lunedì 14 agosto 2017

Quando ti torturavano perché eri mancina

Mancini, si sono inventati una festa per noi. Era ieri, 13 agosto.
Una volta col cavolo che ti festeggiavano; ti riempivano la faccia di schiaffi e la mano era del diavolo. 
Le suore di Santa Caterina di Prato erano sicure che con quella mano non si sarebbe potuti andare in Paradiso e queste erano le torture praticate affinché io bambina cambiassi mano nello scrivere e cucire eccetera:

1. legare la mano sinistra dietro la schiena e scrivere con la destra il dettato. Non lo terminavo mai, né riuscivo a finire le somme o le sottrazioni eccetera con vari zero spaccati sul quaderno;
2. punzecchiare la mano sinistra con gli spilloni con cui le suore tenevano il velo, se venivo sorpresa a ricamare con la sinistra;
3. 'righellate' sulla mano dopo aver fatto un disegno a mano libera con la sinistra;
4. nessuna risposta alla mano sinistra alzata;
5. costretta a passeggiare in coppia a destra, per me ancora oggi a volte una assoluta tortura.
6. chiusa nello sgabuzzino delle scope alcune volte; io mi ricordo tre volte, per un tempo che mi sembrava lunghissimo. Credo in quei momenti di aver deciso la mia vita.

Conseguenze:
destra e sinistra confuse totalmente; ambidestra nella scrittura, ma ormai quasi tornata solo mancina; in tutto il resto, anche nel disegno e nel sesso, sempre mancina. Nel suonare la chitarra, uso la chitarra a destra, come molti altri mancini, perché la sinistra è tanto importante quanto la destra in questo strumento; ma con la chitarra a destra sono più brava nel barré che si fa con la sinistra, che con il tremolo, che si ha con la destra. (E questo lo possono capire solo gli specialisti).
Ho rischiato di non prendere la patente perché l'ingegnere della Motorizzazione in Piazza Indipendenza a Firenze mi invitò a girare a destra e io svoltai a sinistra. Fu comprensivo.
Vari litigi con fidanzati, ché sbagliando la destra con la sinistra e viceversa hanno pensato che io fossi una femminista incallita, una ribelle a tal punto che andavo dove mi pare anche nelle direzioni da prendere in macchina, in bici, a piedi. 
Per questo, mancina, mi sentivo costantemente una vera bambina aliena. Cattiva, brutta, pericolosa. Ecco spiegato il motivo della mia segreta passione per la fantascienza.

Oggi invece, per fortuna tutto è cambiato: come si può leggere nel grande dizionario della mitologia moderna, essere mancini è indizio certo di genialità!

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