giovedì 23 maggio 2019

Seminario di Fantastica, ovvero dell'arte di inventare storie

Da lunedì 3 a venerdì 7 giugno 2019 al Teatro La Baracca primo seminario di
Fantastica
O dell’arte di inventare storie

Il termine "fantastica" fu inventato dallo scrittore tedesco Novalis, ripreso poi da Rodari.
Ma è possibile un'arte di inventare storie"? Esiste veramente? E poi, si può insegnare quest'arte?
Noi crediamo che sia difficilissimo; e però si può tentare, e forse qualche risultato si ottiene. Vedremo.
Portatevi un quaderno, un ricordo o un’immagine, e un oggetto, un piccolo oggetto.
Si partirà da qui.
Ogni tanto le cose si faranno un po' più serie, ma sempre "fantastiche".

Approfondimenti. 
Si parlerà storicamente della fantasia rispetto all’immaginazione almeno nella differenza che ci è stata tramandata nel corso dei secoli, ma che modernamente si riuniscono, anche se la differenza rimane, e diremo quale. 
Sia fantasia che immaginazione sono parole che hanno una origine antica.
Per precisare il significato del termine "phantasía" Aristotele nel "De anima" (iii, 429 a 1-4) ne indicava la derivazione da "pháos" (luce), mettendo in risalto la relazione con una rappresentazione mentale di tipo visivo. Come gli stimoli luminosi generano sensazioni visive, così la mente produce internamente 'fantasmi' (phantásmata) o immagini.
"Immaginare" ha invece una origine latina: "in me mago agere", traducibile in: “in me agisce un mago”, che evoca la forza creatrice dell’immaginazione quale fonte d’invenzioni, di accesso a nuove visioni interne ed esterne a noi.
Einstein scrisse: “La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto” E aggiunse: “L’immaginazione è tutto. E’ l’anteprima delle attrazioni che il futuro ci riserva, l’immaginazione è più importante della conoscenza, ci sprona a sperimentare forme nuove di immagini e di linguaggi”.
Durante il seminario cercheremo di sperimentare la forza creatrice della fantasia/immaginazione, esplorando e reinventando oggetti,  che è anche un modo di fare del teatro.
Racconteremo e scriveremo storie fantastiche, riempiendole dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni. (Ricordando che sentimenti ed emozioni non sono la stessa cosa...).
Si farà una "sosta" sulla struttura della finzione come espressione della libera fantasia/immaginazione, e in particolare sulle strutture del racconto orale e letterario, al fine di studiare certe caratteristiche di personaggi e storie ricorrenti.
Sarà anche un modo, perché no, per entrare in contatto con quella parte di noi che ancora ha voglia di fantasticare e giocare, di godere di sogni e storie per raccontarli anche agli altri “compagni di gioco”, riassaporando, come “piccoli maghi”, il piacere di inventare un mondo che c’è e non c’è, di trasformare un oggetto e di “immaginare” noi stessi e gli altri al di là della quotidiano.
L'obbiettivo sarà provare il valore della fantasia/immaginazione come fondamento creativo, ma soprattutto, l'obbiettivo è , come sempre, la felicità.

Dove, come, chi, quanto:
Da lunedì 3 giugno a venerdì 7 giugno 2019, dalle ore 20 alle ore 23.
Dove: al Teatro La Baracca, via Virginia Frosini 8, Prato.
Telefono 3332713136; 0574-812363.
Per sapere il quanto, accessibile ai più, basta chiedere a me, che conduco il corso.



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