lunedì 18 settembre 2017

La Baracca, un teatro di legno e terra


Sabato 23 settembre, alle ore 11, presentiamo la nuova stagione teatrale a La Baracca.

Sarà l'ultima?

Anche questa volta qualcuno sorriderà, aspettando la nostra caduta, visto  che non ci sono soldi e tutto si regge sulle nuvole. 
Saremo angeli?
No; ma ci sono ben 8 spettacoli nuovi e 7 'riprese'.

Abbiamo urgenza di andar danzando su queste nuvole, pur consapevoli della fragilità.

Nell'era culturale del sorriso-sempre-collegato, nell'egotico vorticare umano, esseri come epifaniche faccine feisbucchiane, tuitteresche, nell'epoca dell'homo-negotium, dove tutti siamo comprati venduti come merce presunta protagonista, nessuno nessuno escluso - fino allo spettacolo gran finale nel bagliore dei crematori -  a cosa può servire un teatro di legno e terra?

Non  si fa la stagione per far vivere un teatro, per 'tenerlo aperto' (ce ne sono così tanti, comodi e in centro!), ma per porsi come assurda provocazione e apparente insensatezza.

Si fa teatro perché si hanno cose da dire e, non certo solo come attori, da interpretare.

A sabato.

Nessun commento:

Quarta replica de "Ti mando ai celestini"

  La Nazione, oggi. Una delle poche volte in cui pubblica la locandina dello spettacolo. Anzi, nel mio caso, è la prima volta in assoluto. P...