domenica 26 gennaio 2014

Farsa elettorale?

Con la ricandidatura ormai certa del Sindaco di Prato, Roberto Cenni, andiamo verso la definizione di una sbiadita, insipida e soprattutto molto lottizzata campagna elettorale nella città di Prato.

Da tempo i paladini del tutto cambi affinché nulla cambi sono al lavoro per intorbidare le acque, e i candidati sono, non solo fisicamente gli stessi, ma anche quando cambiano, in realtà non cambieranno nulla. Com'è il caso del 'giovane' Biffoni.

Le problematicità della città sono ancora tutte da risolvere; l'immagine di una città diversa ancora tutta da venire. 

Ormai oggi, qui o altrove, il candidato si presenta in sostanza 'muto', senza un programma, senza una idea vera e complessiva su quello che intenderebbe fare. Non ha idee, e fa finta di prendere energia democratica dal basso, di organizzare incontri per 'sentire la cittadinanza', quando invece non si sente affatto nulla, ed è dall'alto che ci si muove.

Oppure si utilizzano e strumentalizzano comitati, associazioni e via dicendo. Alcuni blog sono nati solo per questo, per intorbidare le acque. Nell'ultima campagna elettorale fu ben chiaro questo movimento; oggi, che i comitati sono ormai stati fatti tacere, a parte ogni tanto che ne resuscita qualcuno, appoggiato ora dall'uno ora dall'altro partito.
Ormai quando si dice comitato, quasi sempre si dice partito.

Prato: nella questione cinese è chiusa fra gli interessi di chi affitta e in coloro, che spesso sono gli stessi, che vorrebbero che i cinesi se ne andassero dalla città; nel frattempo si perde l'occasione che questa 'invasione' possa diventare in qualche modo anche un vantaggio per la città stessa e si è incapaci di inventarla; è chiusa  nella mancata rivisitazione urbana degli spazi, come per esempio, è il caso delle periferie, rimaste de-sensizzate e vuote; nella mancata rivisitazione della mobilità cittadina (vedi per tutte il caso del viadotto del Soccorso, oppure il piano che non c'è di rete pedociclabile), dal mancare di un programma culturale complessivo di rivalutazione delle Cascine di Tavola o di Gonfienti, troppo spesso in gioco ci sono i ricatti politici/partitici a danno della cittadinanza; nella non presenza fisica in città dei rappresentanti eletti, tutti chiusi nel 'centro' e nel palazzo; non c'è stata nessuna vera comunicazione, se non a colpi di 'spot'. Addirittura c'è stato l'utilizzo, in alcuni casi, degli strumenti comuni per fini non molto comuni...

Tanto per dire che la città aspetta una rinascita da tempo e i personaggi di questa prossima probabile farsa elettorale che si preannuncia non appaiono certo all'altezza del cambiamento, che non ci deve essere, in sostanza le forze del potere si devono mantenere tali e quali ad ora.




sabato 25 gennaio 2014

Il Settimanale del TG3 parla del Teatro La Baracca

Un bellissimo servizio ci ha regalato Alberto Severi sul Teatro La Baracca e Maila Ermini. Finalmente, dopo più di vent'anni, ce lo meritavamo. Ecco il servizio al sito RAI, al 22 minuto di trasmissione.


http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-865a9fce-72b9-40d2-a676-0213c31b218f-tgr.html#p=0

Una donna e Mussolini: La Nazione di Prato sbaglia orario e fa un disservizio

Lo spettacolo Una donna e Mussolini NON è come SBAGLIANDO ha scritto La Nazione alle ore 16,30, ma è alle 21.

Non hanno fatto nemmeno un copia e incolla!

Quando mai si fa uno spettacolo alle 16,30 di sabato pomeriggio, se non per ragazzi?

Lo sbaglio può sempre succedere, ma bisogna stare attenti, e cercare di non recare disservizi.

Sicuramente per noi, che contrariamente a quanto dice qualcuno calunniandoci, che non abbiamo santi in paradiso, è un danno economico!

"Primavera di Prato" piace a Google (facciamo una listina civica?)

A un certo punto ieri Primavera di Prato si è bloccato, troppi accessi insieme! Ora, dopo alcune veloci verifiche mi hanno detto che è Google, proprio Google che sta studiando il mio diario, da Mountain View, California, nella Silicon Valley.
Che onore. Che studi stanno facendo? Spero che a breve me lo rivelino. Per la pubblicità? Sono la protagonista di una 'spy story'? Sono a caccia di argomenti, titoli eccetera, come spesso è capitato qui vicino con   vari personaggi a corto di idee, che mi copiano e mi hanno copiato, anzi plagiato? Vogliono vedere dove sta andando il mondo per poterlo catturare e io faccio parte di questo campione di studio?

Fatto sta che ho scoperto l'arcano dei tantissimi accessi...

Comunque sia "Primavera di Prato"(c) piace agli americani! 
Tant'è che qui la invidiano 'assai'.

Che dici, ce la facciamo una bella lista civica? Marchio e nome sono depositati ormai da tempo, è tutto pronto, che dici, partiamo?

venerdì 24 gennaio 2014

Teatri corrotti

Da Napoli mi mandano questo articolo, che copio e incollo. La situazione dei teatri, qui quello napoletano, è al collasso. Hanno fatto, in certi casi, il bello e il cattivo tempo per tanto tempo... E' l'ora di dire basta a questo andazzo, in questo caso è stata gestione Bassolino, ma non c'è da sottilizzare troppo su quali partiti. Né pensare che questo sia accaduto solo a Napoli... Ci sono tanti teatri anche vicini, che sono indebitati, e che per questo qualche regione ha deciso di aiutarli. Usque tandem...?

Ma bisogna anche indagare su come si 'prendono' e si sono presi certi spettacoli. Sulle mafiette e mafione degli ingaggi. Nell'articolo si parla del monopolio delle agenzie di spettacolo (non si parla però di mazzette, ma si vocifera che ci siano); in altre regioni, come è noto, si tratta di monopolio partitico di distribuzione teatrale. Nei grandi teatri girano certi artisti, e altri no, eccetera, secondo se sei funzionale, utile, eccetera a tale partito, e via di seguito.

Diventerò vecchia, ma credo che alla fine ce la farò a vedere molta gente che ci hanno negato il lavoro e la dignità, che ci hanno umiliato, trattati come artisti di serie 'b', vederla mandata a casa. Sono almeno quindici anni, che grido allo scandalo, ma siccome il teatro è 'piccola cosa', nessuno mi ascolta.

(Da Cronaca Partenopea). Teatro San Carlo, Napoli : sprechi milionari per viaggi, alberghi, cachet, foto e assunzioni

NAPOLI – I 40 milioni di euro, la  voragine finanziaria nei conti del Teatro San Carlo di Napoli si sono prodotti per colpa degli stipendi da capogiro concessi al  gruppo dirigente della Fondazione e per gli sprechi. Rilevate spese di  migliaia di  euro per convegni,   foto,  cachet degli ospiti autorizzate dai precedenti consigli di amministrazione della Fondazione e dal commissario straordinario Salvatore  Nastasi. “I dirigenti sono tutti ex sindacalisti della Cgil e persone vicine alla componente bassoliniana del partito democratico – rileva una dipendente – incassano stipendi annui che superano i centomila euro annui. Ai costi per i compensi della dirigenza vanno aggiunti le migliaia di euro spesi per il rimborso dei viaggi,  le spese per i convegni, i servizi foto e video, le  consulenze amministrative e fiscali e le centinaia di biglietti omaggio concessi ad amici degli amici”. In una così grave situazione debitoria e con una Orchestra e un Coro stabili, fa discutere, poi, il frequente ricorso agli artisti esterni per il tramite agenzie di intermediazione. Per i complessi ospiti sarebbero stati spesi  oltre un milione di euro annui. Alle retribuzioni per i musicisti esterni vanno aggiunti oltre 150 mila  euro per alberghi e viaggi. Una gestione dissennata aggravata da scelte discutibili sulla programmazione che, secondo quanto denunciano i lavoratori, favoriscono pochi agenti che dominano nel Teatro. Tanto che  si è registrato un calo nelle vendite degli abbonamenti. “Alcuni sprechi consistono negli stipendi milionari  dei dirigenti, negli appalti esterni – sottolinea un impiegato del Lirico – Soprattutto, nel monopolio delle agenzie teatrali che non solo aumentano a loro piacimento i costi ma, in particolare, condizionano pesantemente e in modo inaccettabile la qualità dei “prodotti” che forniscono (cantanti, etoile, produzioni complete, etc)”. Il San Carlo è  divenuto sempre più un’area di favore politico-sindacale, che hanno visto gonfiarsi gli organici di dirigenti, direttori, tecnici e amministrativi, con assunzioni di tipo clientelare mentre, gli organici delle orchestre e dei cori sono rimasti inalterati. I costi sono aumentati in modo insostenibile, l’ignoranza musicale pure, mentre gli appassionati sono sempre meno e i biglietti sempre più cari. Riflettori puntati anche sulla gara per l’affidamento della gestione della buvette, dell’Opera Cafè. La gara e l’appalto  vinti dalla pasticceria Scaturchio controllata dalla società ‘Sant’Anna al Borgo’ diEdoardo Trotta, sono stati contestati da un gruppo di imprenditori del settore. Presentati ricorsi alla magistratura civile e penale contro le procedure e i criteri di affidamento. Dito puntato sul sovrintendente Rosanna Purchia che avrebbe gestito le fasi procedurali della gara d’appalto. Lo scorso mese di novembre,  all’inaugurazione della buvette dell’Opera Cafè(vedi foto) parteciparono autorevoli esponenti piddini locali appartenenti all’area bassoliniana, in primis lo stesso ex governatoreAntonio Bassolino, l’europarlamentare Andrea Cozzolino, l’imprenditrice Anna Normale. In sala anche 15 tavolini, in ceramica e in ferro, disegnati da Mimmo Paladino. Stando ad alcune indiscrezioni,   nell’ambito delle attività dell’ Opera Cafè sarebbero stati assunti figli e mogli di sindacalisti. Fulvio Buono

La Torre al Vento e il Teatro Metastasio

Il Comitato contro la Torre al Vento ha raccolto, ho letto, moltissime firme a Prato.
Sembrerebbe a questo punto che la Torre lassù a Poggio Castiglioni, sulla Calvana, la voglia solo Cenni e ben pochi altri.

Il Comitato avrebbe chiesto di essere ospitato al Metastasio, ma non sarebbe possibile perché non ci sono soldi per tenere il teatro aperto il teatro oltre il consentito come le attività istituzionali.

Come ospitarono Giuliano Gori, promotore della Torre al Vento, ora dovrebbero ospitare, dietro compenso, anche quel comitato che vi si oppone, e che si dice pronto a pagare l'affitto, e per la stessa cifra (140 euro, credo...).

Comunque al Teatro Metastasio o al Fabbricone o al Fabbrichino non solo non ospitano i comitati; da anni nemmeno più i teatranti. Sono anni che tento di farci qualcosa, e come me so altri a Prato, ma inutilmente.
(Meno male che c'è il Teatro Magnolfi, e ogni tanto, per farci stare buoni, o per non farci disperare troppo, ci mettono lì. Magari vale anche per il comitato?).

Ridicoli, ovvero la trama per una commedia

"Cara Maila,
ti scrivo perché, forse ancora non lo sai, il sito di Liber@mente Prato ti ha attaccato ancora una volta. Non hanno gradito il tuo post, quello su Biffoni, in cui tu lo giudichi troppo 'giovane', e che per questo la tua critica sarebbe ridicola.

Ma perché i radicali ce l'hanno tanto con te?  Una volta i radicali erano contro i partiti, o mi sbaglio?

Dice che tu appoggerai Cenni, indirettamente o no....
M. L."


Cara M,
guarda: di me dicono, come mi hanno riferito ieri, addirittura anche che appoggio il PD!
Invece il blog Liber@mente, che appoggia il PD e la candidatura di Biffoni (quelli che hanno sostenuto Cenni fino a due anni fa circa), dice che io appoggio l'ex-patron Sasch.
C'è già la trama per una commedia.
Da quel blog mi marcano stretta, non c'è che dire. Ma non soltanto me; marcano stretti tutti quelli che non sono dalla loro parte eccetera.
Diciamo che fanno molta pubblicità a questo blog, che forse è immeritata. (Altri usano un'altra tecnica di attacco, quella del 'silenzio', del fare finta che tu non esisti, tipica, un tempo, del mondo che si definiva 'Sinistra'; che sia forse da preferire quella a questa?).
Ma non so né mi interessa poi tanto quello che scrivono di me, ormai. Non fanno che ripetere le stesse storie, che ormai sono davvero sì, quelle, risibili!
La politica italiana è ridotta a un dire male e spifferare, provinciale e bottegaia, come si nota anche a Firenze, che fa di tutto perché nulla cambi.
Non so che farci, io sono una non-violenta, anche nell'uso delle parole. E' chiaro che vorrebbero mettermi a tacere; cioè anche se io non faccio politica ufficiale, e anzi proprio per questo, vorrebbero che io non scrivessi quello che penso e tentano di infangarmi. Ma sono soltanto calunniette, robetta provinciale, appunto. Che pure certo, può impressionare chi non mi conosce.

Roba già vista, in Italia, dove questo è spesso l'unico modo di far politica.

Riguardo a Biffoni e alla sua 'giovinezza', che dire? La risposta data da quel blog  è anche però comprensibile, la campagna elettorale è partita e si devono difendere in qualche modo: in questo caso si appellano all'America e all'americanismo, come se là ci fosse l'Eldorado della giovinezza. Ho scritto 'giovane', fra virgolette, anche ironica; naturalmente io non ho niente contro l'età, né però penso che essere giovani sia il passaporto per tutto. Considero la 'rottamazione' una forma in cui il potere può manifestarsi gattopardescamente, e in cui molte dittature del passato si sono manifestate, come il Fascismo o lo Stalinismo. 
Direi, senza scomodare dittature, che questo che si vede oggi in Italia è puro giovanilismo di facciata. 
Vedremo, alla prova dei fatti, chi e quali saranno i ridicoli. Intanto c'è il candidato, ma il programma no. 
Grazie, M.

Perché la partitica sceglie i mediocri

E' una domanda che si fanno in molti: perché la partitica sceglie i mediocri?
E poi, mediocri in che senso?
Nel senso di quelli meno originali, più conformi al sistema o al partito. Ma anche i meno significativi, i meno empatici eccetera.

Non è sempre vero. A volte sceglie i più abili nella retorica, i più volpini, i protei che mediocri non sono e si contraddistinguono per certa quale originalità, se non di pensiero, di modi; ma certo devono essere sempre pronti a scendere a compromessi, e lo fanno ben volentieri. Pur di far carriera.

La partitica sceglie i mediocri perché li può manovrare a suo piacimento, o anche magari più deboli, come possono essere taluni che hanno meno esperienza di dove possono capitare e chi li manovra.

E' così che ci capitano e ci sono capitati, e magari purtroppo ancora accadrà, sindaci e consiglieri, presidenti vari insignificanti, deboli, di facciata; oppure decisionisti (apparentemente) forti eccetera, ma sempre espressione inequivocabile.

Tutti frutto di partito, di consorterie, di interessi; tutti un gran disastro per le città e i territori.

giovedì 23 gennaio 2014

La mia posizione politica

Dunque, siccome mi giungono voci che mi farebbero sostenitrice ora del PD, ora dell'opposto, e quindi del Centro Destra,  dichiaro che io non appoggio né lavoro per alcun partito o fazione partitica.
La mia posizione e ricerca politica, così come si esprime chiaramente in questo diario, non ha niente a che vedere con i partiti e,  mutatis mutandis, segue il solco delineato dalla filosofa Simone Weil,  a cui tra l'altro ho dedicato una intera serata al mio teatro.

Dunque il mio appoggio, eventualmente, è diretto a chi va in questa direzione, e non a parole.

Chi dice o sostiene qualcosa di diverso 'mente sapendo di mentina',  e continua a gettare discredito o dire il falso su di me, come se io poi fossi in odore di candidatura a sindaco per qualche partito o lista, il che non è.

Se poi con queste calunniette provinciali pensano di mettermi il bavaglio, o di mettere il bavaglio al mio lavoro culturale e politico indipendente, che si esprime anche attraverso la presenza su Internet oltre che con il teatro, allora hanno sbagliato strategia.

Matteo Biffoni, un candidato debole?

Matteo Biffoni è ufficialmente il candidato del Centro Sinistra a Prato.
E' un renziano.
Al momento risulta però un candidato debole, soprattutto perché il Partito Democratico, per le lotte interne, rischia la divisione, se non formale, di fatto.
Le dimissioni di Cuperlo da Presidente sono la spia del dramma che si sta svolgendo 'in famiglia'.

Se fossi stato il segretario locale, avrei fatto altra scelta. Avrei scelto una persona che fosse più radicata nel territorio (ma non nel partito), con un rappresentante più conosciuto ed esperto di Matteo Biffoni che è troppo 'giovane', nonostante sia deputato al Parlamento.

Almeno che non cambino le cose, in attesa che il candidato mostri grinta, argomenti e capacità di comunicazione, si potrebbe profilare un'altra sonora batosta per il PD locale.


mercoledì 22 gennaio 2014

La marcetta dei 'giovanoidi'

Siamo pronti siamo avanti
noi andrem nei Parlamenti

siamo pronti siamo pronti
nei consigli a sieder-!

L'ora nostra è suonata
non sarà una passeggiata

siamo giovani e potenti
siamo pronti siamo avanti!

Questi vecchi acci ardi
li mettiamo da una par-di

rinnoviamo il mondo intero
non si casca più dal pero!

Finalmente tocca a noi
finalmente al potere

ci mettiamo chi ci père.

Obbedisco obbedisco
la chiamata riverisco!

Ecco il motto che ci piace
confacente al neo seguace

sarò bravo e obbediente
non dirò mai no alla gente

e a chi m'ha messo qua
dico sì sì, signor sa,

col visetto sbarbatello
metti pure mio fratello.

Per una amministrazione non corrotta


Il Comune di Prato deve approvare un piano per l'amministrazione per la prevenzione della corruzione e dell'illegalità, e sollecita i cittadini a inviare proposte.

Ora, avendo vissuto e vivendo in genere situazioni di ingiustizia, come concorsi pilotati e vittorie palesemente immeritate di altri a tutti i livelli, che definirle ingiustizia è un eufemismo (e purtroppo non ci sono le prove provate e quindi non ho potuto agire legalmente) mi pare difficilissimo dover ribadire che il punto nevralgico è proprio il sistema della corruzione e dei favoritismi eccetera.

Infatti, fra le minacce è prevista questa, messa fra le prime:  

"Abuso delle funzioni di membro di commissione
Descrizione:
Con comportamento consapevole, derivante potenzialmente da vari fattori quali (il perseguimento di fini personali, agevolare terzi, etc.) i membri di una commissione può compiere operazioni illecite favorendo la vittoria di uno o più soggetti.
Impatto:
Trattasi di illecito penale che favorisce alcuni a discapito di altri, favorendo lavori sottocosto con ripercussioni sulla qualità dell’opera pubblica effettuata oppure la selezione di soggetti non idonei o non titolati."


Ora nell'ambito culturale l'illecito può non far male a nessuno, però non è esattamente così. E' un danno che va a incidere fortemente sulla crescita della società nel suo complesso.

Purtroppo, ripeto, in questi anni non ho vissuto che esclusioni e ingiustizie. Basterebbe sollecitare un diverso modo di gestire le programmazioni teatrali degli Stabili, degli Enti eccetera, un diverso modo di chiamata alle direzioni artistiche, evitare le nomine fatte non sulla base della competenza o capacità, ma fedeltà a certo partito o potere, il che fino a questo momento in nessun luogo del territorio nazionale è avvenuto. 
Ma sono cose dette e ridette, e alla fine, a forza di ripeterle, ti fanno passare anche per ridicoli. Oppure ti scansano come la peste, e i colleghi stessi.

"Ora tocca a noi"?

Con un richiamo alla rottamazione renziana, anche SEL invoca più spazio per i giovani, anche se con uno slogan consuntissimo.
Sacrosanto.

Addirittura una lista di giovani che, promette qualcuno, tenterà di dare l'assalto al Palazzo Comunale in nome del cambiamento.

Ora, è un fatto che in questa città le attività e gli spazi per i giovani siano stati aboliti, quando prima erano però in mano del Partito.

Ma dico, perché così settari? Perché si devono ripercorrere mitologie di un passato italiota, oppure scimmiottare i renziani con una presina di grillismo? La rottamazione, il giovanilismo, tutta roba oltremodo sospetta, anche senza scomodare lo scomodo passato!

 "Diego Blasi iscritto di Sel, per quattro anni presidente dell'associazione Asseblea libertà e partecipazione (Alp), costituita appunto da giovani e per i giovani. "L'obiettivo - spiega Blasi - è quello di raccogliere un gruppo di giovani, al di fuori dal mondo della politica, parlo di artisti, professionisti, attori, grafici, che partecipino alla discussione sul futuro di Prato con proposte concrete...Vogliamo fare una piccola rivoluzione su base generazionale". Il secondo traguardo che il nuovo gruppo ha intenzione di raggiungere è quello "di mettere almeno un paio di giovani di "Ora tocca a noi" nella lista che Sel farà per le amministrative della prossima primavera con l'obiettivo di farli entrare in consiglio comunale. Nella sede istituzionale cioè nella quale si prendono le decisioni per cambiare le cose".". (Da Il Tirreno di Prato).

Vogliamo mettere i giovani in consiglio comunale. Bene. Ma il punto non è, oddio quante banalità devo scrivere, giovani o vecchi, ma il suo mal funzionamento. E' evidente che il consiglio comunale è depauperato del suo potere, specularmente al Parlamento e che le proposte per il cambiamento, non ci sono state o non si sono sentite. Anche da parte dei giovani, spesso più lealisti del re.

Una democrazia zoppa, sorda e cieca, in mano ai partiti o ai soliti sistemi di potere che devono essere rivisti e non ritinti di finto nuovo o di slogan da campagna elettorale.

Vivo il déjà-vu e non ho mangiato Madeleine.

Lettura consigliata:  "I vecchi e i giovani",  di Pirandello.
Canzone da non dimenticare: "Giovinezza, giovinezza".

martedì 21 gennaio 2014

Una donna e Mussolini, di Leda Rafanelli

Si ricorda che lo spettacolo ha subito una modifica di data e avrà luogo SABATO 25 GENNAIO alle ore 21 al Teatro La Baracca.

Fumus ospedaliero

Sulla questione dei fumi del nuovo ospedale di Prato: non si tratta di vapore acqueo, questo è certo, come afferma l'ASL. O allora si deve pensare che ci sono emissioni serali da altro luogo che danno fastidio alla respirazione.

Personalmente ho tossito a lungo, e non soltanto io. Si tratta di emissioni comunque fastidiose.
Ci sono passata per la seconda volta, la sera, ed è accaduto come per la prima, di cui ho raccontato pochi giorni fa.

http://primaveradiprato.blogspot.it/2013/12/fumi-molto-sospetti-fuoriescono-dal.html

lunedì 20 gennaio 2014

Loggia-azienda elettorale

La legge elettorale che si vuol mettere al posto del 'Porcellum', l'Italicum, di cui sono stati fautori Renzi e Berlusconi, assomiglia a un piccolo grande colpo, un putsch vestito democratico senza colpo ferire, che introduce nuove (?) regole del gioco con modalità che tengono lontano il Parlamento, che dovrebbe esserne il veicolo fondamentale.

Sembra piuttosto espressione di una 'loggia', di un gruppo, di una consorteria di rappresentanti politici, anzi veri e propri amministratori di azienda che, tra l'altro, nemmeno siedono al Parlamento.

L'elettore non può esprimere la sua preferenza, tutto è di nuovo e sempre calato dai Partiti Logge-Azienda.

Rossi e i trogloditi

Nel suo solito stile 'nervoso' e intollerante, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha dato di 'trogloditi' a chi non la pensa come lui; a chi non accetta il sistema della sanità con i nuovi ospedali che, secondo lui, sarebbero uno dei tanti fiori all'occhiello della Sua Toscana:

 “Nel nuovo ospedale ci sono nuove tecnologie e sono importanti. I trogloditi stanno nelle caverne. Vorrei che tutti quelli che brontolano venissero ricoverati nel vecchio ospedale per misurare la differenza tra vecchio e nuovo”.

Ora al solito il Rossi, forse ritenendo di essere graditissimo come gli rivelano i dati del Sole24, che in realtà non si sa come gli abbiano fatti, ritiene ancora una volta di poter dire, con quella bocca, quello che vuole.

Lo stile è quello antico, della Sinistra che non ammetteva il dissenso interno; dei funzionari che ti guardavano dall'alto in basso; che ti folgoravano subito a ogni accenno di domanda, di 'se' o di 'ma'.

Sono ancora gli stessi, non sono cambiati, con la stessa sicumera.

E le loro sciocche battute con cui tentano di tenere a bada il dissenso, danno respiro alla finta opposizione di cavalcare il nulla politico in cui siamo immersi.

Abbado il grande

Non voglio segnalare i meriti di Abbado come direttore d'orchestra, quelli li cantano tutti ora che è morto.
Vorrei ricordare come fosse disposto a tornare alla Scala con un cachet in natura in cambio (alberi piantati a Milano), come abbia devoluto il suo stipendio di senatore a vita per la scuola di musica di Fiesole.
Come abbia sostenuto la cultura musicale nei giovani, mi sembra di ricordare che avesse un progetto al riguardo, oltre alla sua giovane Orchestra Mozart.

Un musicista raro. Di quelli che rendono la musica invincibile.

Non si vuole l'indipendenza nella cultura

Dato che non abbiamo più soldi, nemmeno le bricioline come usavano darci, al Teatro La Baracca bisogna lavorare due volte.

Prima potevamo permetterci di invitare ogni tanto qualcuno, di assumere pro tempore qualcuno, di pagare Siae ed Enpals con le bricioline, almeno; potevamo pagarci ogni tanto qualche locandina, insomma, pur minimo, era un modo per non faticare sempre noi e non girare sempre la ruota come fanno i topolini!

Ora le cose stanno così, e siamo molto stanchi, lo dobbiamo ammettere e questo è il sostegno che si dà al lavoro, a chi si fa il mazzo dalla mattina alla sera; a chi ha costruito un teatro, a chi fa cultura sul campo.

Negandoci le residenze, la Regione ha messo in moto la macchina dell'eliminazione, e probabilmente ci riusciranno. 

Non gliene importa niente a nessuno, anzi; e di questo sono ben consapevole, e lo sono sempre stata. Che non lo volessero, questo teatro, è stato chiaro fin dall'inizio, perché avevano capito che sarebbe stato indipendente, che non ci avrebbero messo le mani.

Nel passato ci hanno variamente provato, e recentemente anche offendendo lo spazio stesso, dicendo e scrivendo che è uno spazio piccolo e risibile, e tante altre falsità e calunnie condite col solito sarcasmo.

I risultati dell'abbandono li vedo sul mio fisico: una grande stanchezza, dimagrimento, esaurimento.
Certo, scrivo molto, sono attiva, e tante altre belle cose, ma so che presto tutto questo finirà se non pongo rimedio.

Se invece avessimo avuto le Residenze, tutto sarebbe stato diverso, e il piccolo teatro poteva assumere personale, disegnare una progettualità che, ormai è chiaro, NON VOGLIONO CHE ESISTA INDIPENDENZA NELLA CULTURA.

Vuoi essere indipendente? Allora fai da te, senza soldi di nessuno. D'accordo, ma dovrebbe essere per tutti così, altrimenti non solo c'è una concorrenza sleale, ma un massacro.

E' anche questo sistema cultura è una forma di dittatura. Una forma silenziosa, ma tenacissima.
La cultura serve solo alla propaganda, ai partiti, al sistema. E solo questa finanziano.

Grazie, assessore Scaletti, Lei faceva parte dell'Italia dei Valori, ora diventata montiana, ma nessun valore è sembrato illuminarla; senza contare le signore dell'Ufficio Cultura, figlie di enti dismessi o di una politica fallimentare, messe lì a prendere i nostri soldi e gestirli in modo del tutto discutibile e 'partigiano'!

domenica 19 gennaio 2014

Morte di un banchiere

Mentre l'astro per ora ancora nascente di Renzi saliva verso l'incontro con Berlusconi, un banchiere, il signor Albuzzani, ha fatto strage di sé e della sua famiglia a Sant'Angelo a Lecore in provincia di Firenze. (E oggi si ha notizia di un altro imprenditore a Fiesole...).

Nessuna connessione fra i due eventi, apparentemente.

Però a me invece questi due eventi in qualche modo mi sembrano legati, perché la politica ancora cieca e una finanza poco chiara stanno accompagnando il paese verso la catastrofe, indifferenti verso quello che accade alla gente.

E' stato subito dichiarato che non c'è connessione fra l'indagine della Magistratura nei confronti della banca di cui era presidente e il suicidio-omicidio familiare, ma sinceramente questo sembra poco credibile. Forse non un collegamento diretto, ma molto vicino.

Nell'indifferenza dei grandi poteri, i più piccoli - e certamente già molto più grandi di chi scrive - vengono sacrificati senza far motto, senza una seria riflessione su quello che sta accadendo nella società.

E mentre la gente disperata e stanca si toglie la vita, la politica falsa e di facciata, con una finanza malata di speculazione, stringe accordi mediatici e come una prostituta navigata reca clamore di scandalo, sicura di meglio smerciare sé stessa e la sua opera, e tutto questo per continuare a esistere e basta, importandole nulla di dover sacrificare i più deboli, quando ha a disposizione i più astuti e abili.

Chiusura delle piste ciclabili?

Questo il comunicato sul sito del Comune di Prato:
"19 gennaio - Protratta la validità della Criticità Moderata. Aggiornamento di domenica 19 gennaio 2014 ore 00.40 - Gli ultimi rilievi pluviometrici e idrometrici - In sintesi l'ultimo bollettino previsionale emesso dal CFR per le prossime ore. Si ricorda la chiusura delle piste ciclabili cittadine per l'intera giornata."

Al momento le piste ciclabili non sono affatto chiuse, e la gente ci va.
Che vuol dire?

Addirittura ci sono strade che sono percorribili con le macchine lungo la Bardena, il Calice eccetera. Non ci si può andare nemmeno con le macchine?

Con questa dichiarazione scritta il Comune si toglie dalla responsabilità nel caso succedesse qualcosa, ovvero qualcuno cascasse dentro i fossi?

sabato 18 gennaio 2014

Il sistema Italia, ovvero tribale

Il discorso del ministro De Girolamo che si difende dalle accuse per lo scandalo alla ASL di Benevento dice in sostanza una cosa: che l'Italia è un paese che si regge su un sistema familistico, nepotistico e ruffiano.

Nei posti chiave si continuano a mettere i parenti o le persone utili o amiche, come il Ministro stesso ha ammesso, dichiarando di aver subito tante pressioni in questo senso.

Questo sistema chiuso e tribale strozza l'economia e le forze migliori o comunque diverse, e va contrastato.

Anche per questo l'Italia è un paese schiavo.

Berlusconi nella sede del PD!

Ma Berlusconi non doveva andare ai servizi sociali? E invece eccolo là, oggi pomeriggio andrà niente popodimenoché nella sede del PD a Roma, legittimato come un re.

Si incontrano per mettersi d'accordo di come salvare il sistema con una leggina elettorale ad hoc per loro, visto che si sentono franare la terra sotto i piedi.

Sinceramente spero che qualcuno nel PD, memore di tanta illustre storia, abbia uno scatto di dignità e di senso della democrazia - il Parlamento che ci sta a fare? -  e della politica.

E poi basta con queste passerelle mediatiche, non ne possiamo più.

I numeri della mostra "Officina Pratese"

Sono stati dati i numeri della mostra "Officina Pratese".
Per valutare a pieno il risultato della mostra, mancano però i dati degli incassi e delle spese. Questo sarebbe opportuno anche per ribadire un successo che mai, per quanto ne sappia io, si era verificato con una mostra a Prato.

In questo modo potremmo anche valutare gli effetti benefici di questa tanto cantata ma sostanzialmente vituperata cultura.

http://comunicati.comune.prato.it/generali/?action=dettaglio&comunicato=14201400000078

venerdì 17 gennaio 2014

Dear American readers


Dear American readers,
for several months, from the United States, you do nothing but visit my diary. And several times a day, I would say almost all the time.
You have trawled all topics. You have been almost surpassing the Chinese and Russians, who also never fail to visit me, along with some of the usual local readers, Italian mean. I'm not sure the star of any spy story, even if you can not say anything until the end. It 's funny, this relentless pursuit will be the subject of my next comedy?
I am proud of the fact that I read so much, but also genuinely surprised.
I would like to know who you are and the reason for such unexpected interest. If by chance you are cataloging my unremitting thoughts, I would be so grateful you could give me a copy of the catalog, so I'm awfully late.
You can email me at primaveradiprato@alice.it.
Thank you.

Maila

Basta inquinamento nell'urbetta di Prato

A Prato il sindaco ha firmato un'ordinanza secondo cui le macchine inquinanti non possono circolare fino a oltre buona parte dell'anello che circonda il centro.

Ora sembrerebbe cosa buona e giusta. 

Tuttavia son quei provvedimenti che non servono a un gran ché per la qualità dell'aria, o per l'intasamento delle strade di macchine.

In questi anni non è stato fatto nulla per cambiare le abitudini dei cittadini nella mobilità e anzi, si sono verificati episodi di intolleranza nei confronti di nuovi, brevissimi tracciati di pista ciclabile che toglievano possibilità di parcheggio.

In questo senso ci si doveva muovere. 
Ma a Prato e zone limitrofe per chilometri e chilometri ci si può muovere solo in macchina veramente. Per e con il resto non si fa una mossa!

E certi personaggi di rilievo (le teste più brillanti e luccicanti della città!), scrittori e cantanti e criticanti omaggianti, intervistati di qua, intervistati di là, si son ben guardati da rilevare il benché minimo problema cittadino, in questi ultimi giorni di grande kermesse culturale, deo gratias per il Rinascimento!

Tanto per dire qualcosa che non avrebbe inciso nel loro lustro e mangiarino, e che ci avrebbe aiutato a rischiare meno la vita quando si va in bici per questa urbetta poco amena. Mica si chiedeva loro di prendere posizione per Gonfienti etrusca seppellita da Interporto SpA e sepolta nel silenzio! (Tutti zitti! Molto più conveniente inorridirsi per l'inquietante, devastante crollo di Pompei o la costruzione del centro commerciale a latere etcaetera; quello si può fare, Pompei mica sta nella Toscana rossi-felisse inter-aeroportuale).

giovedì 16 gennaio 2014

Pensione, inutile miraggio

Nel settore spettacolo, la pensione è un inutile miraggio.
Devi fare almeno un'ottantina di giornate registrate ex-Enpals, e quindi pochissimi possono accedervi. Tuttavia dobbiamo pagare, anche noi che non siamo sicuri di avere qualcosa.

Oltre a non darci nulla, a calpestarci, a denigrarci, a negarci le piazze (che si danno solo ai raccomandati agli amici alle amiche e ai personaggi televisivi), mentre si lavora in continuazione, questo si deve sapere. Siamo dei poveracci, a cui tolgono la dignità già prima di iniziare.

Per questo siamo contenti di veder mandare a casa molti di questi papponi di tutti i partiti che vengono colti con il malloppo o le ricevute per le mutandine comprate con i nostri soldi.
Siamo contenti quando gli emissari di partito che gestiscono i beni pubblici per i partiti vanno a casa.
Quando andate a casa, signori e signore, che gestite gli enti pro domo loro? Non vediamo l'ora.
Per questo molti di noi, anche se non lo dicono, aspettano un po' di rivoluzione, ossia qualche briciolo di giustizia.

Tante belle cose

Lievemente modificato rispetto al previsto, ma solo nelle date. Ospitiamo Massimo Smuraglia, si replica Carla Lonzi sono io! e finiamo april...