Sabato 16 settembre, ore 21, avrà inizio la stagione alla Baracca con una serata libera dedicata a Fulvio Silvestrini.
La serata sarà organizzata come lui avrebbe voluto, e così come alcune volte gli era piaciuto parlarmene, in quelle mattine che, dopo avermi telefonato si fermava, in genere prima di pranzo, alla Baracca per illustrarmi le sue idee, le speranze, soprattutto riguardo al suo grande sogno dell'emeroteca.
Ognuno dunque potrà portare, ma non sarà obbligatorio, un articolo a suo piacimento, tratto da un giornale in forma cartacea - per Fulvio non esisteva l'on line - e lo leggerà magari facendolo seguire da un commento. Se troppo lungo potrà leggere i passi salienti.
L'argomento è libero. In genere lui prediligeva non gli articoli di cronaca, ma i commenti, o gli articoli che una volta si dicevano di "terza pagina"; o se della cronaca, qualcosa che potesse dargli spunto di riflessione e critica.
Il commentare e leggere insieme, il riflettere comune sarebbe stato la base del programma della sua emeroteca: mai nata, mai concessa, ma prima ancora, lui mai ascoltato, e spesso evitato, snobbato, deriso; e infatti nessuno, pubblico o privato che fosse, gli ha mai voluto concedere uno spazio per realizzare quel sogno.
Che si intitoli, è l'idea che abbiamo subito lanciato qui dopo la sua morte un anno fa, se non una via o una piazza, almeno l'emeroteca della Biblioteca Lazzerini di Prato a Fulvio Silvestrini, un uomo pensante, energico, critico e pieno di idee come pochi in questa città avara di riconoscimenti.
Amante e creatore di giustizia e libertà, cultura e politica. Democrazia!
Si consiglia di prenotare e possibilmente indicare se si intende leggere un articolo (e, ripeto, non è obbligatorio), scrivendo a teatrolabaracca@gmail.com.
L'offerta libera è gradita per sostenere le attività libere e indipendenti del Teatro la Baracca. (Uno dei luoghi da lui amati della città e, in particolare, della periferia).
La serata sarà organizzata come lui avrebbe voluto, e così come alcune volte gli era piaciuto parlarmene, in quelle mattine che, dopo avermi telefonato si fermava, in genere prima di pranzo, alla Baracca per illustrarmi le sue idee, le speranze, soprattutto riguardo al suo grande sogno dell'emeroteca.
Ognuno dunque potrà portare, ma non sarà obbligatorio, un articolo a suo piacimento, tratto da un giornale in forma cartacea - per Fulvio non esisteva l'on line - e lo leggerà magari facendolo seguire da un commento. Se troppo lungo potrà leggere i passi salienti.
L'argomento è libero. In genere lui prediligeva non gli articoli di cronaca, ma i commenti, o gli articoli che una volta si dicevano di "terza pagina"; o se della cronaca, qualcosa che potesse dargli spunto di riflessione e critica.
Il commentare e leggere insieme, il riflettere comune sarebbe stato la base del programma della sua emeroteca: mai nata, mai concessa, ma prima ancora, lui mai ascoltato, e spesso evitato, snobbato, deriso; e infatti nessuno, pubblico o privato che fosse, gli ha mai voluto concedere uno spazio per realizzare quel sogno.
Che si intitoli, è l'idea che abbiamo subito lanciato qui dopo la sua morte un anno fa, se non una via o una piazza, almeno l'emeroteca della Biblioteca Lazzerini di Prato a Fulvio Silvestrini, un uomo pensante, energico, critico e pieno di idee come pochi in questa città avara di riconoscimenti.
Amante e creatore di giustizia e libertà, cultura e politica. Democrazia!
Si consiglia di prenotare e possibilmente indicare se si intende leggere un articolo (e, ripeto, non è obbligatorio), scrivendo a teatrolabaracca@gmail.com.
L'offerta libera è gradita per sostenere le attività libere e indipendenti del Teatro la Baracca. (Uno dei luoghi da lui amati della città e, in particolare, della periferia).
P.S. La locandina che ho costruito per l'occasione nasconde un verso della poetessa orfica Alda Merini (lievemente modificato), che Fulvio citava ogni tanto. Forza, solutori!...Credo di facile soluzione.
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