domenica 20 marzo 2016

LA PROTESTA DEL GRUPPO DI VIGILANZA IN DIFESA DEGLI SCAVI DI GONFIENTI

La nostra protesta all'inaugurazione della mostra "L'ombra degli Etruschi" di oggi a Palazzo Pretorio a Prato.
Prima abbiamo assistito ai discorsi delle autorità - sembrava un gioco di scacchi: sacrifico il pedone, e io mi mangio la torre - e poi, fuori, abbiamo fatto la nostra protesta. Piccola, civile, pulita ed efficace.

L'ombra degli Etruschi è stata davvero (ironia tragica del titolo): a Gonfienti e ai suoi tantissimi reperti è dedicato, all'interno della mostra, un misero angolino.

Alla prossima.


Da Il Tirreno del 19.03.16
"Inaugurata l’affascinante mostra “L’ombra degli Etruschi”. Da domenica 20 l’apertura ufficiale al pubblico. Volantini di protesta in piazza...All’inaugurazione erano presenti il sindaco Matteo Biffoni («Questa mostra ci racconta il passato di Prato, il nuovo Centro Pecci che sarà inaugurato in ottobre racconterà il suo futuro», ha detto il sindaco), l’assessore alla cultura Simone Mangani, il prefetto Maria Luisa Simonetti («Finalmente un evento che farà parlare positivamente di Prato dopo una recente visibilità negativa»), il soprintendente per i Beni archeologici della Toscana, Andrea Pessina, il lucumone dell’Accademia Etrusca di Cortona, Giovanangelo Camporeale. All’esterno del Palazzo Pretorio sono stati affissi volantini che rammentavano polemicamente come siano trascorsi vent’anni senza che la città etrusca di Gonfienti sia diventata accessibile al pubblico.

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2016/03/19/news/prato-guarda-al-passato-e-scopre-le-meraviglie-della-civilta-etrusca-1.13155983?ref=hftipres-1

Da La Nazione del 20.03.16, Prato
LA PROTESTA 

APRE oggi al pubblico la mostra «L’ombra degli Etruschi. Simboli di un popolo fra pianura e collina», inaugurata ieri pomeriggio in presenza del sindaco Matteo Biffoni e dell’assessore alla cultura Simone Mangani, del soprintendente regionale ai beni archeologici Andresa Pessina, delle curatrici Paola Perazzi e Gabriella Poggesi. Proprio durante la cerimonia, in piazza del Comune una contestazione, fatta in modo discreto: sulla statua del Datini sono stati appiccicati vari bigliettini con la scritta «Gonfienti, 20 anni di silenzio»

1 commento:

Anonimo ha detto...

Brava Maila.
Hai trasformato qualcosa che poteva essere un disastro in un piccolo capolavoro di azione politica.
Non so se imputarlo alla tua capacità politica oppure alla bravura registica.

Un ammiratore etrusco, ex-compagno di classe.

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