mercoledì 24 aprile 2024

Io Malaparto: Gli assassini dell'amore


Caro Malaparte,

è un po' di tempo che non ti scrivo. Che non ti scrivo qui, perché tu sai che io ti scrivo spesso segretamente. Come conviene fra uomo e donna, come siamo noi all'antica. Tu vecchio maschilista, io incallita femmista, ca-va sans dire! O come conviene ad amici veri, che ogni tanto segretamente si danno convegno, a prescindere dal sesso.  Questa cosa che sempre ci interrompe, e sempre sul più bello, il sesso!

Bando alle ciance: io ti scrivo per una apparente quisquilia, una cosetta da nulla, da provinciale (ma in Italia tutti o quasi siamo provinciali, a parte quelli nati a Roma o a Milano no?), una cosina da ridere oggi, tutti collegati e appesi come siamo al filo della corrente elettrica, o forse dovrei dire piacevolmente schiavizzati. 

Qui, a pochi passi da casa mia, c'era una bellissima cassetta delle lettere delle Poste Italiane, di quelle rosse, attaccata al muro di una casa. Al tempo tuo credo che fossero di altro colore. Io ci imbucavo di tutto, e soprattutto lettere, lettere a mano, lettere per lavoro, lettere di lettere per lettere da ricevere...

Pochi giorni fa, come al solito mi ci sono recata e...non l'ho trovata più. Poste Italiane, previa autorizzazione del Garante delle Comunicazioni (sic!), ha deciso di toglierla, non c'è più, e io sono disperata.

Funzionava benissimo. Le lettere spedite dalla cassetta delle poste di Casale, frazione di Prato, era famosa in tutta Italia per la sua celerità. Non so dirti perché o come, ma era così. Tutti la lodavano, e chi riceveva la mia posta mi chiedeva come avessi fatto a far pervenire in un giorno massimo due, una lettera "affrancata semplice" da Prato, che ne so, fino a Trento o a Patti.

Non ti dico quante lettere d'amore ho imbucato in quella cassetta.

Sono andata alle Poste, a chiedere il perché, ma nessuno ha saputo dirmi nulla, anzi non ne sapevano niente perché nessuno scrive più lettere e quindi nessuno imbuca più niente. Nemmeno alle Poste, naturalmente. Per loro le cassette delle lettere al massimo sono quelle che ancora miracolosamente stanno attaccate vicino all'ingresso dell'ufficio.

La direttrice, perché ora i direttori sono direttrici, dai patriarchi ci siamo spostati direttamente alle matriarche senza soluzione di continuità (forse anche per farti felice, tu che anche ti consideravi "donna come nessuna"), la direttrice dicevo mi ha piantato addosso un sorrisetto mentre le rivolgevo la domanda, come se fossi un alieno, pardon, alienA, e mi ha risposto, queste le esatte parole: "Ma signora, qui alle poste centrali ancora ci sono le vecchie cassette, venga qua!  Vede, mancano gli impiegati, e siccome la gente non scrive o manda più le lettere di una volta, quelle scritte a mano eccetera, ecco che quei pochi impiegati delle Poste Italiane vengono destinati ad altri servizi piuttosto che a raccogliere le cinque lettere d'amore trovate in tutta la città dal corriere interno. D'altronde noi siamo un azienda, facciamo affari, Poste Italiane non più tanto servizio pubblico. Eccetera".

Caro Malaparte, piano piano il mondo ci viene sottratto. L'amore. Un pezzetto qua, un pezzetto là...E fanno tutto silenziosamente, impercettibilmente. E nemmeno ce ne accorgiamo, così comodi e passivi come ci fanno stare attaccati come ho detto alla corrente elettrica.

Ho pensato a una forma di protesta: invitare tutti a scrivere una bella lettera di carta e d'amore e spedirla, intasare le cassette delle poste sopravvissute!; oppure di rivolgermi a questi ultimi candidati e liste - appena sfornati come il pane precotto, sai qui presto ci saranno nuove elezioni - e chiedere loro di mettere nel programma l'installazione di nuove buche per le lettere...Ma poi ho detto no, ferma!, dopo avermi chiamato la "pasionaria di Gonfienti", mi chiamerebbero la "pasionaria della cassetta postale" o chissà come. Ci rinuncio.

E poi ci lamentiamo del fatto che l'amore non esiste più, caro mio! 

Ma conto di farcela comunque a sparire da qualche parte, come hai fatto tu, prima di vedere tutto il mondo smantellato da questi assassini, senza più lettere d'amore.

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