mercoledì 30 ottobre 2024

Intervista col fantasma (2)

C'è poi da aggiungere, sempre per capire questa opera che si concretizza in una fantasmatica intervista, che in questo mondo dove la realtà scompare ogni giorno di più, ormai quasi trasformata in un simulacro, resa inutile dalla tecnologia, la presenza di un fantasma in un teatro diventa cosa concreta, essenza, simbolo. Futuro.

Noi saremo gli ultimi ad aver praticato l'arte concretamente. E quindi con senso e diciamo utilità, pensando di dare mandare costruire un messaggio verso il cosiddetto mai arrivato mondo migliore.

Di messaggi ne abbiamo inviati tanti, ma non sono serviti che a essere detestati, come in un perfido gioco di boomerang; e più messaggi abbiamo inviato, più siamo stati vituperati.

Abbiamo infine capito che nessuno vuole un mondo migliore, è troppo impegnativo. 

Per questo si stanno infatti organizzando per distruggere quello che ancora rimane ostinato di ruvido e irregolare, e faranno come con i pesci, con le reti. Tentando di inscatolarci come tonni. E la cosa è preoccupante, visto che non c'è più nessuno che pensi di aprire con un vaffa le scatolette di tonno.

Per questo proviamo a lasciare al fantasma la nostra eredità artistica, lui-lei non lo potranno catturare. Nemmeno con l'acchiappafantasmi.

In sostanza sabato vedrete questa evanescenza. E' molto divertente.


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