martedì 23 gennaio 2018

Bignoline teatrali

Ieri mi chiamano da un teatro toscano, uno storico di certa importanza, e chiedono se il mio piccolo teatro fa ospitalità.
Non c'è lavoro, non ce n'è, e si rivolgono a me!

Ci rimango di sasso. No, purtroppo, non si ospita più nessuno.
Il Teatro La Baracca non riceve nemmeno l'ombra di un centesimo pubblico, e ce lo facciamo da soli. Quasi un teatro-laboratorio dove prepariamo le nostre bignoline teatrali!

Vogliono lavorare nel teatro bignolino?
Quello che fino a ieri avete denigrato? Ma siete sicuri? 
Sì sì, se ci sono un pochino di soldi, sì...
No, non ci sono soldi, né vantaggi.
Nessuna autorità lo frequenta, di nessun genere, e forse è un bene. E' come un luogo appestato, denigrato, chiamato variamente in modo offensivo. Lo sapete, no? La vecchia tecnica dell'offesa, di stampo ascista o stalinistra.

Però, se si vuole recitare un pochino, e non ci si vergogna, si può fare con costo minimo, a coprire le spese. 
Non si chiedono mazzette o affitti salati, o corpi di carne avvenente, come ormai accade se vuoi lavorare. 
Non si chiede nemmeno la percentuale 70/30 vecchia maniera, con cui ormai in giro si lavora quando si è fortunati.

Il ministro Franceschini che esultava per il numero crescente dei visitatori nei musei, dovrebbe chiedersi cosa succede al teatro, al cinema - ancor più disastrato, forse - e compagnia cantando.

Alle arti!

La schiera degli schiavi 'artigiani' si allarga sempre di più, e anche gli attori, i musicisti, gli artisti in genere sono pronti a fare salti mortali pur di avere una data in più. Una data in più.

E' la fine. O quasi. Ancora no, proprio fine no, ma qualcosa del genere.

Nei teatri tipo Metastasio non si lavora (ma lavorano fissi quelli che di teatro non ne hanno mai fatto, neanché un po'),  la stragrande maggioranza è fuori dal giro. Se lavora, lo fa come schiavo, almeno che non sia un nome e porti tanta gente. Già spiegato diverse volte.

Per questo è sempre più essenziale andare in televisione e prostituirsi. Altroché.

E vogliono proprio questo!

La soluzione è, ancora una volta! la politica politicante e, se non entrarci, almeno starle vicina vicina. Dare il voto giusto! Stare stretti stretti a qualche partituccio o movimentajo o...

Non ve ne frega niente della crisi e della 'fine'? Ma lo so. So tutto.
Avete fra le mani il vostro giocarello, avete la vostra rendituccia, lo stipenduccio e del resto che sprofonda non vi importa. Vi intrattenete già, e di spettacolo è pieno il mondo! Ora poi con le elezioni alle porte, quante presunte novità in cartellone, eh?


Salute, come sempre.

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