venerdì 22 marzo 2019

Malaparte 23 marzo

Lo spettacolo su Malaparte (Ne parlo con Malaparte, dialogo impossibile su "Tecnica del colpo di stato") non è stato fissato il 23 marzo provocatoriamente perché ricorrono i cento anni dalla fondazione dei Fasci.
Non me ne ricordavo proprio quando ho fissato la data; e quindi non è stata una "trovata di marketing". La coincidenza è stata casuale, ma visto anche il pandemonio che sta succedendo a Prato con il corteo di Forza Nuova, ha dell'incredibile.
Chissà cosa mi avrebbe detto Freud. A parte gli scherzi: Malaparte scrive cose interessanti proprio sull'argomento dittature e sul Fascismo, lui così immischiato col potere fascista, su cui vale la pena di riflettere. Anzi, quasi sembra volerci insegnare a difenderci dal colpo di stato, svelandocene la tecnica...
Lo spettacolo però non tratta solo di questo.

Quello con Malaparte è il terzo dei miei "dialoghi impossibili", e in tutta libertà, senza dover poi giustificare nulla, il Teatro La Baracca, che paga regolarmente le tasse e non prende un centesimo da alcun ente pubblico, che anzi proprio i rappresentanti del sistema pubblico, e quindi anche partiti e movimenti santificati disertano perché non è funzionale alla loro presa del potere (come direbbe Malaparte), propone, nel rispetto e attenzione dovuti, spettacoli di contenuto sociale e politico quando può e ritiene opportuno. Come ha sempre fatto.


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