martedì 17 marzo 2015

Mobilità sostenibile della politica insostenibile, ossia miracoli in vista a Prato

Non ci posso credere: quando, ma quando avviene il miracolo della 'mobilità sostenibile' a Prato di cui si legge nel comunicato internautico del Comune (che segue), la cui classe politica è ogni giorno di più insostenibile?

Per quanto riguarda le auto di cui ci si rammarica nello stesso: dopo che la Signora Sinistra ha costruito il megamostro del Parco Prato e annessi (quale orrore di nome, che inganno sommo, simile al Parco della Piana distrutta, per un luogo del tutto cementizzato e motorizzato!) dopo aver compiuto le porcherie ambientali che ha voluto, tenta di correre ai ripari, anzi alle 'riparelle'!, e si accorge che Capezzana è un formidabile laboratorio di anidride carbonica, insieme al Soccorso (altro nome diventato definitivamente equivoco, perché il luogo pratese ha bisogno lui di soccorso ed è ben lungi da darlo)...beh, da quelle parti chi va in bici può rischiare davvero l'arresto definitivo (nel senso primo della parola)!

In questi anni e anni e anni il Comune di Prato, la sua classe politica (quale classe politica, prego?) non ha fatto nulla per incentivare la mobilità sostenibile: a partire dal banale 'dar l'esempio', che si insegna all'asilo. Infatti, alla domanda: quanti politici (come? quali politici?) pratesi avete visto girare per Prato in bicicletta?, la risposta è NESSUNO! (se si escludono le gitarelle...). Ma nessuno di questi che abbiamo visto scorrere nelle lunghe, inutili teorie degli anni, pur essendo nessuno, può ricordare o aver ricordato lontanamente né il terribile monocchiuto Polifemo né, men che meno,  Ulisse! 

DAL SITO INTERNET DEL COMUNE DI PRATO: 

Si sono riunite oggi pomeriggio le Commissioni congiunte 3 e 4, presiedute rispettivamente da Luca Roti e Massimo Carlesi, per discutere sul Piano Urbano Mobilità Sostenibile. Alla riunione era presente anche l'assessore alla mobilità Filippo Alessi.

Al centro del dibattito gli indirizzi del Pums, il Piano urbano per la mobilità sostenibile. L'Amministrazione comunale ha vinto alcuni bandi che vanno in questa direzione. E' stato infatti approvato ed è in corso di attuazione il progetto sull'Infomobilità 2, al quale sono stati destinati 500 mila euro (il 50% dei quali provenienti dalla Regione Toscana), volto alla realizzazione di un sistema integrato di rilevazione, monitoraggio e informazione sulla mobilità.
"L'Amministrazione comunale ha vinto, inoltre, un bando che prevede un finanziamento di un milione di euro, il 50% dei quali arriverà dalla Regione Toscana, da destinare alla ciclabilità, così da rafforzare gli assi urbani e realizzare una serie di interventi di potenziamento delle piste e manutenzione dei tratti già esistenti - ha detto l'assessore Filippo Alessi - La bicicletta dovrà diventare un'alternativa reale all'auto privata. Un problema da risolvere è quello del deposito delle biciclette, ma l'amministrazione sta già lavorando su un percorso volto a coinvolgere anche i privati, per mettere a disposizione dei cittadini dei punti convenzionati dove lasciare le biciclette. Il Comune crede molto nella mobilità sostenibile e nella possibilità di diminuire, negli anni, la pressione dei mezzi privati attraverso l’uso di veicoli ecologici ed economici, a beneficio anche della salute dei cittadini".
Tra i temi affrontati, anche quello del trasporto sul ferro: l'Amministrazione si sta infatti adoperando per realizzare in tempi rapidi un collegamento, su binario proprio, ogni 15 minuti da e per Firenze. 
"Per quanto riguarda le auto, è necessario risolvere al più presto il nodo del Soccorso e quello di Capezzana - ha aggiunto l'assessore Filippo Alessi - Il tutto per diminuire le emissioni di anidride carbonica, migliorare lo stato di salute dei cittadini e rendere Prato una città sempre più pulita e vivibile".

1 commento:

simone ha detto...

Costruiscono le ciclabili il più delle volte dipingendo di rosso i marciapiedi...così sono bravo anche io. Oppure allargando in modo dissennato i marciapiedi stessi (come stanno facendo da mesi e mesi a ritmo di lumaca in via Firenze) riducendo in maniera incredibile la carreggiata delle auto "così si corre di meno"...Questo è quello che viene fatto coi soldi stanziati per le ciclabili: non dei lavori seri, fatti con criterio, ma abborracciamenti degni delle favelas, alla faccia della spocchia da archistar di vari assessori che dovrebbero farsi un bel bagno di umiltà ogni mattina .

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