venerdì 15 giugno 2018

Scambisti teatrali

Finalmente qualcosa trapela anche sulla stampa riguardo ai circuiti teatrali pilotati, all'inserimento di amici e amanti o parenti e, in particolare, agli scambi fra teatri!
Oggi Il Fatto Quotidiano, senza però scendere nel dettaglio, solo alludendo alla cattiva usanza soprattutto nel titolo, Cartellone 2018/19, tutto scambi e dejà vu, (che per il resto l'articolo è una rassegna di spettacoli tratta dai vari cartelloni), con questo 'timido' articolo fa capire del voluto ricercato assassinio della creatività, l'impaludamento 'drammatico' che si realizza nei cartelloni di prosa (ma vale per tutte le arti!) con gli scambi e i favori con cui i teatri si sostengono a vicenda, senza immettere nei loro circuiti NULLA che esca da certe logiche di interesse. Anche i cosiddetti 'giovani', che in molti casi hanno già i loro quarant'anni, le cosiddette avanguardie e novità che vi si mostrano, e quindi non solo i vecchi 'big', rispondono a questa logica. 
Non si fa niente, non si mostra niente, non si accoglie niente di veramente diverso e nuovo, e questo è quanto da anni sto raccontando inascoltata e anche per questo detestata in questo blog dalla sua nascita nel 2008, ma anche da prima, esattamente dal 1999 col Manifesto contro il monopolio culturale.
Nell'articolo manca del tutto, e peccato! un accenno alle logiche di potere e influenza e sottomissione con cui si assegnano le nomine dei vari direttori agli enti, completamente avulse dalla tanto decantata meritocrazia.





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