lunedì 31 agosto 2020

Montessori o dell'ostilità al genio femminile

Ogni volta mi sale il disgusto, ogni volta che celebrano la Montessori in occasione dell'anniversario di nascita, oggi, o della sua morte...La prima donna là, la prima donna qua. I bambini, la nuova pedagogia. I servizi radiofonici e televisivi; le copia-in-collate dei social, gli sceneggiati, anzi, scusate, le fiction!
Se è morta e sepolta in Olanda, se non se ne sta a Chiaravalle dove nacque, la "colpa" non è soltanto di Mussolini, che non l'amava certo, ma di un paese conformista e sfruttatore delle donne, e quindi sostanzialmente ostile al loro genio.

venerdì 28 agosto 2020

L'isola, o della non libertà

Se vai in Germania che ne so, con la tua macchina, puoi ben arrivarci in maniera anonima. Passi la frontiera, ma non è detto  che ti fermino e ti rilevino l'identità.
Se vivi o vai in un'isola, mai. Devi sempre lasciare a qualcuno gli "estremi" della tua identità. Se vai in nave, o in aereo.

Chi vive in un isola è sempre controllato, sempre tracciato.
Credo che agli isolani spetterebbe una indennità per questo, un risarcimento per questa continua lesione alla possibilità di anonimato, per l'impossibilità di vivere non tracciati.

Il vero obbiettivo della libertà, in questo mondo pandemizzato, è non lasciare tracce.

Ne è passato del tempo dall'isola di Robinson Crusoe.


giovedì 27 agosto 2020

Le piazze di Prato sono in attesa



Prato ha bellissime piazze che attendono altri tempi gente e amministratori.

Solo Piazza delle Carceri ha avuto un po' di giustizia.
Appare invece senza alcun carattere estetico Piazza del Duomo, con una illuminazione sbagliata che non mette in mostra il pergamo di Donatello, né la facciata del Duomo, né la Fontana del Papero, completamente all'oscuro. I lampioni che ne delimitano il perimetro non sono qualificabili da un punto di vista estetico - pseudo-ottocento? - né da un punto di vista della luce, perché il centro della piazza, dove appunto si trova la fontana, rimane in ombra.
Le facciate dei palazzi sono maltenute e anche da questo si capisce che vi manca una progettualità sociale ed economica.

Non parliamo del "Mercatale", una delle piazze più  grandi d'Europa a ridosso del fiume Bisenzio, totalmente "buttata là"... Anzi, a parte che per l'uso di parcheggio, l'amministrazione e la cittadinanza sembrano non sapere che farsene!
Le automobili vanno tolte, non ci sono altre soluzioni: nel passato alcuni gruppi di opposizione ne hanno chiesto la pedonalizzazione della piazza, ma poi tutti i tentativi di riqualificazione sono caduti nel vuoto, perché si teme la tenuta dei commercianti del centro storico.
In realtà avverrebbe l'opposto, ma vai a farglielo capire che riqualificazione del mondo e dell'economica locale passa anche attraverso la limitazione delle automobili!

Un po' come quando parlo dell'eliminazione di tralicci ed elettrodotti, che deturpano l'ambiente e la salute (certe zone di Prato e la Calenzano di pianura sono invasi dai giganti elettrici!), e tutti mi guardano come una matta.
Ma io lo sono diventata infatti, non ho altro modo per sopravvivere alla brutalità.

domenica 23 agosto 2020

Basta paura, occupiamoci dei problemi reali

Copio e incollo un articolo de La Nazione di stamani che invita a smetterla con il terrorismo sanitario con cui i media ci travolgono.

BASTA PAURA, occupiamoci dei problemi reali e della nostra civiltà!

«Basta allarmismi, crisi alle spalle Di nuovi casi ne avremo sempre»

Il virologo Palù: dobbiamo convivere col virus, l’epidemia è sotto controllo. Impatto clinico non grave «Il bollettino dei positivi inganna e si fa terrorismo biologico. Un secondo lockdown? Insostenibile»

di Alessandro Malpelo ROMA «Basta allarmismi». Un conto sono i soggetti che al rientro dai viaggi possono ritrasmettere il virus, e vengono fermati. Altra cosa è la sindrome da Covid-19. Perché il vero malato, quello che ha bisogno dell’ospedale, nei reparti si vede sempre meno. In questi giorni arrivano notizie assilllanti di rimbalzi, quota mille, ma i casi gravi sono rari, i nuovi positivi al tampone quasi tutti asintomatici. Strano? «Contagi ce ne saranno sempre – afferma Giorgio Palù, il più illustre virologo italiano –, dovremo convivere con questo virus con le giuste precauzioni, ma senza andare nel panico». Professor Palù, la gente sente parlare di escalation di casi positivi, e pensa che siano altrettanti malati. «Questo è sbagliato, è allarme ingiustificato. La cautela è opportuna ma in Italia sembriamo rimasti ai tempi dei Capuleti e Montecchi, divisi tra guelfi e ghibellini, negazionisti e catastrofisti. Ho l’impressione che si stia facendo del terrorismo biologico; una campagna della paura. Ci vorrebbe l’indimenticabile Umberto Eco, uno dei padri della semiologia moderna, a ricordarci il peso delle parole. Termini come morbosità o letalità hanno un significato preciso da non equivocare. Un conto è avere 5mila letti tutti occupati, la terapia intensiva sovraffollata senza respiratori. Oggi non è così». Dunque avrebbe poco senso mettere in croce la movida? «Una volta prese le giuste precauzioni, l’epidemia sotto controllo può fare il suo corso come ha sempre fatto, e questo virus può anche rinforzare il sistema immunitario. Nessuna pandemia ha mai estinto il genere umano. Guardiamo ai numeri con occhio critico. In Italia si stimava una mortalità del 13,68%, in India dell’1,2, in Russia dell’1,5, negli Usa del 3. Stiamo imparando che dobbiamo convivere con il virus. Un mondo a zero contagi è utopia». Se dovesse rivolgersi a una scolaresca, a uno di quei ragazzi rientrato dalla villeggiatura dopo essersi esposto al rischio contagio, cosa direbbe? «Gli chiederei: hai mai avuto un’influenza? Mai avuto un raffreddore? Sai quanti virus in questo momento hai nel tuo corpo, se facessi un tampone? Troveresti adenovirus, citomegalovirus, Epstein barr, Herpes 6, Herpes 7. I virus sono parte di noi, sono iscritti nel nostro genoma. Certo che dobbiamo preoccuparci dei virus patogeni che hanno fatto il salto di specie, come questo Coronavirus passato dal pipistrelli all’uomo, ma siamo anche noi che stiamo alterando il pianeta. Se facciamo bene i calcoli, oggi la mortalità è del 3,5 sui casi diagnosticati, immagino che scenderà sotto l’1. Ci sono dei pericoli, la letalità e l’infezione grave, da cinque a dieci volte superiori all’influenza, ma qui stiamo dimenticando una cosa». Cosa abbiamo trascurato? «Nel 2017 l’influenza ha fatto 700mila morti e nessuno lo ricorda. Siamo arrivati oggi a 850mila decessi con questo Sars-Cov2, che ormai è endemico, in fase discendente. L’impatto clinico è quello che è, mentre il bollettino dei casi positivi confonde le idee. Quindi, dobbiamo convivere sicuramente con questo virus, che non si estinguerà come la Sars o come la Mers, probabilmente diventerà poco più di una influenza. Al momento anche senza vaccino o antivirali specifici sappiamo come curare i casi gravi». Di cosa dovremmo preoccuparci? «Dei problemi reali della società. Un secondo lockdown sarebbe insostenibile. La salute è un valore fondamentale, ma per mantenerla occorre anche un’economia efficiente. Quando imperversava la Spagnola, cento milioni di morti, i teatri e gli istituti scolastici rimasero aperti. Ecco, da virologo vorrei dire che dobbiamo salvaguardare, oltre alla salute, anche la nostra civiltà». © RIPRODUZIONE RISERVATA

sabato 22 agosto 2020

La politica in maschera

Siamo già nel baratro culturale ed economico, ma alla politica, non sapendo come riportarci su, non riesce di meglio che porre una sola questione:  indossa-mascherina versus leva-mascherina.
O detto diversamente: a una guerra delle mascherine, o, in doppio senso, a una politica mascherata.

C'è un romanzo politico di Moravia che ne parla con qualche anticipo, nel '41: si intitola appunto La mascherata.
Quando me lo fecero leggere non potevo capire, i tempi non erano maturi, e nemmeno io.

Naturalmente, riguardo alle maschere italiane, consiglio di non dimenticare Pirandello, che con Maschere Nude ci offre il miglior repertorio.


venerdì 21 agosto 2020

Babooshka


She wanted to test her husband
She knew exactly what to do
A pseudonym to fool him
She couldn't have made a worse move
She sent him scented letters
And he received them with a strange delight
Just like his wife
But how she was before the tears
And how she was before the years flew by
And how she was when she was beautiful
She signed the letter
All yours
Babooshka, Babooshka, Babooshka-ya-ya!
All yours
Babooshka, Babooshka, Babooshka-ya-ya!
She wanted to take it further
So she arranged a place to go
To see if he
Would fall for her incognito
And when he laid eyes on her
He got the feeling they had met before
Uncanny how she
Reminds him of his little lady
Capacity to give him all he needs
Just like his wife before she freezed on him
Just

giovedì 20 agosto 2020

Vittoria Eterna 1: la bambola chiede il voto

E così la bambola chiede il voto per le prossime Arreggionali.
Piacente e sicura di sé, bella come tutti i candidati del mondo ( ormai è chiaro, sono eletti o scelti solo i più belli, vedi il nostro Appresidente o in Spagna il Primo Ministro Torero Olé o la bellissima americana bruna alternativa oppositiva), nella passata legislatura la sua attività è consistita nel mandare e-mail informative su presunti finanziamenti che i sudditi avrebbero potuto chiedere alla Sua Entità Arreggionale. Si è specializzata in questo.  Va a scovare anche chi non ha Smartphone o viva in un primitivismo perenne come me. E' brava. Alla bisogna la candidata utilizza anche il vecchio sms per i pochi resistenti telefoni contadini.
Lei sa che vincerà. Loro sanno che vinceranno sempre. Per cui non capisco perché mi chieda il voto.
Noi non riusciremo a vedere fino in fondo la loro eterna vittoria, perché ci estingueremo prima.
Che fine faremo? Noi appunto a finire. Loro no, mai.

mercoledì 19 agosto 2020

Prato: Lorca è da correggere

Cadeva ieri l'anniversario del brutale assassinio di Federico Garcia Lorca. Approfitto per ricordare che a Prato il nome di Lorca sul cartello della via a lui intitolata (zona Vergaio) è sbagliato: infatti vi si legge C.Lorca.
Sveglia, correggete!

lunedì 17 agosto 2020

Stagione 2020 al Teatro La Baracca




Sabato 12 settembre, alle ore 11, inaugurando il Pereto rinnovato, presento i prossimi spettacoli e attività del Teatro La Baracca. Ingresso libero.

sabato 15 agosto 2020

Chi sono gli amici

Chi sono gli amici?

In fondo quelli che soffrono 

delle tue stesse difficoltà.

E ormai sono tanti.

In questo senso davvero posso dire

di avere tanti amici.

Basta lagnarsi,

qui c'è una folla

su questa pista scura.

L'epoca barbara

non deve intimidirci,

l'opera deve essere

ancora creata.


venerdì 14 agosto 2020

Caro Fulvio, basta col leggere il Corriere della Sera

 Caro Fulvio,

so che ti darò un dispiacere, ma ho deciso di non leggere più il Corriere della Sera.

E' diventato un giornale soffocante che tratta in gran parte e solo la questione del Covid. In maniera terroristica! Ora, dato che Urbano Cairo ha dichiarato apertamente che con il Covid si fanno affari, direi che si può sospettare che questa sia la sola linea editoriale: fare affari con la pandemia. E quindi più se ne parla, più si fanno affari.

Certamente anche altri giornali terrorizzano con lo stesso argomento, riempiendone di paginate l'edizione quotidiana, ma a me sembra che il Corriere con più tenacia e convinzione. O comunque intanto comincio da questo. 

Basta. Ritornerò a spelluzzicare il giornale quando sarà cambiata la linea editoriale.

A presto, e alla nostra prossima telefonata di commenti su quello che scrivono i giornalisti.

M.


lunedì 10 agosto 2020

Chiosettina sulla scomparsa del monumento di Federico II a Prato

Son quisquilie, lo so. Ma il monumento che Bolano ha fatto per Federico II a Prato, scomparso da diversi giorni, si troverebbe nei magazzini comunali a seguito di un incidente che l'avrebbe buttato a terra (il monumento si trova sulla Tangenziale di Prato, anzi, si trovava).

E questo, chi lo sa, a chi si è detto? A un amico di partito, come se fosse un assessore, come se fosse un non so chi. E questo signore ha informato un altro che ha detto a me. Non si informa la cittadinanza con un comunicato!

E andrà lui, l'amico di partito, e non un altro, a sincerarsi in che condizioni sta il monumento di vetro. E poi ci dirà eccetera eccetera.

Un modo di fare misterioso, un po' subdolo, "traverso". 

Son quisquilie, lo so. Non oso immaginare cosa accada per le questioni importanti, quanti amici di partito ci vogliano per affrontarle.



sabato 1 agosto 2020

Gonfienti archeologica: inizio lavori senza fine


Appare un cartello, sulla facciata dell'ingresso di Gonfienti, come una locandina mal scritta per uno spettacolo di pochi personaggi: iniziano i lavori per la sistemazione dell'area archeologica. Iniziano, ma non finiscono, perché la data di fine lavori non c'è.

Sempre aleggia il mistero sulle aree archeologiche, come in un film, una rappresentazione definitiva e appunto senza fine, eterna, del potere: nessun comunicato, nessuna informazione ai cittadini, che devono solo tacere, aspettare, non sollevare polveroni (come anche nel caso dello smarrimento del monumento a Federico II di Bolano, qui nella città lanosa, che si troverebbe in un posto lanuto...sicuro voglio dire, ma non si sa dove..."Non fare domande, porca miseria, occupati del teatro e basta!"). 
Misteri ovunque, misteri fitti fitti, fritti fritti e rifritti...E qualche caramella pre-elettorale.

(Foto di Franco Focosi).

Orto-Pereto del Teatro La Baracca in fiore

"Amo il teatro perché si arriva alla verità smascherando il falso; mentre nella realtà si arriva alla falsità smascherando la verità&qu...