giovedì 7 settembre 2017

Il veto



Non è colpa mia.
Devo tornare sull'argomento del Laris Pulenas rifiutato, nonostante per me fosse caso chiuso, perché La Nazione, che stamani mi cita, rivela che per la Festa Etrusca la Regione ha concesso 4000 euro al Comune di Carmignano.
Ora, nonostante le rassicurazioni dell'Assessore alla Cultura, Stella Spinelli, a cui forse ingenuamente ho creduto e chissà ci credeva pure lei, mi viene il sospetto che il rifiuto al Laris sia legato alla mia attività politica, in particolare alla mia battaglia per Gonfienti.
Fino alla fine ho pensato che una volta tanto quello che mi veniva raccontato fosse vero. Che, nonostante l'amministrazione non abbia spiegato il perché, il rifiuto all'ultimo momento - quando chi decide veramente ha preso le redini in mano - non fosse da attribuirsi alla questione etrusca pratese.
Ma, sapendo dei finanziamenti regionali, il sospetto di un veto a livello politico da parte di una parte o di gran parte della parte politica che governa questa Regione, il dubbio, forte, ritorna. Magari un veto non dichiarato, silenzioso, come sono tipici i veti in questa società che si autoproclama democratica.
Non c'è da sperare in alcuna ammissione da parte della parte politica, né di quella amministrativa. Né ormai mi interessa.
Quello che ritorna è soprattutto il concetto che nella zona di Prato la Contemporanea gli Etruschi autorizzati sono solo quelli della collina di Carmignano; gli altri, della pianura, non ci devono essere, ma solo i TIR, lo sviluppo, l'industria, i concerti pop e rock (vedi anche la negazione del museo etrusco a Prato e la fugace citazione di Gonfienti al Museo Nicosia di Artimino).
Mi viene solo da dire che devo molto alla pazienza, oltre che alla bravura di Gianfelice D'Accolti, che nel 2008 accettò di rappresentare Laris Pulenas a Poggio Castiglioni senza percepire un centesimo - e altre volte ne è stato protagonista con cachet irrisori (come sarebbe stato anche a Carmignano)-, e  che ha condiviso e sostenuto la battaglia politica, culturale, artistica per una città, una cultura e un teatro diverso.




Festa etrusca Carmignano si prepara
FESTA etrusca, il Comune di Carmignano vara la prima edizione che sarà una sorta di anteprima del «San Michele». Settembre si conferma quest’anno un mese ricchissimo di feste e sagre in ogni frazione. Se il San Michele è la festa del capoluogo con i suoi quattro rioni che presenteranno il teatro in strada a fine mese, la festa etrusca animerà Comeana dove si trovano le tombe etrusche 
di Montefortini. La festa arriva a seguito dell’idea di un gruppo di giovani che ha avanzato una proposta per organizzare un festa dedicata alla civiltà etrusca. Questa manifestazione si terrà per due giorni nell’area del tumulo etrusco di Montefortini ma interesserà anche il museo archeologico di Artimino, dove è stata prolungata sino a dicembre la mostra di reperti del Mugello «Il luogo di Uni». 

Carmignano ha partecipato al bando del Consiglio Regionale della Toscana per la «Giornata degli Etruschi» ed ha ottenuto un contributo di 4000 euro, al quale si aggiungono risorse dell’amministrazione per 6000 euro per un totale quindi di 10.000 euro.

Il programma non è ancora stato svelato ma ha già suscitato qualche polemica dopo la mancata conferma dello spettacolo scritto e diretto da Maila Ermini dedicato agli etruschi. L’opposizione, attraverso il consigliere Mauro Scarpitta, solleva perplessità sulla spesa eccessiva come del resto aveva fatto a luglio per l’evento musicale al parco museo «Martini» che vide tra gli ospiti la cantante Nada e per il quale la spesa «massima» prevista era sempre 10.000 euro. (M.Serena Quercioli).




1 commento:

Maila Ermini ha detto...

Il programma della Festa Etrusca non è commentabile:
http://www.comune.carmignano.po.it/territorio/?act=i&fid=3879&id=20170907093252675

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