giovedì 25 febbraio 2021

La Nuova Liberazione

Non vi azzardate ad affacciarvi per chiedere l'ennesimo voto, alle prossime elezioni, che la vostra finta democrazia sarà costretta ancora a imbandire, perché vi sbatteremo la porta in faccia.

Con il sistemino che da cinquant'anni usate, con i vostri prestampati che consegnate al popolino, agli anziani, ed è anche così che mostrate loro il vostro disprezzo, con il nome del candidato già scritto, per dire chi votare, come fare, con la stessa untuosità di sempre, come preti inaciditi e senza fede, con la vostra promessa di sistemare la figlia da qualche parte, in qualche partecipata, in qualche comune, in qualche Qualche...Questa volta non vi salverete, in nessun modo, in nessun modo. Stiamo soffrendo troppo e siamo in troppi. Anche se state organizzando di ristorarci, con degli spiccioli presi a prestito dagli Aguzzini Incravattati. Chi ha lo stipendio e la pensione non se ne rende ben conto, e può anche continuare a credervi, a leggere i giornali, ascoltare le televisioni le radio e quanto altro che finanziate e fate finanziare per restare in sella e costruire consenso e complicità, può anche continuare a votarvi, a illudersi, ma noi, siamo un mondo di cui voi ignorate l'esistenza, no. NOI NO.

E saremo lì a festeggiare, quando ve ne andrete, anche se sappiamo che chi verrà, se sarà diverso, diventerà alla fine come quello di prima. Perché poi la medianità delle vite a cui siamo costretti vince sempre sulle utopie, di cui però instancabili continuiamo a nutrirci.

Ed è per questo che faremo una festa quando ve ne andrete, perché arriverà il giorno in cui lascerete le amate stanze del potere che qui e là occupate, e quel giorno lo chiameremo la Nuova Liberazione, e ci vogliamo illudere, non ci resta altro, e faremo il possibile, non ci resta altro, affinché sia presto, o comunque non troppo tardi per noi.

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