Sfidando la nebbia di ieri sera un gruppo di persone è venuto al Teatro La Baracca ad ascoltare il testo di Simone Weil, a commentarlo anche insieme a Fulvio Silvestrini.
Ci siamo dati un prossimo appuntamento domenica 17 febbraio alle ore 10,30 sempre nel mio teatro.
Io proporrò di ripartire dal testo stesso di Simone Weil, se necessario rileggendo alcuni punti, perché la mia impressione è che il testo stesso della pensatrice sia stato poco commentato e riflesso.
Ho fatto un timido tentativo paragonando il concetto delle 'passioni collettive' che i partiti suscitano per la propria sopravvivenza calcandolo sull'attualità nostra delle primarie, per dimostrare che effettivamente le primarie organizzate da alcuni partiti hanno suscitato la passione collettiva di cui scrive la Weil ed è stato possibile, per certi partiti morenti, tornare in vita.
Altri non ne hanno avuto bisogno, perché hanno leader che suscitano 'passione' con il loro scendere in campo.
Non abbiamo poi parlato del fatto che la Costituzione italiana, tanto celebrata da tutti in maniera non sempre sufficientemente critica, all'articolo 49 pone i partiti come base della vita politica italiana.
Come la mettiamo?
Non è stato detto poi che alcuni partiti coalizzati in modo astuto (ieri sera si è parlato proprio di 'furbizia'), celano scientemente la parola 'partito', ma in realtà non la sostanza.
Parlano di liste civiche, ma sono notoriamente incivili.
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