mercoledì 7 dicembre 2016

La danza magra del Secolo Ventuno

Questo da poco iniziato sarà il secolo della povertà? Non intendo praticare la strada degli annunci apocalittici, non ce n'è bisogno. Non c'è alcuna apocalisse a venire, ma la realtà da osservare.
Sì, basta guardarsi attorno, ancor prima di leggere i giornali che ci dicono che nel mondo, in vari modi e modalità, i poveri aumentano ogni giorno che passa, e basta aprire gli occhi mentre cammini per la strada o vai a far la spesa; o a far riparare la tua macchina.

Stiamo diventando poveri, nonostante ci siano persone ancor più povere di noi, nell'altrove, lo sappiamo bene.
Come sappiamo bene che ci sono ancora i ricchi, sparsi un po' ovunque, e i ricchissimi, e tuttavia quante fragili certezze nelle vite opulente, quanto divertimento e spensieratezza in meno. Anche perché dall'oggi a domani può capitare che tutte le ricchezze, da tempo troppo volatili, vadano perse, e i ricchi possono finire come gli altri a tenere spento il riscaldamento di casa.  I più fortunati di noi potranno concludere la loro vita con una piccola pensione, seduti davanti a uno schermo a maledire il mondo, o a inveire contro gli altri nei social.

I soldi sono una merce rara, tanto che nemmeno in banca si trovano più, e non più soltanto le vecchiette hanno ripreso a far segnare la spesa, che pagheranno con stizza a fine mese.

Le grandi migrazioni per il mondo, le loro e le nostre, tu 'migrante' qua io 'cervello in fuga' là, ci mostrano chiaramente i segni della povertà che avanza e che diventerà, se non si muove diversamente la Storia, ancora più diffusa, estesa. O profonda.

E così mi vien da pensare che questo secolo è iniziato proprio con questa danza magra, e che non la smetterà per molto tempo.

Ma chissà che non sia anche un bene, e non parlo da cristiana e non intono Beatitudini,  ma dico che forse questi soldi mancanti ci condurranno a una Storia diversa, che magari potrà anche non essere del tutto negativa come ora appare.

Voglio dire, che non sia proprio la povertà  a spazzare via o almeno a cambiare un po', come sembra già fare, questa presuntuosa, arrogante, violenta,  ottusa, cialtrona, clientelare e nepotistica, corrotta, ladra e bugiarda, incancrenita gestione politica mondiale, che è la vera e prima causa dei nostri mali.


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