sabato 30 dicembre 2023

2023, anno da record alla Baracca

Queste sono le opere teatrali che abbiamo presentato: nel 2023 alla Baracca, e senza un centesimo di finanziamento pubblico: 15 opere teatrali, di cui 8 debutti. Un record.

E con in mezzo l'alluvione di novembre!

Ce lo meritiamo un premio? Ce lo daremo noi stessi, domani sera,  31 dicembre con un altro debutto L'AMORE PIPPO. 

Presto scriverò qui il programma dei nuovi spettacoli, e questa volta ci saranno anche ospiti!

Grazie a tutti gli spettatori che ci seguono.

SPUGLIAMI (debutto)

HO VISTO LE STELLE (debutto, insieme a Nicoletta Zignani)

LA MISANDRA (debutto)

LA BROCCA ROTTA (ripresa)

LA TOSCANINA (ripresa)

FRANCESCO CARLETTI, Storie di un negriero fiorentino (debutto)

SON CAVOLI MIEI, Confessioni di un'ortolana (ripresa, ma debutto come opera teatrale)

QUATTRO GATTI PER QUATTRO CANI (debutto, con il gruppo di teatro della Baracca)

CONTRODIVA, Appuntamento con Clara Calamai (ripresa)

TI RICORDI DELLA VITA, Dialogo impossibile fra Roberto Giovannini e Sibilla Aleramo (debutto)

IL BIGNAMINO DELLE DONNE (ripresa)

CUORI DI DONNA (ripresa)

L'INFANZIA NEGATA DEI CELESTINI (ripresa del 19o anno,  e III edizione del libro omonimo)

LA POLDA (debutto)

L'AMORE PIPPO (debutto).

P.S. Abbiamo anche dedicato una serata a Fulvio Silvestrini, dal titolo L'EMEROTECA DI FULVIO. Noi non lo dimentichiamo.



venerdì 29 dicembre 2023

L'Amore Pippo vi aspetta

 


Noi siamo pronti. Alla Baracca finiamo il vecchio e iniziamo il nuovo anno con qualcosa di diverso, emozionante, con quello che una volta era la cosa più importante: l'amore. 

L'AMORE PIPPO vi aspetta, e vi sorprenderà.

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Al Teatro La Baracca via Virginia Frosini 8

L'AMORE PIPPO

di e con Maila Ermini

e con Gianfelice D'Accolti

Durata 1 h e 10' circa. Inizio spettacolo 21,45.

Segue mix salato e dolce di qualità con spumanti.

teatrolabaracca@gmail.com


mercoledì 27 dicembre 2023

La Polda, com'è andata, e novità

Non avete visto La Polda, non avete ascoltato le sue fiabe? Male! Lo spettacolo è andato benissimo, ma potrete rimediare, perché la Polda torna molto presto.
Ora tocca all'AMORE PIPPO.
Vi aspettiamo alla Baracca per un 31 dicembre, nello stile semplice e alternativo del teatro. Con cose buone da mangiare.
Il 31 dicembre sveleremo anche il ricco programma del nuovo anno; e nel 2024, dopo tanto tempo, avremo anche ospiti...
Più ci vogliono abbattere, più ci rafforziamo.


venerdì 22 dicembre 2023

Pippo e Polda


Agli amici che verranno alla Baracca per il 31 dicembre a vedere la commedia L'Amore Pippo e a festeggiare con noi sveleremo in anteprima il programma degli spettacoli alla Baracca dei primi mesi del 2024.

Poi naturalmente mangeremo e berremo cose buone e alla fine sorteggeremo anche un biglietto gratuito per l'anno nuovo. 

Per prenotare c'è tempo fino al 29 dicembre.

Non dimenticate poi di venire alla Baracca per vedere La Polda, che è per bambini ma non meno per grandi, il 26 dicembre alle ore 17. Le fiabe,  inizierò con quelle toscane, sono credo imperdibili in questi tempi.

Se Santa Pupa ci assiste, anche per l'estate avremo belle novità.

Noi vivissimi alla Baracca con ottimo umore verso il 2024.


Per chiedere informazioni e prenotare noi usiamo la mail, teatrolabaracca@gmail.com, non siamo su whatsapp.

C'è anche un telefono, oltre il mio, che è 3487046645.

Ricordo che la terza edizione del libro  L'Infanzia negata dei Celestini si vende solo alla Baracca. In questi giorni a teatro ci trovate più o meno sempre, basta avvisare.




mercoledì 20 dicembre 2023

Per avere il libro L'Infanzia Negata dei Celestini (terza edizione)


Dopo Natale effettuerò un altro invio del libro sui celestini. Chi abita fuori Prato può scrivere a teatrolabaracca@gmail.com indicando l'indirizzo.

Sulla data della prossima presentazione, di cui alcuni di voi continuano a chiedere, vi informerò presto con la prossima programmazione alla Baracca e che partirà dopo Befana 2024.

Il 2024 è un anno importante per il mio viaggio a ritroso nei celestini, perché esattamente 20 anni fa, nel 2004 debuttai con lo spettacolo: allora l'argomento era un tabu assoluto in città e nessuno mai ne aveva parlato pubblicamente.

Non me l'hanno mai perdonata: non solo per fanatismo, ma anche per invidia, rabbia per essere arrivata prima di altri a parlarne. E ancora oggi è così.

Ma in serbo ho ancora sorprese, e non mi faccio intimidire.

martedì 19 dicembre 2023

L'amore Pippo e la Polda


Ricordo che per lo spettacolo del 31 dicembre L'AMORE PIPPO il giorno limite per la prenotazione è il 29 dicembre. Per chi non può passare a prendere il biglietto, potrà pagare con bonifico bancario.

L'Amore Pippo è una commedia sui generis, che ha avuto origine dal ritrovamento di un vecchio quaderno abbandonato durante l'alluvione di Prato all'inizio del passato novembre. Dopo lo spettacolo ci sarà il consueto nostro brindisi...e quindi, per chi ci conosce, sa già a cosa va incontro!

Anche per LA POLDA del 26 dicembre ore 17 si può prenotare, lo spettacolo è confermato. Si raccontano fiabe toscane, anche originali, credo gustosissimo davvero per tutti.

Per chiedere informazioni e prenotare scrivere a teatrolabaracca@gmail.com

lunedì 18 dicembre 2023

Com'è andata L'Infanzia Negata dei Celestini 2023

Lo spettacolo dei celestini 2023 è stato un po' diverso dal solito, come avevo annunciato, sia per il resoconto che ho fatto delle vicende legate allo spettacolo dal suo debutto nel 2004 e all'incontro con i molti celestini, sia per la lettura di un passo delle testimonianze lasciatemi dal maestro che a suo tempo presentò la denuncia, e che sono contenute nella terza edizione pubblicata a mie spese.

A soli due giorni di distanza alcune persone mi hanno chiesto non solo del libro, ma anche di un'altra possibile replica; alcuni erano malati e impossibilitati a venire sabato scorso.

Dunque ho deciso di replicarlo a breve (e dirò presto quando) ma, come avevo già immaginato avvicinandosi il ventesimo anno dal debutto, facendogli assumere se possibile un afflato più corale con l'aiuto dei miei allievi che intendo coinvolgere, e proprio sulla base del tema del corso che stiamo svolgendo quest'anno.

L'obbiettivo è comunque presentare lo spettacolo in modo nuovo, tanto che, chi verrà è come se, nella forma, lo vedesse per la prima volta. E anche parzialmente nel contenuto, ché presenterò alcune cose originali; infatti, come ho spiegato in parte durante lo spettacolo, all'inizio non doveva essere una narrazione dei fatti, ma un vero e proprio spettacolo teatrale.

Nel prossimo incontro poi spero di avere la possibilità di precisare alcuni aspetti della nuova edizione che ho tralasciato per mancanza di tempo.

Sabato passato non erano presenti ex-celestini, ma figli o loro parenti; e comunque da diversi giorni sono oggetto di continue telefonate da parte di alcuni di loro che vivono ormai lontani da Prato.

Lo spettacolo è durato due ore e non ha avuto luogo il solito dibattito, per cui qualcuno ha scritto commenti che ricopio qui.


Commenti:

Prima volta: molto brava. Conosco la storia. Portavano da piccolo nel piazzale i miei genitori a vedere i celestini. (L.Coppini).

Continua così, brava Maila. (F.Meucci).

Non conoscevo. Complimenti per il coraggio.

Bello e interessante l'intreccio politico-reazionario e massonico post-fascista.



Nella foto, che non può essere riprodotta, un ex-celestino mi mostra Prato come si vedeva dal Rifugio nel 1960.

Prato: Visitazione sì, reperti di Gonfienti no

A Prato sono stati rapidissimi a decidere di appropriarsi della Visitazione del Pontormo che si trova a Carmignano e a portarla in destinazione finale a Palazzo Pretorio. Ma non hanno voluto portare un reperto di Gonfienti, il cui museo è ormai sepolto alla Tinaia di Villa Strozzi a Campi Bisenzio. Se ne avessero portati una manciatina, così tanto per darci il contentino, probabilmente si sarebbero salvati in parte dall'alluvione che ha travolto Villa Montalvo a Campi Bisenzio, dove le preziose cassettone era stata allocate e dimenticate. E che si dice siano state travolte dal fango. 

Io la domandina al riguardo l'avevo già fatta qualche giorno fa, seppur riferendomi a possibili danni in specifico al museo etrusco a Campi; ma fa lo stesso, del danno, e della beffa come qualcuno dice, ai reperti qui o là nessuno ne parla.

giovedì 14 dicembre 2023

Celestini 19

Sono al 19o anno di repliche fe L'Infanzia Negata dei Celestini, con la III edizione del libro con nuovi documenti.

Sabato 16 dicembre sarà una serata un po' diversa dalle altre, e oltre a presentare il libro e allo spettacolo in sé, racconterò alcuni particolari di questi anni, gli incontri avuti con i celestini, e non solo, le reazioni allo spettacolo stesso negli anni.

Se non avessi avuto a disposizione il piccolo spazio, La Baracca, chissà quando sarebbe tornata alla città questa triste vicenda che nessuno voleva farmi rappresentare.

Come il Laris Pulenas a causa di Gonfienti, come il Dramma intorno ai concubini di Prato...

E pensare che ci sono amministratori e politici locali che questo mio spettacolo non l'hanno mai voluto vedere, che si sono sempre schifati a entrare dentro il piccolo teatro!

Cosa che si è puntualmente ripetuta qualche giorno fa anche per lo spettacolo sul sindaco Giovannini (Ti ricordi della vita?), oltre che con gli altri. Invece a commemorare gli artisti defunti, eh sì, ci vanno eccome, quelli non danno più fastidio, erano scomodi; e così a buon mercato, facendo i fighetti compunti, si possono fregiare anche loro del titolo di amministratore controcorrente. Falsi come i soldi del Monopoli.



Fiaba è donna

Alcuni genitori mi chiedono a che fascia d'età, a chi è rivolto, per chi
è ecc. lo spettacolo della Polda, che racconta fiabe e storie toscane che presenterò il 26 dicembre alla Baracca.

Prima di tutto è per me. Poi certamente per i bambini, e anche per i grandi.

Oggi raccontare vecchie fiabe o crearne di nuove è un piccolo atto politico sovversivo, piccola bomba del mondo immaginale messa in quello reale stagnante. 

Per questo vanno assolutamente raccontate, anche ai grandi, anzi forse soprattutto a loro.

Fino ai tempi di mia nonna, prima della II Guerra Mondiale, erano soprattutto le donne che le inventavano, anonime, e che le raccontavano. I maschietti se ne appropriavano e ci mettevano la firma, come nel caso dei Fratelloni Grimm, che ci fecero soldi e diventarono famosi. 

Lo stesso Gerardo Nerucci non fece altro che rielaborare le novelle che gli raccontavano per puro piacere le donne del Montale Pistoiese. E fu ancora un altro uomo, Italo Calvino, a propinarcele tutte quante ben scritte lasciandole per sempre nella letteratura italiana.

Ma, e lo dicono i redattori stessi, soprattutto le donne sono autrici di fiabe.

E ora, con l'avvento delle inutili panchine rosse e della tristissima schwa, le donne, che continuano a essere sfruttate nella cura domestica generale, e fuori nei lavori e nella politica degli altri con la benedizione dall'alto, ma sempre picchiate e tolte di mezzo se ribelli e in cerca di libertà, hanno abbandonato questa usanza, che invece è una grande occasione di riscatto.

Oltre a qualche vecchia fiaba toscana, che ormai son diventate italiane, ne presenterò di "nuove", mai raccontate. 

Narrare è un'arte gustosa ma difficile; e lo sforzo si fa volentieri anche per contrasto al destino di morte che qualcuno sogna o vorrebbe segnare per la nostra bellissima lingua.



martedì 12 dicembre 2023

I superati


Noi siamo i superati

quelli che mai arrivati

perché son già passati.

Evviva i superati!

Noi fummo superati

dal tempo dei vagiti

e quindi abituati

a essere snobbati!

Noi siamo fuor del tempo

a noi lo spazio è tolto

non c'è arrampicatore

è stato bell'e morto.

Evviva i superati

quelli che non c'è moda

quelli che non c'è cosa

che ci s'attacchi al culo

siam fòri dalla broda

per ciò, sì, ben riposa,

per ciò, sì, vaffan---lo!


(Sopra la Polda cantante col cappello delle feste. La canzone è sua).

venerdì 8 dicembre 2023

Se venite alla Baracca

La Polda

Aggiungo qui alcune indicazioni per gli spettacoli di dicembre alla Baracca (via Virginia Frosini 8 Prato):

per lo spettacolo e la presentazione della terza edizione del libro, L'INFANZIA NEGATA DEI CELESTINI di sabato 16 dicembre, ore 21 puntuali, consiglio di prenotare assolutamente. L'ingresso 15 euro. Il libro costa 20. L'unica promozione è questa: 1 libro più 1 biglietto, 30 euro. 

Per lo spettacolo di fiabe e storie popolari toscane POLDA Micanora,  Strefana Parlatora: lo spettacolo è per tutti, ragazzi e famiglie. La prenotazione è consigliata. Il costo dei biglietti: ragazzi 6 euro, adulti 8 Promozione: 2 adulti+2 ragazzi: 25 euro.

Per la commedia del 31 dicembre, L'AMORE PIPPO, è obbligatoria la prenotazione entro il 29 dicembre. Il biglietto, comprensivo di spettacolo e brindisi (e lo sapete che i nostri brindisi non sono ini ini e ci sono sempre cose buone da mangiare...).

Per prenotare potete scrivere a teatrolabaracca@gmail.com oppure telefonare a me, per chi ha il mio numero, o ancora al 348 704 6645.

Se venite alla Baracca sostenete la cultura originale e indipendente.



martedì 5 dicembre 2023

Natale 2023 alla Baracca

Questo è il programma, davvero ricco, per il prossimo Natale alla Baracca. Che sia di buon auspicio.  Si può già prenotare; anzi per lo spettacolo sui celestini, vi consiglio di farlo subito

Vi aspettiamo!

(Attenzione agli orari!)


Sabato 16 dicembre ore 21

L'INFANZIA NEGATA DEI CELESTINI

Spettacolo e presentazione della terza edizione del libro

di Maila Ermini

Sarà uno spettacolo un po' diverso da quello che presento ogni anno: aggiungerò dettagli e curiosità sulla ricerca dei nuovi documenti pubblicati (che hanno portato alla III edizione del libro stesso) e  sull'incontro con persone protagoniste della triste vicenda dei celestini finora sconosciute. E, oltre a raccontarne come ogni volta le fasi salienti, presenterò anche brevemente una memoria dello spettacolo, perché esso stesso ha costituito uno scandalo.

La terza edizione del libro contiene, oltre al Libro Bianco, già presente nella II edizione di cinque anni fa, la trascrizione delle dichiarazioni di alcuni piccoli celestini che portarono al processo, e l'intervista al Maestro Manetti che presentò la famosa denuncia. E anche alcune foto, queste non presenti prima. E' già disponibile e si può acquistare direttamente alla Baracca o, facendone richiesta, via posta.

Biglietto: 15 euro.  

Chi volesse acquistare il libro sui celestini in occasione dello spettacolo: libro più spettacolo 30 euro.

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26 dicembre 2023 ore 17

Serata speciale per bambini e famiglie

LA POLDA 

(POLDA MICANORASTREFANA PARLATORA)






La strega-befana Polda racconta fiabe e storie toscane; vecchie nuove e di dimane! Uno spettacolo per tutti, che ci riporta al nostro folclore senza dimenticare qualche novità. Divertimento assicurato con finale a sorpresa!

Ragazzi 6 euro, adulti 8

Promozione: 2 adulti+2 ragazzi: 25 euro.

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Domenica 31 dicembre 2023, ore 21,45

L'AMORE PIPPO


di e con Maila Ermini e Gianfelice D'Accolti

Il programma per questo ultimo giorno dell'anno era diverso. Ma l'alluvione, che ci ha colpito duramente, ha operato anche un piccolo miracolo, facendo apparire dal passato e togliendo dall'oblio un documento di alcuni anni fa, ormai confuso nella melma di questi giorni fra i mucchi di immondizia accatastata, e che casualmente abbiamo recuperato!...Abbiamo scoperto una storia d'amore, a tratti comica e strampalata, di alcuni anni fa, che non possiamo non condividere per stupire e divertire i nostri spettatori.

Seguirà spumante e dolce per festeggiare il nuovo anno.

Biglietto: 25 euro.

 

 

Teatro La Baracca Via Virginia Frosini 8

59100 Prato.

teatrolabaracca@gmail.com  telefono 348 704 6645, oppure il mio.


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domenica 3 dicembre 2023

Controdiva al Terminale

 




Lunedì 4 dicembre ore 21 al Cinema Terminale di Prato, nella serata dedicata a Clara Calamai, presento un estratto di Controdiva, Appuntamento con Clara Calamai.

venerdì 1 dicembre 2023

L'intolleranza dei tolleranti

Il 22 di dicembre credo inaugurano una piccola Biblioteca Comunale a Casale, a Prato, adiacente alla scuola elementare.

Non ho ricevuto alcun invito. Né lo riceverò. Dice: ma come, avresti dovuto?

Certo. L'amministrazione, se fosse come dovrebbe, anche nella persona del presidente del consiglio comunale che abita davanti, avrebbe dovuto subito coinvolgere il mio piccolo teatro, la Baracca, che vive e resiste, come sul giornale dicevano ieri, da molti anni nella frazione e che, a costo zero per la comunità, anima culturalmente la zona e non solo.

Ma non lo fa; e non perché non ha soldi o altro, ma perché non lo amano, non lo vogliono.

Ne farebbero a meno volentieri. E infatti gli amministratori non ci vengono mai. E l'hanno dimostrato anche durante le varie repliche dello spettacolo su un ex sindaco di Prato, Giovannini!

Non vogliono intavolare le cosiddette sinergie con uno spazio autonomo. 

E' così, che con l'indifferenza e il disprezzo sordo e contagioso spesso si riesce a far morire gli spazi liberi.

La cultura, di cui alcuni mostrano di avere solo idee vaghe e confuse e che non frequentano se non ha certo marchio, è solo quella che decidono loro, e chi non è del partito o di area, sta fuori dal giro che conta. Non sono capaci di gestire le opposizioni, le critiche, il dissenso, vitale nella democrazia.

Compiono il solito sbaglio di sempre.

E' l'intolleranza degli intolleranti di cui parla Pasolini.

giovedì 30 novembre 2023

La Baracca che resiste



Grazie alla Nazione per questo articolo di oggi, che illustra l'attività teatrale del prossimo mese di dicembre alla Baracca.

Per un teatro autonomo è difficile resistere. Anzi, è impossibile. Se penso a quando tornai a Prato da Roma, all'inizio degli anni '90, alle piccole e grandi compagnie di teatro che c'erano in zona, ai luoghi di cultura, allora le circoscrizioni organizzavano anche attività culturali, ecco, il paragone mostra una caporetto culturale presente e assoluta.

D'altronde anche La Baracca ha subìto dei colpi, uno forte è stato quello di vedersi togliere la qualifica di "Piccolo Teatro della Toscana", che ci era stato attribuito quando era viva un'altra politica culturale, quella di Sipario Aperto e della cultura dal basso,  alla cui definizione in parte aveva contribuito anche Fulvio Silvestrini (a proposito: ma non dovevano intitolargli l'emeroteca della biblioteca comunale?), e che dopo pochi anni hanno tolto quando è venuta di modo la comoda idea della cultura-azienda, oggi anch'essa fallita, delle Residenze Teatrali.

"Danno per poi levare del tutto",  diceva Cesarina Foresti, la cara amica sindaco di Arzergrande, in quel di Padova.

Così molte piccole autonome realtà culturali sono scomparse, sono svanite nel nulla e definitivamente a partire dall'inizio del nuovo secolo: in parte a causa dell'evoluzione tecnologica, che sviluppando lo spettacolo diffuso, ha reso ancor più superfluo andare a teatro e a cinema;  in parte a causa della decadenza dei grandi partiti storici del '900 italiano, a cui certe realtà erano legate in vario modo.

I movimenti che poi sono nati, come il M5S, anche quello ormai al capolinea, e  che dovevano aprire i parlamenti come scatolette di tonno, non si sono occupati se non marginalmente degli aspetti culturali del nostro paese.

La Baracca,  periferica e povera e scomoda, sopravvive solo con il nostro lavoro, perché gli incassi servono in gran parte a sostenere lo spazio stesso: non posso più pagare le compagnie come potevo fare fino al 2007/2008 in maniera dignitosa, ma si cerca di fare il possibile per far vivere questo teatro-laboratorio, e non solo per il mio lavoro di ricerca e sperimentazione.

Due parole su Cuori di donna, che vive dal 2003la formula dello spettacolo, semplicissimo, è stata copiata da alcuni teatranti. Vecchia storia, e misera. Anche per queste bassezze,  povertà morali e artistiche, il teatro, come ancora diceva Cesarina a cui dedico questa recita, è andato a ramengo.

martedì 28 novembre 2023

Cuori di donna, che non vuol morire



Ci sono spettacoli che nascono e muoiono, hanno la loro stagione; altri che non vogliono morire.

Continua a vivere e si rinnova da vent'anni CUORI DI DONNA, testimonianze di donne italiane, che porto a giro ancora per l'Italia e che presenterò alla Baracca sabato 2 dicembre ore 21,15.



giovedì 23 novembre 2023

La donna si ribella

 


Sì, ma quando? Dobbiamo sempre e ancora aspettare qualcuno che ce lo dica?...

(Questo è l'inizio di una testimonianza di "Cuori di donna" di non molto tempo fa, molto dura e spregiudicata, che chissà perché ho tenuto da parte; questa volta no).

martedì 21 novembre 2023

Pubblicata la terza edizione de L'infanzia negata dei Celestini



La terza edizione de L'infanzia negata dei celestini è pubblicata e disponibile in copie limitate.

L'ho pubblicata a mie spese, come è stato anche per la seconda edizione.  Questa terza è composta da160 pagine che includono fotografie e nuovi documenti.  E' stato un onere gravoso, ma necessario.

La presentazione ufficiale avverrà in occasione dello spettacolo il 16 dicembre 2023, sempre alla Baracca.

Per adesso si acquista solo a teatro, costa 20 euro e, chi vuole, può già prenotarla.

Coloro che verranno a vedere lo spettacolo potranno acquistare il libro a un costo ridotto; come la volta precedente ci sarà la formula spettacolo+libro, su cui darò presto maggiori informazioni.

A chi abita lontano si può inviare, e per questo deve scrivere a teatrolabaracca@gmail.com...

Non vi lasciate fuorviare: tutti questi dati tecnici nascondono ma in realtà rivelano, oltre che un gran daffare, una grande emozione. 


lunedì 20 novembre 2023

Programma di dicembre 2023 alla Baracca





La recente alluvione di Prato del 3 novembre e i nostri giri teatrali in altre regioni hanno in parte cambiato il programma previsto alla Baracca. Questo è il nuovo programma.


Sabato 2 dicembre ore 21,15

CUORI DI DONNA

Testimonianze di donne italiane 

Uno spettacolo che porto in giro in tutta Italia da vent'anni, ora con nuove testimonianze.

Racconto nato dalle testimonianze di donne intervistate negli anni che rappresenta la vita interiore di ciascuna. Ogni personaggio racconta la propria esperienza mettendo in luce anche l’esistenza non conosciuta e il non detto, in un vortice ora drammatico ora comico, com'è la vita.


Sabato 16 dicembre ore 21,15

L'INFANZIA NEGATA DEI CELESTINI

Spettacolo e presentazione della terza edizione del libro

Sarà una serata un po' diversa da quella che faccio ogni anno, con dettagli e curiosità sulla ricerca di nuovi documenti (che hanno portato alla III edizione del libro stesso) e l'incontro con persone protagoniste della triste vicenda dei celestini finora sconosciute. E, oltre a raccontarne come ogni volta le fasi salienti, presenterò anche brevemente una memoria dello spettacolo, perché esso stesso ha costituito uno scandalo.. 

Il libro contiene, oltre al Libro Bianco, già presente nella II edizione di cinque anni fa, la trascrizione delle dichiarazioni di alcuni piccoli celestini che portarono al processo, e l'intervista al Maestro Manetti che presentò la famosa denuncia. E anche alcune foto, queste non presenti prima. E' già disponibile e si può acquistare direttamente alla Baracca o, facendone richiesta, via posta.


Domenica 31 dicembre 2023, ore 22

L'AMORE PIPPO

Da un quaderno ritrovato durante l'alluvione di Prato

Il programma per questo ultimo giorno dell'anno era diverso. Ma l'alluvione, che ci ha colpito duramente, ha operato anche un piccolo miracolo, facendo apparire dal passato e togliendo dall'oblio un documento di alcuni anni fa, ormai confuso nella melma di questi giorni fra i mucchi di immondizia accatastata, e che racconta di una insolita, divertente e strampalata storia d'amore di alcuni anni fa, che non possiamo non condividere per stupire e divertire i nostri spettatori. (Chi avrebbe mai pensato che i toscani fossero così, ohi ohi, romantici?). 

Segue spumante e dolce per festeggiare il nuovo anno.



C'è ancora domani, ma è rimandato: anzi demandato!

Ho visto il film, record di incassi, C'è ancora domani.

Tratta il tema della violenza contro le donne,  con  certi momenti di originalità strutturale e registica, e in certi punti mi sembrava proprio di rivivere le scene di violenza, le botte di qualche mio parente alla consorte di cui sono stata diretta testimone...

Nonostante il tema trattato, ho trovato il film conformista.  In particolare nei personaggi, disegnati nel solco della tradizione italiana della commedia.

Il marito, in primis. Troppo mostro e monolitico,  senza sfumature, ottuso e brutale. Gli uomini che picchiano e ammazzano le donne sono davvero così? Erano così? Solo in parte. Io ne ho conosciuti diversi, come ho detto, li ho visti proprio, sono stata una testimone. 

Vedendo il marito si sa subito da che parte si deve stare, e se anche c'è violenza brutale poi alla fine è senza vero dramma.  Del passato della sua vita interiore dell'uomo non si sa niente, tranne che ha fatto due guerre, e che quindi conosce solo il linguaggio della violenza.

I figli maschi, sono rappresentati sempre nello stesso modo, discoli e discoli che si rincorrono per casa e dicono le parolacce, che non reagiscono quando il padre picchia la madre. Qui è tutto buttato in schema commedia, anche se c'è la violenza.

La figlia sembra una protofemminista, ma poi è sul punto di farsi infinocchiare dallo stesso maschietto sorridente e possidente, il quale  mira a diventare proprietario, dominus della femmina (tanto per cambiare!) e a perpetuare la violenza eccetera, e che  lei poi compiange disperatamente quando non può più sposarlo.  Il fidanzato è il mostro prima del matrimonio, che si mostra buono prima dell'affare da fare.

E ancora, conformista e già visto, il coro delle donne del cortile, quelle amiche e quella ostile, con l'immancabile rissa fra donne, nella più scontata tradizione romanesca. Per non parlare del marcantonio buono e affidabile, quello è proprio uscito dalla commedia italiana senza alcun passaggio intermedio...

E la famiglia del fidanzato? Delineati tutti con l'accetta comica.

Ma è poi col nero americano che si ha l'apoteosi della piacioneria: il bel ragazzo si mostra sensibile verso la donna di cui capisce le violenze subite, ma questa sua consapevolezza è davvero assurda e non filologica, è una strizzatina d'occhi, è una carezza e un bel sorriso agli americani occupanti che regalavano la cioccolata (è vero, mia madre bambina fu operata da loro per un ascesso e la sommersero di barrette di cioccolata...). Il giovane americano addirittura arriva a compiere una violenza come ricompensa alla protagonista per avergli ritrovato una fotografia dove è ritratta la sua famiglia al completo composta da mammut babbut e figliut! 

C'è una violenza cattiva, quella del marito, e c'è una violenza buona, quella che libera, quella americana.

Il film è favolistico e conformista nel finale, soprattutto:  la protagonista, che scappa non per andare a finire con un altro uomo, che probabilmente l'avrebbe picchiata anche lui, ma per andare a votare per la prima volta, finalmente. Perché, donne! la scappatoia è nella democrazia, nel voto. Come si diceva una volta: nel collettivo.

E sarebbe questo il colpo di scena,  con diverse incongruenze e stiracchiato per farlo tornare: lei trionfante che viene difesa dalla massa delle donne contro il marito che stava per picchiarla perché...era scappata per votare!

Uno dei momenti fondamentali della Storia italiana è trasformato in puro osanna verso status quo. Qui il domani è rimandato e soprattutto demandato!

Sulle canzonette inserite non voglio commentare, ho troppa stima per Lucio Dalla.

Molto più efficace nella denuncia della condizione della donna fu il film Una giornata particolare di Ettore Scola: la Antonietta Tiberi interpretata da Sofia Loren subisce le violenze e le umiliazioni del marito; lo scarto dal Fascismo, che istituzionalizza la sua schiavitù; e il rifiuto di un uomo, di cui si innamora, ma che non ricambia il suo sentimento: è l'omosessuale anche lui vittima di pregiudizi e persecuzione.


giovedì 16 novembre 2023

Torna Il Bignamino delle Donne

Sabato 18 novembre ore 21,15 alla Baracca torno con un classico comico, Il Bignamino delle Donne.

Questo perché lo porto in giro in questi giorni, e anche perché l'idea è, ogni tanto, ripresentare un'opera del repertorio.

Del Bignamino, alla Baracca, non ci sarà replica.

Prenotate, consiglio.



martedì 14 novembre 2023

Suor Luisa e i Celestini

Stanotte ho sognato suor Luisa, quella suora vestita di nero che, quando ero bambina, mi picchiava.

Lei per me è legata ai celestini.

Come già scrissi e ho detto alcune volte, volli ricostruire la vicenda dei Celestini perché all'Istituto di Santa Caterina di Prato, dove insegnava suor Luisa, avevo subito vere e proprie torture, ma non si trovava alcun documento, nessuna storia.

Ma dei Celestini sì. C'era stato un processo. Volli raccontare quella storia, perché era documentata e similissima a quella che avevo vissuto io. E che ugualmente ricordavo bene.

A Santa Caterina di Prato frequentai l'asilo e lì rimasi fino alla seconda elementare. L'Istituto era capeggiato da Suor Luisa, almeno così io mi ricordo, la quale nemmeno possedeva il diploma magistrale come seppi poi e pure insegnava, e da lei in particolare subii le stesse violenze dei poveri Celestini. Ho ricordato diverse volte quegli episodi con mia cugina Rossella, anche lei con me in quell'Istituto negli stessi giorni della fine degli anni '60, perché volevo essere sicura di non ricordare male, o venire accusata di essermi inventata tutto.

Io ero e sono mancina, e fui letteralmente torturata, rinchiusa diverse volte in uno stanzino al buio perché non riuscivo a scrivere con la destra - poi ci son riuscita -, a cucire e ricamare e mangiare con la destra - quello invece e tutto il resto è rimasto mancino, e anche lo scrivere, mancina mancina! -, o bacchettata per aver sbagliato una sottrazione, e un'altra volta, e questo è stato l'oggetto del sogno di stanotte - perché scrissi una poesiola o qualcosa del genere. Era qualcosa di scherzoso, mi sembra sulla primavera o sull'amore. Ricordo benissimo il viso acceso della suora mentre la leggeva! Me la distrusse davanti agli occhi e mi dette un ceffone.

A causa delle violenze non mangiavo più, ma non parlavo con nessuno di quello che mi accadeva.

Mia madre, riportavo a casa il cestino di vimini con le vivande ancora intatte, intuendo che c'era qualcosa che non andava, mi tolse da quell'Istituto, e mi mandò alla scuola pubblica.

Mi aveva portato là per due motivi: perché l'istituto era rinomato (proprio così!), perché ci andavano le mie cugine e le suone tenevano le bambine fino al pomeriggio tardi.

Non riesco a entrare in quell'edificio, dove ora ci sono gli uffici dell'Assessorato alla Cultura e della Pubblica Istruzione, senza provare uno stordimento. Il giardino interno per me è inguardabile, impercorribile: mi ci misero al freddo per un'oretta o forse più, da sola, un pomeriggio. Non mi ricordo cosa avevo combinato.

Ero davvero così discola?

Quell'istituto per bambine fecero a tempo a chiuderlo e cancellare le prove delle violenze proprio per lo scandalo appena scoppiato all'Istituto dei Celestini. Infatti a Prato si diceva: - Sei non fai il bravo, ti porto ai Celestini!". Di versi anni fa alla presentazione della prima edizione del libro, un ex dipendente del Comune mi confermò che dopo lo scandalo nell'Istituto retto da Padre Leonardo fecero il possibile affinché non se scoppiasse un altro in città. Lui conosceva bene la situazione a Santa Caterina, se n'era occupato in prima persona e rivelò, davanti a tutti, che in Comune sapevano delle violenze. Peccato, non feci a tempo a chiedere il nome a quell'impiegato, perché se ne andò via prima che potessi fermarlo.

Come ho già detto tra pochi giorni uscirà la terza edizione dei libro sui Celestini di Prato.

Lo presenterò il 16 dicembre, in concomitanza con lo spettacolo, con cui debuttai, fra grandissime polemiche, diciannove anni fa alla Baracca. Potrei scrivere un altro libro su quello che mi è costato ricostruirne la storia, tutta italiana, che la città di Prato aveva voluto dimenticare. O voleva tener nascosta. Altre violenze.
Sconosciuti mi suonavano a casa, mi offendevano. "Sei una puttana!" . "Gesù ti punirà!." "Da una divorziata, cosa vuoi aspettarti?" Lo spettacolo poi è stato più volte interrotto; hanno tentato di aggredirmi in camerino, e dibattiti violenti hanno seguito la recita protratti fino all'una e oltre di notte. Il sindaco di allora, Roberto Giovannini, su cui abbiamo appena fatto lo spettacolo, fu determinante per la ricerca della verità. Non ebbe paura.

Questa terza edizione, la seconda è esaurita, contiene documenti importanti e foto mai pubblicate.

Ringrazio il Maestro Manetti, colui che rese possibile le indagini e il processo, che ha voluto affidare a me documenti inediti e la sua memoria.



domenica 12 novembre 2023

Quarta replica di "TI ricordi della vita?", com'è andata.

Scrivo un po' correndo per i miei impegni, e certamente tornerò su questo commento.

Giudico che ieri sera, la replica "alluvionata" di  "Ti ricordi della vita?", Dialogo impossibile fra Roberto Giovannini e Sibilla Aleramo, sia stata, dopo quella del debutto, la più bella e forse significativa.

Ieri sera erano presenti i nipoti diretti di Roberto Giovannini, i figli di suo fratello Giovanni.

Si sono commossi, gentili e affettuosi,  ma noi siamo stati confortati nel nostro lavoro anche dalla loro viva testimonianza: Gianfelice per l'interpretazione magistrale del Giovannini, come se l'avesse conosciuto; e io per l'accostamento, che poteva sembrare bizzarro, di un dialogo del famoso sindaco di Prato con l'Aleramo, apprezzata per la ricostruzione tutta.

Vi potete immaginare come si gongola, si direbbe a Prato!

Nella casa di Roberto Giovannini, ha ricordato il nipote, campeggiava una foto dell'Aleramo, che lui avrebbe conosciuto quando lui era staffetta partigiana, e da allora sarebbe rimasto suo amico e l'avrebbe chiamata a Prato eccetera eccetera...

Il resto lo sa chi c'era alla Baracca ieri sera.

Una serata straordinaria, che ci ha un po' riconfortato dalla terribile settimana passata per l'alluvione.

Io credo che quest'opera potrà tornare presto in scena.




sabato 11 novembre 2023

Ti ricordi della vita? (Quarta replica).

Confermo che stasera, sabato 11 novembre alle ore 21,15 alla Baracca, andremo regolarmente in scena, come anche informava ieri La Nazione.



venerdì 10 novembre 2023

Nel Paese Mxxxxxo, l'incommentabile

La nomina del signor Figlio del Tanto Padre al Grande Teatro di Mxxxxo è incommentabile.  

Tuttavia la commenterò. Anche se questo sistema è talmente in uso che commentarlo può sembrare superfluo. Inutile. Ridondante. 

Vi siamo così abituati che è come dire che l'acqua calda è calda, e leggendomi so che voi sorriderete un po', come quando appunto si legge l'ovvio.

Infatti, tutti prima o poi inciampano miseramente nel sistema della parentopoli o clientelare in questo paese mxxxxxo, nessuno vi può sfuggire. Giri l'angolo e trovi un parente; o un amico; o un iscritto al partito. E ancora: ti hanno fatto un favore, ti hanno nominato ministro? Devi restituire. 

E chi mi lègge lo sa bene: qui la légge vera è questa.

L'opposizione fa mostra di nutrire dubbi e borbotterà un po'...ma gli attriti saranno presto appianati, com'è d'uso, perché a tutti i livelli, in tanti CdA si osserva lo stesso andazzo e ovunque la stessa occupazione di potere, uno dei motivi per cui si respira un'aria mefitica e per cui nulla cambia, gattopardescamente, in questo paese mxxxxxo.

Qui la cultura è prigioniera e schiava, è incommentabile.

giovedì 9 novembre 2023

Allerta rossa per il consumo di suolo

Queste foto, che mostrano ingrandite la Piana di Pistoia Prato Firenze, quella che è stata devastata dall'alluvione del 3 novembre scorso, è tratta dall'Atlante Nazionale del Consumo di Suolo e parlano da sé. 

Un territorio devastato dal cemento, dalla speculazione edilizia, dall'incuria.

E se avete tempo e voglia, sfogliatelo, questo Atlante, che dirama solo una allerta: rossa, per come abbiamo guastato tutto il territorio nazionale.





Io Malaparto: Gli assassini dell'amore

Caro Malaparte, è un po' di tempo che non ti scrivo. Che non ti scrivo qui, perché tu sai che io ti scrivo spesso segretamente. Come con...