lunedì 31 gennaio 2022

Come Jan Palach (CENSURATO)



Questo articolo - dove informo e commento dell'uomo - ma come si chiami nessuno lo sa! - che si è dato fuoco a Rende, è stato rimosso da Facebook. Ma non perché "potrei indurre gli altri al suicidio", come si giustifica scioccamente FB, bensì perché parlo di "dittatura". 
Uguale sorte è capitata al post di UIL Scuola Monza e Brianza, vedi sotto, dove si suppone che all'origine del gesto ci sia la sospensione dal servizio per mancata vaccinazione. 
   
Sono questi collegamenti che danno fastidio, non la notizia in sé. E infatti, a coloro che riportano senza commentare o usare certe parole o riferimenti, sullo stesso social, non è stato cancellato niente.

A Rende, in Calabria, un insegnante si è dato fuoco. Sono le dittature che portano a queste manifestazioni di dissenso estremo.
Giusto per esercitare la memoria, parola di cui si abusa così tanto, riporto le parole di Jan Palach:

«Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa. Poiché ho avuto l'onore di estrarre il numero 1, è mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana. Noi esigiamo l'abolizione della censura e la proibizione di "Notiziario" (giornale delle forze di occupazione sovietiche). Se le nostre richieste non saranno esaudite entro cinque giorni, il 21 gennaio 1969, e se il nostro popolo non darà un sostegno sufficiente a quelle richieste, con uno sciopero generale e illimitato, una nuova torcia s'infiammerà.»


                        Anche questo post della UIL Scuola Monza e Brianza è stato rimosso.


Le schiavesche patenti

 


"Le schiavesche patenti" definiva Vittorio Alfieri il passaporto.
Chissà come avrebbe definito il "greenpass"!
Per essere più libero diventò apolide e si tolse di dosso parecchia nobiltà e beni. Altri stampi. Questi nostri si legano agli scranni non per studiare l'italiano, come fece lui, ma per continuare a stare, quanti indegni!, in Parlamento.
Con la scusa che è noioso, a scuola e in nessun luogo l'autore del Misogallo è letto o rappresentato. Ma basta scorrere qualche suo scritto, e subito si capisce perché:
«Il mio nome è Vittorio Alfieri: il luogo dove io son nato, l'Italia: nessuna terra mi è Patria. L'arte mia son le Muse: la predominante passione, l'odio della tirannide; l'unico scopo d'ogni mio pensiero, parola, e scritto, il combatterla sempre, sotto qualunque o placido, o frenetico, o stupido aspetto ella si manifesti o si asconda.»

Contro il teatro


Sabato 5 febbraio ore 19,30 alla Baracca va in scena Contro il teatro, da Pasolini. Uno spettacolo attualissimo e necessario. Grazie a tutti coloro che sostengono il nostro spazio teatrale e la nostra fatica disumana. 


Pasolini non amava il teatro. Detestava la teatralità, il teatro accademico e quello cosiddetto di avanguardia.
Per questo, oltre a scrivere diverse opere teatrali ed interventi critici, propose un "nuovo" teatro in un manifesto programmatico, e tentò di mettere in pratica le sue idee. Pur fra molte contraddizioni la proposta di Pasolini per la rinascita del senso del teatro, e della cultura in generale, è tuttora una delle più significative, provocatorie e ricche di spunti critici e novità degli ultimi anni. Niente di paragonabile troviamo per esempio nemmeno in Europa.
Noi mostreremo un esempio di questo "nuovo" teatro, che a suo tempo destò molte perplessità e critiche, e ne analizzeremo il contributo originale e 'difficile'.
Ma attenzione, non è un incontro culturale per addetti ai lavori, bensì uno spettacolo davvero consigliabile "per tutti".
Questo è il primo degli appuntamenti che il Teatro La Baracca dedica a Pasolini per i cento anni dalla sua nascita. Il secondo sarà il 5 marzo, giorno del suo compleanno, quando andrà in scena Non ci capiamo, Dialogo impossibile fra Carla Lonzi e Pier Paolo Pasolini.
A cura di Maila Ermini
Gianfelice D'Accolti leggerà alcuni brani dal Manifesto per un nuovo teatro.

domenica 30 gennaio 2022

Perché i loro poeti hanno taciuto?

Bertolt Brecht, Nei tempi oscuri


Non si dirà: quando il noce si scuoteva nel vento

ma: quando l'imbianchino calpestava i lavoratori.

Non si dirà: quando il bambino faceva saltare il ciottolo piatto sulla rapida del fiume

ma: quando si preparavano le grandi guerre.

Non si dirà: quando la donna entrò nella stanza

ma: quando le grandi potenze si allearono contro i lavoratori.

E non si dirà: i tempi erano oscuri

ma: perché i loro poeti hanno taciuto?


Man wird nicht sagen: Als da der Nussbaum sich im Wind schüttelte/ Sondern: Als da der Anstreicher die Arbeiter niedertrat./ Man wird nicht sagen: Als das Kind den flachen Kiesel über die Stromschnelle springen liess/Sondern: Als da die grossen Kriege vorbereitet wurden./Man wird nicht sagen: Als da die Frau ins Zimmer kam/Sondern: Als da die grossen Mächte sich gegen die Arbeiter verbündeten./Aber man wird nicht sagen: Die Zeiten waren finster/ Sondern: Warum haben ihre Dichter geschwiegen?

venerdì 28 gennaio 2022

Il covid è business

 Questo è un  video della Rai, programma RESTART, autrice Valentina Noseda. Vediamo se cancellano anche questo!

Parla dell'alterazione dei dati dell'epidemia e del grande affare attorno al Covid.



giovedì 27 gennaio 2022

Compleanno Pasolini e una mosca alla Baracca

Da anni ci occupiamo di Pasolini alla Baracca e quindi nessuna sorpresa se quest'anno celebriamo i 100 anni dalla nascita con ben due opere teatrali. Una già andata in scena nel giugno passato.

L'altra opera, Que vida de mierda! (Confessioni di una mosca) è un'opera comico-surrealista, siamo nel campo del realismo magico che, siamo sicuri, avrebbe molto divertito il nostro. Almeno nell'intento.



Sabato 5 febbraio, ore 19,30 

CONTRO IL TEATRO

Pasolini non amava il teatro. Detestava la teatralità, il teatro accademico e quello cosiddetto di avanguardia. Eppure il suo contributo al teatro è uno dei più significativi, provocatori e contraddittori degli ultimi anni. 
Ancora una volta il suo sguardo è andato lontano e ha visto nella crisi di senso del teatro e della cultura in generale di questi anni.
Uno spettacolo a cura Maila Ermini e del Teatro La Baracca

Sabato 19 marzo, ore 19,30
¡QUE VIDA DE MIERDA! (Confessioni di una mosca)
scritto e interpretato da Maila Ermini
Il mondo visto da una prospettiva diversa e nel solco di Samsa di Kafka e di Hide di Stevenson, ma anche in quello del realismo magico sudamericano alla Horacio Quiroga, ma qui in versione comica, Fosca, cassiera di supermercato, diventa una mosca e narra di cose mai viste...

Sabato 5 marzo, ore 19,30 
NON CI CAPIAMO
Dialogo impossibile fra Carla Lonzi e Pier Paolo Pasolini
scritto e interpretato da Maila Ermini con Gianfelice D'Accolti
Carla Lonzi è stata critico d'arte e teorica del femminismo, contemporanea di Pier Paolo Pasolini. Non si conobbero mai, ma un colloquio fra i due si stabilì a distanza, come anche testimonia il diario di lei. Sulla scena si immagina invece che si incontrino quasi alla vigilia della morte di Pasolini, superando le reciproche diffidenze in un contesto familiare, quotidiano, semplice. E' il dialogo di due anime sole incomprese e ribelli, in polemica con il mondo.


Gianfelice D'Accolti pubblica le sue opere



Gianfelice D'Accolti pubblica - finalmente! - alcune sue opere teatrali in un bel volumetto illustrato in modo luminosissimo da Raffaello D'Accolti, ma dove il disegno recupera, rispetto al colore acceso tipico e prevalente nel pittore, la sua forza e il senso, e certa qual morbidezza, lasciando da parte il consueto tratto ironico...

Al primo testo teatrale di Gianfelice qui pubblicato, Fabbrica, oltre che amarla come testo in sé, sono sentimentalmente legata: la sua messa in scena ci ha fatto conoscere, l'ho chiamato a recitarla alla Baracca tanti anni fa, quando il teatro La Baracca faceva parte dei Piccoli Teatri della Toscana e riceveva qualche spicciolino pubblico...Bei tempi quelli. 

La seconda opera, che ho solo letto, scritta nella forma teatrale classica a più personaggi, L'ingegnere va alla guerra, è una saporita farsa dalle sfumature distopiche, come tutte le sue opere invero!,  che mostrano dipendenti e aziende di un mondo alienato e crudele, senza prospettive umane, che contraddicono e negano quel futuro stesso in cui si situano...

Come Porchetta Mission, il terzo testo che possiamo leggere nel volumentto, che ha debuttato alla Baracca nel non lontano febbraio 2018 e che Gianfelice ha poi portato felicemente a giro  per l'Italia, contiene il finale più significativo per me, e forse meno crudele dei tre, perché in questo mondo disastrato e pronto a 'esplodere", forse qualcuno si salverà: - "Tu parti, tu rimani, tu parti, tu rimani...". ( Porto viva nella memoria l'immagine di lui, abile attore di tutta la sua opera, che lo recita).

Gianfelice D'Accolti, che usa la forma drammaturgica in modo personalissimo, spesso contaminandola con il genere narrativo della prosa più classica, si è dimostrato anche capace di ardite messe in scena dei classici stessi (e quindi di riscriverli), come in passato il Moby Dick, ma anche recentemente - e lo abbiamo visto a novembre alla Baracca -, de La Brocca Rotta di Kleist.

Chi fosse interessato può acquistare il libro alla Baracca.


mercoledì 26 gennaio 2022

Guerra e passaporto verde

Mentre il nostro governo è impegnato a eleggere un altro rappresentante del potere non democratico,  nessuno si preoccupa della guerra che si sta preparando a est, in Ucraina, con le armi atomiche? Sono basita.

Con siffatta guerra che si annuncia, con il disastro santario e umano che hanno creato, con l'eliminazione del passaporto verde in altre parti di Europa perché non efficace, con il virus derubricato ormai a influenza stagionale, le azioni e le dichiarazioni dei governanti contro i non vaccinati appaiono totalmente ridicole, superate, insulse, dannose.  

Speriamo che cada il governo, che litighino per qualcosa. Che non rimanga più nulla della loro disastrosa politica. Che sia tutto annientato.

Già. Ma dopo aver scelto il presidente della Repubblica, se i venti di guerra non cessano, i parlamentari dovranno votare sull'uso delle basi militari della NATO, e diranno tutti di sì.


lunedì 24 gennaio 2022

Febbraio e marzo 2022 alla Baracca



Questo è il programma di febbraio e marzo 2022 alla Baracca, fatti salvi i cambiamenti che sono sempre possibili, essendo tutto gestito da noi e totalmente autofinanziato.

I cento anni dalla nascita di Pasolini sono ricordati con ben due spettacoli, in particolare uno proprio nel giorno del suo compleanno, il 5 marzo, Non ci capiamo, con cui abbiamo già debuttato nel giugno scorso. 

La Lonzi era nata il giorno dopo, qualche anno più tardi. E' un modo anche per ricordare lei, intellettuale femminista che molti non conoscono, o fingono di non aver mai conosciuto.


Sabato 5 febbraio ore 19,30

CONTRO IL TEATRO, da Pasolini


Sabato 19 febbraio ore 19,30

¡QUE VIDA DE MIERDA! 

Confessioni di una mosca


Sabato 5 marzo, ore 19,30

NON CI CAPIAMO

Dialogo impossibile fra Carla Lonzi e Pier Paolo Pasolini


Sabato 19 marzo, ore 19,30

DRAGHI, TUTTE LE FAVOLE

Alla scoperta di una delle figure più potenti della letteratura fantastica.


La prenotazione è obbligatoria a teatrolabaracca@gmail.com

venerdì 21 gennaio 2022

Storia delle cure negate. Anzi, proibite

 


Se il video di Mazzucco dovesse essere cancellato, guardatelo su luogocomune.net.

Passaporto vaccinale, solo strumento di oppressione politica

Mentre in molte parti di Europa i governi tolgono il passaporto vaccinale, in Italia sarà difficile vedersi liberati da questa misura raccapricciante prima dell'estate, perché ormai è chiaro a tutti che si tratta di un ottimo strumento di dominio e op-pressione.

L'epidemia è in calo, sia come diffusione sia come forza, ma Speranza e i suoi colleghi di potere vedono la sua risoluzione come la peste.

Loro vivono politicamente solo grazie al Covid. 

E forse per questo premono tanto sui vaccini, e non altrettanto sulle cure, perché vogliono che l'epidemia resti, certo non letale, ma attiva?

Prima di scomparire, travolto da sé stesso, visto che può tornare indietro, questo governo adotterà altre misure terroristiche, fino alla fine per salvarsi disperatamente, che distruggeranno ancora di più economia e cultura e quanto altro.

La Pizia afferma che nemmeno i vaccinati con la quarta dose si salveranno.


giovedì 20 gennaio 2022

Il Dott. Peronne - e Montaigner - al Parlamento del Lussemburgo sui vaccini

(Comunicazione del 21 gennaio). Il video con la traduzione in italiano è stato rimosso da You Tube! CENSURATO.

Visto che non potevano accusare Perronne di essere un rincoglionito, come hanno fatto per il Professor Montagnier, ecco che i grandi poteri sono passati alle maniere spicce.

Però ancora potete vederlo e ascoltarlo a un indirizzo facebook, fatelo che lo rimuovano anche da lì.

Vedete come funziona? La Dittatura è in atto. Mi stupisco che ancora mi lascino scrivere qui. Internet non è affatto libero. Ci eravamo illusi, io per prima.

Ci hanno fatto passare tutti con gli strumentini tecnologici qua, e poi ci siamo visti in gabbia! Chi la vede, naturalmente, c'è chi non vede alcuna gabbia, ma solo le "magnifiche sorti e progressive"!

Ma potete ancora ascoltare il Prof. Perronne - che non è in alcun modo un no-vax, ma uno specialista, uno studioso dei vaccini! - nella sua lingua, parla in ottimo francese!

Preciso ancora una volta che io non sono una no-vax, ma una free-vax. Ah, come detesto questi incasellamenti! Mi sono sempre vaccinata e continuerò a farlo in futuro ogni volta che lo riterrò opportuno,  ma sono contro la terroristica obbligatorietà instaurata dal governo italiano per questa epidemia, che considero solo strumentale.

Comunque trascrivo qui una parte della dichiarazione del dottor Perronne, che contiene accuse molto gravi:

“Nei paesi che hanno vaccinato maggiormente, oltre il 90% delle persone in terapie intensiva sono doppio o triplo dosati. Non impedisce la trasmissione, quindi è una prova formale che non si tratta di vaccini.
Dobbiamo fermare questa follia di voler vaccinare per una malattia che non uccide quasi più. Dove sono i morti? Ci sono un sacco di cifre false che sono state gonfiate.
Siamo ancora nella fase sperimentale TRE e che, nei trattati internazionali, e nel Codice di Norimberga, è assolutamente vietato imporre un obbligo per un prodotto sperimentale. Quindi, tutti i parlamentari che votano per un obbligo di un prodotto sperimentale possono essere perseguiti a titolo personale o penale, in un Tribunale Internazionale, per colpa gravissima che mette in pericolo la vita degli esseri umani.

E visto che parliamo di bambini, concludo con questo: ci sono bambini che muoiono per il vaccino, e ora sappiamo che quelli che muoiono per il vaccino sono più numerosi di quelli che muoiono per Covid, perché il “tasso di mortalità per Covid dei bambini è quasi zero”. Nella mia cerchia personale, conosco una ragazza di 17 anni e una ragazza di 20 anni morte 8 giorni dopo il vaccino, per un infarto del miocardio e l’altra per embolia polmonare. Io non ho mai visto un infarto del miocardio, nella mia carriera, all’età di 20 anni. Per questo vi chiedo una moratoria su questi prodotti che non sono vaccini, che non sono stati valutati correttamente, e i cui effetti potranno essere valutati solo tra molti anni”.

Viva la verità, che prima o poi arriva sempre!



Anche Montaigner ha parlato allo stesso Parlamento Lussemburghese, credo il 13 gennaio. Purtroppo posso mostrare solo un collegamento Facebook, You Tube rimuove certi video critici sulla vaccinazione. Lo farò anche FB. Montaigner dichiara:

"Questi vaccini sono veleni. Non sono dei veri vaccini. L'RNA messaggero permette la traduzione del suo messaggio in tutto il corpo, senza controllo. Nessuno può dire, per ciascuno di noi, dove andrà a finire questo messaggio. Quindi è un'incognita terribile. E ora stiamo imparando...che questi messaggi contengono una regione chiamato 'prione', che può  indurre una modificazione delle proteine del nostro corpo in modo imprevedibile".


martedì 18 gennaio 2022

Una domanda a 100 anni dalla morte di Pasolini

Preparando lo spettacolo su Pasolini (Contro il teatro), mi è nata una domanda, che è questa:

Quando fu celebrato l'anniversario per i 30 anni dalla sua morte, nel 2005, gli enti culturali profusero soldi a piene mani e finanziarono spettacoli e conferenze per ricordarlo. Invece il centenario della sua nascita passa oggi quasi inosservato. Secondo voi perché?



venerdì 14 gennaio 2022

¡Que vida de mierda!

Secondo appuntamento del 2022 al Teatro La Baracca, sempre a febbraio.

¡Que vida de mierda!, ovvero Le confessioni di una mosca, una pièce che avevo scritto qualche mese fa, e mi sembra attuale e appropriata.

La prenotazione è obbligatoria. Telefonare poi è opportuno per sapere se l'appuntamento è confermato oppure no, dati i tempi...

giovedì 13 gennaio 2022

Isolani, prigionieri dello Stato

Protesta degli abitanti del Giglio contro il green-pass, che di fatto rende prigionieri tutti gli isolani.

GOVERNO DI INCAPACI e DITTATORI.



mercoledì 12 gennaio 2022

Contro il teatro

 Il prossimo appuntamento alla Baracca. 



Il mandato vaccinale dell'Italia è puramente politico

 Il mandato vaccinale dell'Italia è puramente politico

Mario Draghi sta cercando di attribuire i fallimenti del suo governo agli italiani non truccati

"La decisione di Mario Draghi di introdurre un mandato per il vaccino Covid per tutti i cittadini over 50 ha comprensibilmente acceso un intenso dibattito qui in Italia. La maggior parte dei commentatori, però, perde un punto cruciale: che i vaccini sono, di fatto , già obbligatori per la maggior parte dei cittadini italiani.

Per mesi, a tutte le persone di età superiore ai 12 anni è stato richiesto di essere in possesso di un "passaporto Covid", o "pass verde", che dimostra di essere stato vaccinato contro il Covid-19, di essere recentemente risultato negativo o di essersi ripreso dalla malattia all'interno del ultimi sei mesi — per entrare nella maggior parte degli spazi pubblici, nonché in tutti i luoghi di lavoro, pubblici o privati. Ciò significava che chi non poteva permettersi di sottoporsi al test più volte alla settimana – in Italia i test Covid hanno una validità di 48 ore e possono costare dai 15 ai 50 euro – non aveva altra scelta che vaccinarsi.

Tuttavia, queste regole sono state ora ulteriormente inasprite. Da ieri, con l'introduzione del cosiddetto “super green pass”, il test negativo non sarà più valido per accedere alla maggior parte degli spazi pubblici. Ciò significa che chiunque abbia più di 12 anni non potrà più utilizzare i mezzi pubblici, andare in palestra, cenare (dentro o fuori!) in un ristorante o bar o entrare in un hotel o cinema a meno che non sia vaccinato o guarito dal Covid ( e quest'ultimo è valido solo per sei mesi). In altre parole, milioni di persone saranno effettivamente escluse dalla vita pubblica e ridotte in uno stato di apartheid se non si vaccinano. Se questo non equivale a un regime di vaccinazione obbligatoria, non so cosa significhi.

Questa misura è particolarmente vergognosa se si considera che è rivolta anche a milioni di minori, che saranno di fatto soggetti al lockdown, con tutto ciò che ciò comporta per il loro già compromesso benessere fisico e psichico, proprio perché i genitori hanno concluso che c'è poche prove dei benefici della vaccinazione dei bambini. Sebbene si possa non essere d'accordo con una tale decisione, non è del tutto irragionevole (oltre ad essere nel pieno rispetto della legge). Infatti, in base al fatto che il Covid ha un tasso di mortalità minorile minuscolo (0,002%, per la precisione), alla crescente mole di dati sulle reazioni avverse e al preoccupante picco di morti in eccesso tra i giovani in diversi paesi ( compreso il Regno Unito), ci sono buone ragioni per ritenere che, al di sotto di una certa età, i rischi del vaccino superino i benefici. Quindi è ragionevole pensare che ci sia un punto di svolta in cui i danni della vaccinazione superano i benefici.

Qual è dunque la motivazione del mandato ufficiale? Il governo afferma che è necessario frenare l'impennata dei contagi e la pressione sugli ospedali. Il primo argomento, tuttavia, è chiaramente smentito dal fatto ovvio che non c'è correlazione tra tassi di vaccinazione e casi inferiori. In effetti, l'Italia ha uno dei più alti numeri di nuovi casi giornalieri al mondo nonostante abbia anche uno dei tassi di vaccinazione più alti.

Nella fascia di età over 50, in particolare, l'Italia registra già tassi di vaccinazione incredibilmente alti , prossimi o superiori al 90%. È altamente dubbio che vaccinare la restante minoranza possa fare la differenza per la diffusione del virus. Soprattutto se si considera che i primi studi dimostrano che l'efficacia degli attuali vaccini contro l'infezione con la variante Omicron è addirittura inferiore rispetto alle varianti precedenti. È altrettanto dubbio che la piccola minoranza rimanente di individui non vaccinati possa mettere sotto pressione gli ospedali. La verità è che al momento non c'è quasi nessuna emergenza Covid di cui parlare in Italia, con i pazienti Covid che occupano solo il 17% dei posti letto in terapia intensiva .

Quindi, come per tutte le misure pandemiche varate dal governo Draghi, anche il mandato (o il “super green pass”) sembrerebbe avere ben poco a che fare con la salute pubblica. Piuttosto, il motivo è politico: alienare ulteriormente la piccola minoranza di italiani esitanti nei confronti del vaccino (che continuerà ad essere incolpata di tutti i fallimenti del governo), esacerbare il conflitto sociale e giustificare così il mantenimento dello stato di emergenza permanente necessario per continuare con il de-democratizzazione, neoliberalizzazione e oligarchia del Paese. Benvenuti nell'Italia di Draghi".

THE POST, articolo di TOMMASO FAZI

https://unherd.com/thepost/italys-vaccine-mandate-is-purely-political/

lunedì 10 gennaio 2022

Bravo, Grazie!

 


Netflix della cultura, titoli di coda

Mentre aspettiamo, non ci vorrà poi tanto, di veder sfilare i titoli di coda di certi brutti film interpretati da pessimi attori al governo, ecco che intanto scorrono quelli relativi alla  "Netflix della Cultura" voluta da Franceschini: si dimette l'amministratore delegato di ITisART. 

Sembra che il signor Casali sbattendo la porta abbia detto: ITis(not)ART!



sabato 8 gennaio 2022

DIMISSIONI PER IL GOVERNO

MI UNISCO A CHI CHIEDE LE DIMISSIONI DI QUESTO GOVERNO.

SIAMO ORMAI ESAUSTI. 

HANNO IMPEDITO LE CURE, DISTRUTTO IL PAESE.

venerdì 7 gennaio 2022

Omicron, epidemia di vaccinati

Sembra proprio che la variante del virus, Omicron, si diffonda tra i vaccinati.

Non lo dico io ma diversi articoli stampa, e anche basta guardarsi attorno: chi sta a letto con febbre e brividi, sono soprattutto i vaccinati. Anche con tre dosi.

Il governo talebano ha illuso i cittadini di sicurezza libertà e salute  con il lasciapassare, ma ha solo favorito il contagio dell'influenza (perché Omicron è a detta di esperti una comune influenza!).

A questo punto non sanno fare altro che invocare vaccini e ancora vaccini, o metterli obbligatori a 50 anni, quando fino a qualche giorno fa parlavano della pericolosità del virus a partire dai 60, oppure stabilire il folle, illegale obbligo di green pass per entrare in banca, dove sono i miei soldi!, o alla posta, dove, per pagare le bollette se non ho internet, devo andare per forza!

L'obbiettivo politico finale della pandemia di Covid19- che sia "inventata" come sostiene Agamben, o no - sembra comunque essere il tracciamento e l'anagrafe vaccinale, e quindi andare verso il controllo totale sulla persona.  

Chi sarà fuori da questo sistema, o chi si rifiuta di vaccinarsi - ormai demonizzato -, sarà a breve escluso dal lavoro e dai "benefici" della cosiddetta società...

Ma c'è un'altra possibilità, oltre a quella apocalittico-distopica ma molto reale, per spiegare il fallimento della politica sanitaria riguardo all'epidemia: che questi governanti siano solo incapaci, veri mentecatti.


https://europa.today.it/fake-fact/omicron-pandemia-giovani-vaccinati.html

martedì 4 gennaio 2022

Fallimento del green pass

Come comincia a scrivere qualche giornale, il green pass, che doveva liberare tutti e farci circolare come trottole, è un fallimento. Disdette, annullamenti, negozi chiusi. 

Il lockdown adesso viene dal basso, e il governo non deve nemmeno pagare per l'imposizione delle chiusure... La gente, terrorizzata, si è barrata in casa, ed è pure felice! Io me ne sto a casina!

Bravi. Siete proprio bravi.

I vaccinati, più dell'80% della popolazione, si infettano come gli altri e trasmettono il virus. E pure continuano a punturarsi senza avere il minimo dubbio, senza farsi domandine.

Intanto Mister Draghi, con i sodali Speranza Brunetta Franceschini eccetera, senza un minimo di opposizione, limiterà ancora di più le nostre libertà con l'imposizione dei vaccini anche alle formiche.

Minore libertà per tutti, mandarini al governo, e vita tracciata. 
La Cina ora è davvero vicina.

https://www.imolaoggi.it/2022/01/03/fallimento-del-green-pass-mezza-italia-in-zona-gialla/

domenica 2 gennaio 2022

Dati sull'epidemia

Copio la tabella dell'Istituto Superiore di Sanità del 28 dicembre 2021, che riporta gli ultimi dati sull'andamento dell'epidemia. 

Da questi è evidente che il vaccino non salva dal contagio, dato che si osserva anche fra i conoscenti e amici attorno a noi, ma nemmeno dalla morte. Limita invece l'ingresso in terapia intensiva.

Alcune amiche infermiere mi dicono che negli ospedali stanno curando con gli anticorpi monoclonali, cosa che non avveniva l'anno passato.



sabato 1 gennaio 2022

31 e lode alla Baracca


Abbiamo festeggiato il 31 dicembre con un piccola serata a invito per gli amici del teatro La Baracca.

Come facciamo anche per la Festa della Poesia, gli amici sono stati invitati a esibirsi sul palco in libertà e, mi preme dirlo, in totale sicurezza: chi ha cantato, chi ha declamato poesie, chi ha danzato, chi ha condiviso riflessioni antropologiche...Il resto lo sa chi c'era.

Ringrazio gli amici che hanno voluto vivere un San Silvestro diverso, culturale, plurale e periferico.

A ricordo della serata pubblico la "Lode alla Baracca" di Sylva Batisti, grazie Sylva per questo sorprendente regalo!,  e  sopra una mia foto bardata di FFP2 con Tommy in braccio, cane educatissimo, foto che mi ha scattato Gisberto.



Io Malaparto: Gli assassini dell'amore

Caro Malaparte, è un po' di tempo che non ti scrivo. Che non ti scrivo qui, perché tu sai che io ti scrivo spesso segretamente. Come con...