giovedì 1 dicembre 2016

Appello per Prato


Stasera sono andata nel centro di Prato a fare piccole spese, insieme a mia madre.
Mi incuriosiva l'annuncio del mercato natalizio, soprattutto per lei, amante com'è di queste occasioni.
Confesso la delusione, totale e profonda, non solo del mercatino in Piazza del Duomo, dove sono stati allestiti solo una manciatina di stand in una piazza che attende da troppo tempo una rinascita da tutti i punti di vista, ma ho vissuto la delusione anche per tutta l'atmosfera cittadina.
Ho percorso il Serraglio, la strada che dal Duomo più o meno arriva a quella Stazione, e lì veramente ho pensato che i nostri amministratori devono fare qualcosa, altrimenti la città va a picco.

Non lo dico per lo spirito di polemica che mi contraddistingue, ma giuro che è la prima volta che un negoziante ha invitato me e mia madre a entrare quando ci ha visto guardare la vetrina, disperato, affinché comprassimo qualcosa nel suo negozio.
Ho parlato con questa persona, e la situazione è allarmante.  E così altri mi hanno detto. Non si tratta di negozi improvvisati.

Se si esclude il fine settimana e le bevutine che creano l'impressione di vivacità cittadina, ma poca ricchezza (l'inutile movida), la situazione è allarmante: la città vive una profonda crisi economica e culturale, ed è chiarissimo, evidente. 
Diverso nella vicina Pistoia, dove sono stata appena lo scorso lunedì; nonostante non si osservino di salti di gioia, tuttavia vi si percepisce un'atmosfera meno depressiva o asfissiante.

Al ritorno, per tornare a casa, sono volutamente passata per Parco Prato - il  megacentro commerciale di Capezzana - , dove invece ho trovato file di macchine e movimento.
Il centro città sembrava quello, Parco Prato.

Siamo veramente al 68-esimo posto nella classifica della qualità della vita.

Amministratori, fate qualcosa.

Nessun commento:

Tante belle cose

Lievemente modificato rispetto al previsto, ma solo nelle date. Ospitiamo Massimo Smuraglia, si replica Carla Lonzi sono io! e finiamo april...