mercoledì 15 novembre 2017

Un posto a te, venti voti a me; un posto a te, trenta voti a me....

Così è già cominciata qui e là in Italia la raccolta dei voti per le prossime elezioni. Aziende che assumono, danno lavoro, e ci saranno ricchi premi e cotillons per il 2018.
Bene, molto bene, ma...ci viene un dubbio, che il tutto coincida con le prossime elezioni, proprio nel 2018...Pericolosissime, temibilissime.

50 persone di qua, 30 di là. E quelli precari saranno 'stabilizzati'. Sembra che il totale di persone assunte nel 2018 sarà addirittura... una cifra enorme!
Cosa si può dire contro queste belle iniziative? Niente! Cosa si può pensare contro queste azioni sociali ed economiche che mirano a far diminuire il numero dei disoccupati e a creare benessere? Niente. Ma cosa si vuole di più? Ah, siamo sempre a pensar male qua, sempre. Come siamo cattivi. 
E tuttavia si nota che spesso, troppo spesso, in coincidenza delle elezioni, nel passato, per esempio, aziende partecipate hanno bandito concorsi per posti di lavoro e fatte tante cosine per il territorio...I sindacati sono giustamente festanti, e in molti aspettano in fila di poter 'entrare' con il lavoro fisso.

Ma il sospetto, eh, solo il sospetto, è che si entri solo a una condizione: con voto e fidelizzazione.


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