venerdì 18 giugno 2010

Prato, Chinatown

Nel giorno della condanna in appello dell'ex-capo della polizia de Gennaro per i fatti alla scuola Diaz di Genova, a Prato si consumavano due barbari omicidi a Chinatown.
La Lega, che a livello nazionale ha dato la sua solidarietà a De Gennaro, a livello locale si è frettolosamente sbrigata a redigere un comunicato di fuoco che qui riporto, chiedendo più polizia ed esercito, e addossando la colpa di tutto alle passate gestioni politiche della Sinistra.
I militari, le ronde messe nel centro e che furono oggetto di aspre polemiche; i blitz nei laboratori contro lo sfruttamento e l'evasione fiscale: non bastano più.
Si chiede più repressione e controllo.
In realtà il comunicato denuncia irritazione non solo per i fatti in sé (un altro regolamento di conti fra cinesi è accaduto pochi giorni fa, in un altra zona degradata del Macrolotto), ma anche perché sono accaduti sotto il governo cenniano, che la Lega stessa appoggia.
Il comunicato contiene i soliti luoghi comuni para-ideologici leghisti: l'antimito dello 'straniero' che crea strutturalmente l'attante-oppositore (qui la comunità cinese) e l'aiutante (gli alleati) in un quadro che tende alla creazione di una fabula irrazionale e disperante all'interno della quale l'eroe combatte; la velata minaccia ('Non ci vengano a dire'); -e contiene i luoghi retorici e grammaticali di quella propaganda: l'uso dell'iperbole, del modo gerundio del verbo; la frequenza avverbiale, in particolare quella modale.
Dall'altra parte, lo storico Cardini, lui di Sinistra, che vive nei paraggi di dove è avvenuta la 'mattanza', afferma che anche prima nella zona c'era degrado e che invece ora è molto meglio. Che basta avere memoria storica.
Io non posso avere certo la sua memoria, ma ricordo bene quella zona, non lontano da bambina vivevo e andavo a scuola; molte strade non erano asfaltate e c'era un senso di incuria generale; tuttavia la città era vissuta, attiva, ancorché 'brutta'.
D'uno squallore oggettivamente diverso da quello di oggi, che è solo quello dello sfruttamento, dei soldi a tutti i costi.
La città, in alcune zone marcatamente soprattutto dopo la creazione di enormi isole industriali che nonostante la crisi si continuano a costruire, non è vissuta, ma usata soltanto, e speculata brutalmente; si è venduto e affittato, spesso a nero, a chi spesso sfrutta e lavora a nero.
D'altronde solo così si entra nel mercato, si è competitivi. Lo sanno gli italiani che a Prato prima facevano così, e che ora se ne vanno all'estero per continuare a farlo.
Le speculazioni si sommano vertocosamente in gorghi di morte.
M.E.
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«L’ennesimo atto delittuoso in Chinatown, questa volta un duplice omicidio, testimonia ancora di più quanto sia distante gran parte di questa comunità dalle basi del nostro vivere civile. Una comunità che per venti anni ha vissuto nell’illegalità e che ultimamente sta esprimendo tutta la propria violenza. Non ci vengano a dire che la colpa è dell’attuale amministrazione che è l’unica che negli ultimi venti anni sta intervenendo a stretto contatto col Governo per risolvere una situazione ereditata e voluta dalla sinistra.

La Lega Nord di Prato si è già attivata direttamente col Ministero dell’Interno affinché vengano immediatamente spedite maggiori forze di polizia e chiediamo un immediato intervento dei nostri alleati del Pdl affinché attivino subito anche il Ministero della Difesa. A Prato è in atto una vera e propria guerra civile all’interno della comunità cinese, nella quale bande mafiose si stanno affrontando a viso aperto lasciando una lunga scia di sangue.

Una guerra che, però, a quanto pare tocca anche altre comunità. Infatti, secondo alcune testimonianze, pare che l’accoltellamento che è costato la vita ai due orientali sia dovuto a una ‘rissa’ tra marocchini e cinesi che quotidianamente convivono nell’illegalità nella zona tra via Filicaia, via Strozzi e via Marini. Una zona che noi della Lega Nord conosciamo molto bene avendo avuto fino all’anno scorso la nostra sede proprio a una spanna dai luoghi del duplice omicidio. Questa non è la Prato che vogliamo. Segreteria Provinciale e Comunale di Prato della Lega Nord Toscana».

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