martedì 26 luglio 2016

Secchiate d'acqua sulla 'movida'

Secchiate d'acqua in testa agli avventori dei locali in centro a Prato.
Sembrano novelle, eppure...Tuttavia, il gesto esasperato non va solo condannato, ma interpretato.

Suvvia, un po' di sforzo da parte di una amministrazione che con la scusa ipocrita di togliere il centro di Prato dallo spaccio di droga, incassa soldi e strumentalizza a livello politico.

Perché se è incivile e inqualificabile buttare acqua sulla testa della gente che siede ai tavoli, è altrettanto incivile costringere la cittadinanza a una serie continua di schiamazzi fino a notte tarda.

Si devono imporre regole di convivenza e farle rispettare, e non apostrofare le persone che richiedono di dormire con 'vai a vivere in Calvana' (mi dicono che era un apostrofare consueto in tempi meno democratici di adesso),  altrimenti  l'insofferenza reciproca continuerà con altre probabili manifestazioni battagliere.

E' falso poi che i localini contrastino lo spaccio che,  se c'è 'movimento', si sposta un po' più in là, oppure vi si confonde. 

Barometro del disagio è il commercio immobiliare:  le case in centro a Prato sono deprezzate (o visto da un altro punto di vista, più convenienti);  insomma, anche a causa di questa difficile convivenza costa meno vivere in centro che in periferia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nei toni beceri di questo "dibattito" Prato mostra tutta la sua grettezza: siamo un paesotto,ingrandito a dismisura, ma davvero un paesotto. Con le uscite intolleranti e offensive di chi vuole fare il cavolo che gli pare tout court ("Andatevene in Calvana se volete dormire") e le "risposte" anche censurabili di chi usa i secchi d'acqua per far valere le proprie ragioni.
In tutto cio'sarebbe compito dell'Amministrazione dare risposte nette,per almeno indirizzare il fenomeno entro limiti certi. Invece a cosa si assiste? Da un lato il sindachino per avere consensi appoggia a parole i privati che aprono locali,poi manda la municipale a fare multe per la "scorretta"distanza tra i tavoli all'aperto. A parole parla di mediare per tutelare il sacrosanto diritto di riposo di chi si deve alzare all'alba per lavoro,dall'altro manda gli"stewart" che dovrebbero suggerire amabilmente gli avventori dei locali di non urlare....una misura talmente idiota che si stenta a credere possa essere davvero stata messa in pratica. E comunque non ha dato risultati di alcun tipo ,tanto che si e'passati alla secchiata dalla finestra. Anche in cose"banali"come queste si nota l'incapacita' totale di questa giunta. Dilettanti allo sbaraglio.

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