mercoledì 17 agosto 2016

Una giunta fra cocomero e wifi

Ecco il regaluccio agostano: dal Comune di Prato ci promettono la magia della 'rete' con un unico 'wifi' con cui ci collegheremo ovunque e con più rapidità. Ora basta cambiare parola chiave a ogni passo!

Testuali parole: "Obiettivo: portare Prato su smartphone e tablet il più possibile, perché no, anche per ragioni di marketing".

Sì, avete letto bene: "Portare Prato" ancor più sulle tavolette magiche, e il che potrebbe anche essere davvero auspicabile, se la città vedesse risolti i suoi problemi concreti e vedesse un futuro.

Cosa ce ne facciamo, signora Squittieri, assessore dell'innovazione (!) cosa ce ne facciamo del 'marketing', quando siamo incapaci di trasformare minimamente la città e si finisce per organizzare ogni anno una patetica Festa del Cocomero ribattezzata per Ferragosto?
Quando si pensa che per la città il massimo sia il Settembre Pratese, con cantanti e cantantesse, pugili e pallanti?

Intanto ci stiamo dimenticando dei fondamentali: la cura, la gestione basilare, la mobilità alternativa, l'ecologia sepolta e seppellita (aria e acqua inquinata, tanto per dirne due), nessuna prospettiva di città futura, se non con progetti che odorano di speculazione (la zona del Fabbricone, l'ex-ospedale) , oppure odorano di nulla (come il parco fluviale, rinominato e riproposto variamente, mentre ogni progetto è abbandonato su Piazza Mercatale); niente altrettanto o retorica di 'piazze immaginarie' sul fronte immigrazione e relazioni con i cinesi,  per non parlare di occasioni perdute per sempre - Gonfienti e il parco archeologico, bugia colossale per tutte le ultime amministrazioni, tutte indistintamente votate a un interporto inutile e a altra speculazione- insomma, niente prospettive serie per rendere Prato una città un pochino più interessante, diversa, culturalmente stimolante.

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