venerdì 20 marzo 2015

Il funzionario è per sempre (Sul ceto burocratico parassitario)

Dopo il caso Incalza, sembra altro atto del dramma "Corruzione a Palazzo di Giustizia", in questo caso al palazzo lavori pubblici, viene fuori che un funzionario è per sempre. E che non lo deve essere.

Infatti il senatore Nencini,  altro signore in qualche modo nominato nel caso Incalza, propone che il funzionario non stia sempre nello stesso posto. Ma guarda un po'...

I funzionari non dovrebbero proprio rimanere nello stesso ufficio con lo stesso incarico per una vita, perché si crea, inevitabilmente, un sistema di corruzione implicita, scambi di favori, sistema di oppressione, collusione con la partitica eccetera.

Su questo io potrei davvero scrivere una piccola enciclopedia, avendo vissuto in prima persona la vessazione di certi personaggi-funzionari alla cultura che devono o vogliono chiamare a lavorare quasi sempre gli stessi figuri, o con le stesse logiche mafiose.
Purtroppo  le 'prove' di questo sistema di collusione sono difficili da raccogliere, per cui è quasi impossibile incastrarli, ma è evidente a tutti che la corruzione sia il sistema diffuso.

Senza parlare dell'evasione fiscale, che è enorme. Si deve fronteggiare ogni giorno persone che ti chiedono di fare il lavoro a nero. E' una voragine! Altro che fatturazione telematica con la Pubblica Amministrazione! Si va a controllare un sistema che è affetto pochissimo dall'abusivismo. Si controlla dove non ce n'è bisogno. Folle e dispendioso.

Intanto, sul ceto burocratico-parassitario, consiglio la visione e l'ascolto questa bella intervista a Giorgio Galli. Evviva i vecchi.

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/03/20/lupi-e-incalza-burocrazia-parassitaria-dominante-storico-galli/351459/

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