sabato 23 luglio 2016

Intellettuali in carcere: in Italia no, ma...

"Un paese che mette in carcere i propri insegnanti e giornalisti, non sta mettendo in carcere delle persone, sta mettendo in carcere il proprio futuro".
Così si esprime oggi Matteo Renzi nella sede del suo partito, e parlava contro Erdogan e l'assurda repressione politica che la Turchia sta vivendo in questi giorni.

E' vero, qui gli intellettuali che la pensano diversamente, gli 'oppositori', non vengono messi in carcere; ma certamente vengono messi di lato, isolati, derisi, lasciati in sostanza senza lavoro e opportunità. Sono comunque perseguitati, anche se in forma morbida e silenziosa, tutta speciale e 'democratica', con la tecnica della finta indifferenza.

In Italia si mette il futuro, se non in carcere, in isolamento.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Renzi , come pure gli ultimi Presidenti del Consiglio che lo hanno preceduto, è un ipocrita di colossali proporzioni.
Si riempie la bocca di frasi a effetto, ma nei fatti per la Cultura , l'Arte e l'Istruzione ci sono solo BRICIOLE in Italia, e le roboanti "riforme" in tali campi sono quasi sempre con un portafoglio RIDICOLO rispetto a ciò che servirebbe.
Tutti bravi a parole, nei fatti regna il deserto. Ipocriti.

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