mercoledì 23 agosto 2023

La Miccina, la casa nel bosco



Ho poco tempo, mi devo sbrigare, qui non c'è campo e l'onda presto andrà altrove... Orsù, veloce: farò in tempo a presentare una bella casina nel bosco?, La Miccìna, di antica razza longobarda!

Miccina significa piccolina. E' protetta da un cerro centenario, visitato ogni sera alla stessa ora da due scoiattoli che lo hanno eletto loro ristorante preferito; di notte perlustra i dintorni una volpe magrissima e naturalmente astuta; è decorata notte e giorno da  farfalle di ogni genere e colore e carattere (ci sono certe con un caratterino!); la proteggono rospi baldanzosi; è trapuntata da minuscoli scorpioncini che giocano alla doccia, e la strada che vi conduce è decorata da chiocciole cicciute, quelle del Giusti?, che sciano e fanno slalom fra radici di castagni capelloni e magri abeti... Folle di insetti misteriosi si affacciano dal bosco all'imbrunire a intonare, una volta l'uno una volta l'altro, la canzone: - Chi vi ha invitato? Boh. Chi vi ha chiamato? Bah! -  E naturalmente la Mìccina è circondata da gatti gatti gatti - hanno già capito chi siamo e perché, e ci aspettano al varco per l'interrogazione - e da qualche cane permaloso che abbaia al passaggio, taluno anche per contratto col padrone.

Siamo in attesa del tasso dal muso bianco e nero, dice che arriverà a momenti, mentre l'altra notte sulla via un cerbiattone, scambiandoci per la Stradale, ha già declinato le generalità: ed era proprio lui.

Dagli spiriti maligni e dall'invidia protegge il Fauno Silvano: per questo toglie il campo.

Nel mezzo, un prato; è coperto di verdeggiante muschio, 

da una roccia sgorgava una vena d'acqua perenne; 

ad essa quasi soltanto Fauno e Pico si dissetavano. (Ovidio).

Qui la favola è vera.

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