mercoledì 18 gennaio 2017

La media del 6: sempre più asini e schiavi

Prima dell'esame di scuola media, mio padre fu chiaro: se vuoi andare al liceo, devi arrivare almeno con la media del 7. Almeno.
-Altrimenti, disse, vai dal Gori a lavorare-. La fabbrica Gori era in via Galcianese a Prato.
Ero una ragazzina indisciplinata e ribelle, e mio padre mi aveva fatto 'provare' la fabbrica durante l'estate; così, diciamo per gioco. Non facevo niente di particolare, osservavo. Imparai a distinguere i tessuti, e tante altre cosette, ma non mi piaceva. Lavorare sì, ma prima volevo studiare. A scuola facevo di testa mia, e questo non piaceva. Le insegnanti dicevano a mia madre: "Legge romanzi, scuola il flauto, tutto invece che studiare la lezione...". Mio padre fu inflessibile. Allora mi misi di buzzo buono, e riuscii a passare come dovevo. Liceo!
In famiglia tutti erano stupiti. Ma sia, una promessa è una promessa...
-Eh, diceva la nonna, ha preso dagli Spinelli, gli anarchici di Carmignano. Tutta gente semplice, ma appassionati studiosi autodidatti...-

I miei vecchi, alla notizia che si può passare all'esame anche con lo striminzito 6, scuoterebbero la testa.
Ma tant'è. La scuola renziana è una scuola ancora più asina e gli allievi, come ho modo di verificare troppo spesso a teatro, passano gli esami poco preparati, con sempre meno letture e abilità mentali; e meglio così, ché devono essere pronti per essere schiavizzati nel mondo del lavoro.

La scuola-azienda non vuole formare l'individuo, ma il lavoratore-consumatore.



1 commento:

Anonimo ha detto...

Sì abbassa l'asticella così da favorire il dilagare della mediocrità. Essere esigenti a una maturità non è fare i sorgenti di ferro, è chiedere un minimo sindacale sotto il quale non è lecito scendere se non si vuol dare il messaggio" Fai il minimo minimo che tanto basta".

Tante belle cose

Lievemente modificato rispetto al previsto, ma solo nelle date. Ospitiamo Massimo Smuraglia, si replica Carla Lonzi sono io! e finiamo april...