mercoledì 4 agosto 2010

Morti più forti dei vivi

L'arena cinematografica estiva scelta dalla Circoscrizione Sud di Prato ("Cinema Prato Sud" recita il cartello) è un ex-cimitero.
I film si proiettano gratuitamente, nelle sere di libertà ci vado.
Incontro sempre poca gente, a dispetto della gratuità e dei film scelti, popolari e 'facili'.
Il posto è bello, adatto, ma la gente non ci va perché tutti sanno che è un ex-cimitero, dove qualche lapide ancora regge sul muro antico.

La diserzione è istintiva.

C'è poi il nido di un uccello notturno (una civetta?) e le grida dei piccoli affamati si sovrappongono alle parole del film, e questo non fa che aggravare la situazione.

Lo dissi molti anni fa a una signora funzionario, che invece non volle ascoltar ragioni: lì, in quel posto ci sarebbe stata una arena estiva per il cinema e per il teatro.

Il teatro non lo fanno da tempo; il cinema sta esalando l'ultimo respiro.

E invece quella località, Iolo, la più triste e abbandonata di tutte le frazioni di Prato, avrebbe tanto bisogno di vita, vitalità, gente. Cultura.

Il posto non è gradito per lo spasso serale, e lo sa bene la Chiesa, che, ormai trionfante con il monopolio del divertimento, furba celebra il santo patrono della frazione ben lontano da un luogo che fu suo e ancora considerato sacro.

Dunque il chiasmo paradosso: chi gestisce il sacro usa e frequenta e il profano e viceversa, il profano usa e frequenta il sacro, creando confusione e abbandono.

Sarebbe bastato proiettare i film in una qualsiasi altra piazza, ma non lì, in un ex-cimitero.

Lo sanno tutti che i morti (in carne e ossa) sono più forti dei vivi.

E in particolar modo dei vivi di oggi, alcuni dei quali ci vogliono morti (nell'anima).


M.E.

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