Caro Malaparte,
sarò brevissima, avrò spero modo di scriverti più a lungo riguardo alla questione della letteratura etrusca di cui ti voglio parlare: al solito ti ho sottovalutato, ma te lo meriti, perché spesso sei stato ruffiano, ambiguo e doppio.
In questo meraviglioso viaggio che faccio nella letteratura etrusca, ho infatti scoperto una perlettina tua sulla letteratura etrusca, che avevo tralasciato citandoti al debutto. E ho altre novità, scoperto altri porti: il viaggio è imponente. Se mi perdo, nel profondo mar dei Tirreni, spero che qualcuno mi venga a prendere.
Sabato 19 ottobre alle 21,15 correggo su di te e aggiungo altro alla Baracca. E sennò, dove?
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