giovedì 7 giugno 2018

Più piccole più deboli meno intelligenti

Un campione del Parlamento Europeo, il polacco Korwin Mikke, secondo cui "le donne sono più stupide, è giusto che guadagnino meno",  è stato assolto per queste dichiarazioni dalla Corte di Strasburgo, con buona pace di chi ancora crede che queste cose le pensi solo lui.

In realtà il signor Mikke, ma forse non lo sa, non ha fatto altro che seguire il solco del Marchese De Sade, anticipatore di molti concetti e pratiche fasciste, come ben intuirono Adorno e Pasolini. 

Il Marchese scrive in Juliette:

"Non dobbiamo esitare a credere che fra uomo e donne c'è una differenza non meno grande e notevole che fra l'uomo e la scimmia delle foreste. Avremmo altrettante buone ragioni di negare alle donne di far parte della nostra specie, che a quella scimmia il titolo di fratello. Si esamini attentamente una donna nuda accanto a un uomo della sua età, nudo come lei, e ci si persuaderà facilmente della sua notevole differenza che (a prescindere dal sesso) sussiste fra la struttura dei due esseri; si vedrà chiaramente che la donna rappresenta solo un grado inferiore dell'uomo…".

E non facciamoci ingannare dal governo femminista di questi giorni guidato dal socialista Sànchez, che ha posto a capo dei ministeri una maggioranza di donne. La Spagna si deve confrontare con gravi problemi interni e il cambio di governo e di rotta ha il compito di spostare l'attenzione da quei problemi, primo fra tutte la questione  dell'indipendenza catalana. Si tratta di una mossa di propaganda e diversione. 

Continua la storia che snatura la donna, e a cui la donna soggiace mitemente, subendo o introiettando il dominio.

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